Raffaello a Milano

Dal 27 Novembre al 12 Gennaio 2014 Eni, in collaborazione con il comune di Milano e i Musei Vaticani, esporrà a Palazzo Marino uno dei capolavori di Raffaello: “La Madonna di Foligno”. Un regalo di Natale per tutti i milanesi e gli italiani che potranno osservare da vicino, gratuitamente, lo splendore di questo dipinto, la tela fu commissionata nel 1512 da Sigismondo de’Conti e rievoca come un ex voto, un nubifragio con la caduta di un “bolide” infiammato che miracolosamente non distrusse la casa di Sigismondo a Foligno. La Madonna con il bambino appare in un grande nimbo dorato circondato da un coro di putti angelici, ella mostra il bambino affinché il piccolo possa accogliere la supplica di Sigismondo e compia la sua opera salvifica. In basso, da sinistra, sono raffigurati San Giovanni Battista, San Francesco d’Assisi, il committente e San Girolamo, al centro del dipinto un cherubino tiene tra le mani una tabula ansata senza alcuna scritta. In una dimensione quasi eterea, Raffaello colloca l’episodio del “bolide” sullo sfondo, raffigurandolo attraverso una tempesta estiva di case distrutte da lampi, avvolte nella nebbia, che si vedono solo in lontananza. È il trionfo del colore che mette in risalto i panneggi delle vesti con giochi di luci che conferiscono una pregnante carica espressiva e una forza artistica sorprendente. Raffaello in questo dipinto, rende umana la rappresentazione sacra creando un binomio indissolubile tra il Cielo e la Terra, armonizza le forme e rende vivo il paesaggio con pennellate fluide e cariche di luce. È una vera e propria danza di cromatismi e di luminosità che incorniciano i tratti del Rinascimento italiano. L’esposizione è nata per offrire ad un pubblico vasto ed eterogeneo la possibilità di osservare da vicino un’opera così straordinaria, per entrare in contatto dal vivo con la nostra cultura e l’Arte italiana, per questo motivo portare Raffaello a Milano, per Eni ha assunto un doppio significato, “è il valore della cultura come elemento di dialogo con il territorio” dichiara Paolo Scaroni, amministratore delegato di Eni – “il nostro originale modello espositivo pone al centro l’opera d’arte e offre ai visitatori gli elementi necessari per la comprensione.” In un periodo di crisi e di malcontento generale non resta che regalarci il piacere dell’Arte, eterno e immutabile da secoli.
                                                                                        Silvia BERLINGUER

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