Matera: Patrimonio mondiale dell’Unesco

Quando cala il sole, la città di Matera, conosciuta in tutto il mondo come “la città dei sassi”, si tinge di rosa e inevitabilmente ci trasporta nel suo affascinante passato. Le origini dei Sassi risalgono già all’epoca preistorica, grazie al suo substrato abitativo, consistente in grotte scavate nel masso tufaceo, la città è nota anche come la “città sotterranea” ed è considerata una delle città più antiche del mondo.Matera nell’antichità fu un’importante città romana, subì parecchie devastazioni da parte di Pirro, Annibale e nel corso della guerra sociale. Nel Alto Medioevo fu al centro delle conquiste, fino al 1133 data in cui la città passò alla condizione di dominio feudale. Nei secoli seguenti divenne capoluogo della Basilicata dal 1633 all’agosto 1806, quando Giuseppe Napoleone, optò per il trasferimento della capitale a Potenza. Il nucleo più antico della città è costituito dai Sassi, considerati dal 1993, così come dichiarato dall’UNESCO, Patrimonio mondiale dell’umanità.
Un patrimonio, nella sua accezione più comune del termine, è una ricchezza che appartiene a una comunità o anche ad un singolo individuo, Matera è una delle tante ricchezze del nostro Bel Paese che ci invidia il mondo intero, meta indiscussa del turismo, e di coloro che hanno il desiderio di riscoprire le radici della nostra storia, è un luogo incantevole che lascia nello stupore chiunque abbia il desiderio di fermarsi e osservarla. Le rocce a strapiombo sul profondo burrone, al di sotto del quale scorre il torrente Gravina, la rendono ancora più suggestiva e ammaliante. È la città caleidoscopica dai mille volti, che tramanda lo scorrere di una vita immutata che da secoli fa parlare di sé. Come parte delle nostre meraviglie va custodita e tramandata alle generazioni future, nascono così una serie di associazioni per tutelare questo patrimonio e far conoscere il suo valore al mondo intero, tra cui una pagina Facebook (Matera città Unesco)gestita e promossa dai materani che attraverso il social network rendono partecipe il pubblico virtuale e non solo alle manifestazioni di questa antica città. Tutta la storia e il passato della città sono custoditi nel Museo Nazionale Ridola che prende il nome dall’archeologo che fece gli studi e le scoperte più importanti sulla città.In questo museo sono custoditi reperti addirittura del paleolitico inferiore fino a quelli di epoca greca e romana. La città è custode di un altro tesoro basato sull’arte rupestre che possiamo osservare nella moltitudine di chiese (ad oggi 155 accertate) scavate nel tufo, si tratta di eremi, cenobi, cripte, laure e basiliche ipogee molto spesso affrescate e disseminate sull’altopiano murgico. La misteriosa città dei Sassi è dunque un piccolo mondo da scoprire, un viaggio nel passato, dove affondano le nostre radici. Un doveroso omaggio alla città lo fece il poeta romagnolo Giovanni Pascoli, che inaugurò la propria carriera di insegnante proprio a Matera e in una delle sue lettere su Matera scrisse “…delle città in cui sono stato, Matera è quella che mi sorride di più, quella che vedo meglio ancora,attraverso un velo di poesia e di malinconia.”
Matera, oggi ha lo stesso sorriso, soprattutto di notte quando infinite piccole luci la fanno somigliare a una grande stella terrestre.
Foto di Carlo Pecoraro
                                                                                                        Silvia BERLINGUER

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