“Quando c’era Berlinguer”: Film di Veltroni
Ci sono uomini che hanno lasciato una traccia indelebile nella storia, uomini che hanno incarnato i timori e le speranze di un’intera epoca, ci sono sorrisi che non si dimenticano facilmente, per poter parlare di questi uomini ci vuole la passione, la stessa che ha ispirato Walter Veltroni nel racconto della vita pubblica e intima di Enrico Berlinguer, a trent’anni dalla sua morte. “Quando c’era Berlinguer” non è un semplice film documentario, è un pezzo ancora vivo della nostra storia, del nostro popolo di italiani, è una testimonianza che ha forgiato la nostra cultura e la vera emozione sta proprio in questo, nell’aver ripercorso il cammino di un uomo politico, che prima di tutto è stato un uomo dall’alto spessore umano, in un drammatico periodo storico del Paese. Il film documentario di Walter Veltroni è uscito nelle sale cinematografiche il 27 marzo, è una produzione di Sky, che nasce da un’idea forte, scritta e realizzata con estrema cura. Il film non si propone di essere una biografia completa, è il racconto dei passaggi in cui l’opera di Berlinguer è stata vissuta ma è anche il racconto della solitudine di un uomo, la cui grandezza stava proprio nella sua semplicità. Berlinguer viene ricordato attraverso le preziose testimonianze di chi lo ha vissuto, come il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, la sua famiglia e gli uomini della sua scorta. Walter Veltroni ha ricostruito e portato in scena i luoghi della formazione di Enrico, le sue letture giovanili e i suoi interessi, a partire dal mare della Sardegna, che per Berlinguer rappresentava la sua oasi di serenità. “Quando c’era Berlinguer” è molto più di un semplice racconto storico, è un gioco sottile e lieve, che tenta di riannodare i fili della memoria di quel tempo, con un sentimento nostalgico, che ricorda una politica fatta di passione sincera e di viva partecipazione popolare.
Silvia BERLINGUER