Pino Pinelli a Mosca

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Pino Pinelli è uno dei più importanti pittori italiani contemporanei, esponente della pittura Analitica.

Nato a Catania nel 1938, si trasferì a Milano durante gli inizi degli anni Sesanta, dove trovò una città in fermento a livello artistico culturale, nella quale operavano autori come Lucio Fontana, Piero Manzoni e Enrico Castellani. Proprio in questo periodo Pinelli decise di accostarsi alla pittura, rivolgendo la sua attenzione a quelli che sono i tratti relativi allo “stato ansioso” e al “vibrato”, entrando così nella corrente della Pittura analitica. Questo stile intendeva salvaguardare l’arte pittorica come mezzo espressivo.

Nel 1975 Pino si sentì in dovere di cercare un nuovo senso della pittura: la riduzione della dimensione dell’opera diventò citazione del concetto stesso di arte figurativa, allontanandosi dall’idea di quadro e di superficie dipinta, individuando quindi un nuovo campo di indagine. Il “fare pittura” di Pino Pinelli divenne parte importante e integrante del contesto storico, artistico e culturale degli anni Settanta: egli si diresse oltre i limiti del quadro, gli elementi della sua Pittura si ”disseminanarono” nello spazio della parete, rendendo la parete stessa assoluta protagonista.

Da questo punto nodale, prense il via la stagione della “disseminazione” dove la pittura, ridotta a frammenti si collocava, quasi mimando il gesto del seminatore, sulla parete in una sintesi tra spazio e pittura che forma un “unicum”.

Oggi Pino Pinelli si prepara a portare ancora una volta la sua arte all’estero: si terrà a Mosca la sua mostra “Materia. Frammento. Ombra”. Gli appassionati dovranno recarsi al MAMM, dal 21 settembre al 23 ottobre per poter ammirarenove opere cardine dell’artista siciliano. L’esposizione,curata da Olga Sviblova, direttrice del MAMM, e Francesca Pini, si avvale della direzione artistica del progetto di Piero Mascitti ed è promossa dall’Istituto Italiano di Cultura a Mosca, in collaborazione con l’Archivio Pino Pinelli e le gallerie Claudio Poleschi Arte di Lucca e Dep Art di Milano. “La rassegna – osserva Olga Strada, direttore dell’Iic di Mosca – inaugura la stagione delle esposizioni che l’Istituto Italiano di Cultura intende realizzare per raccontare al pubblico moscovita gli anni della fervida sperimentazione artistica sorta in Italia nel dopoguerra”.

Appuntamento imperdibile per gli appassionati del genere e per gli estimatori di pittura in generale.

Marisol BERTERO

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