TROUBLEYN / JAN FABRE

Giovedì 4 febbraio alle ore 21.00 il pubblico del Teatro Grande di Brescia potrà assistere allo spettacolo “Attends, attends, attends… (pour mon père)”, una toccante performance ideata dal poliedrico artista belga Jan Fabre. Tra i più originali e affascinanti maestri degli ultimi decenni nel campo dell’arte scenica e dell’arte visiva, Jan Fabre crea lavori che evocano immagini potenti, disturbanti, di profonda bellezza e inquietudine. In “Attends, attends, attends… (pour mon père)”, il palcoscenico diventa metafora di un luogo indefinito in cui si traspone un emozionante rituale d’addio di un figlio per il padre. L’azione si svolge attraverso la straordinaria interpretazione del performer Cédric Charron. Jan Fabre ha plasmato per lui un assolo tra i più intensi mai visti per forza e potenza evocativa, per poesia e capacità di catturare in ogni senso il pubblico, conducendolo in un viaggio spirituale ed emotivo. Si instaura così non solo un dialogo tra un figlio e un padre, ma anche un confronto tra la vita e la morte, tra la realtà e i suoi fantasmi. Visivamente colpisce una corporeità debordante, animalesca, che scuote e cattura lo spettatore. Così il visionario artista fiammingo riflette ancora una volta sul mistero del passaggio finale, da sempre al centro della sua ricerca. Alla fine dello spettacolo Jan Fabre incontrerà il pubblico in una conversazione con il gallerista Massimo Minini e il professor Enrico Pitozzi che da anni svolge ricerche in ambito internazionale sulla danza e il teatro. Jan Fabre è nato ad Anversa, in Belgio, è un artista multidisciplinare, drammaturgo, regista, coreografo e designer. Ha studiato presso il Municipal Institute of Decorative Arts and the Royal Academy of Fine Arts di Anversa. Tra il 1976 e il 1980 ha scritto il suo primo script per il teatro e realizzato la sua rappresentazione di debutto. Fondata nel 1986, “Troubleyn/Jan Fabre” è una compagnia teatrale con vaste operazioni internazionali, con sede ad Anversa. Fabre è famoso per la sua arte a Bic (disegni con penna a sfera): nel 1990 ha coperto un intero edificio con questi disegni. Fabre esplora le relazioni tra disegno e scultura: realizza anche sculture in bronzo (tra i quali “l’uomo che misura le nuvole e la ricerca di Utopia”) e con i coleotteri. La decorazione del soffitto del Palazzo reale di Bruxelles, “Heaven of Delight”, è una delle sue opere più apprezzate. Nel 2004 fece erigere Totem, un insetto gigante bloccato su un ago di sette piedi in acciaio, a Leuven. Nel 2008, la mostra “Angel of Metamorphosis” di Fabre è stata esposta al Museo del Louvre di Parigi.
                                                                                                            Michele OLIVIERI

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