La STATALE ARTE per la prima volta nell’Università di Milano

L’Università di Milano pare accoglie, per la prima volta nella sua storia, LA STATALE ARTE. Nel Cortile e nelle stanze del ‘600 del Cortile Ca’ Granda e della loggia, si snoda l’allestimento di esposizioni di artisti viventi, sia stranieri che italiani, a conferma di una “vocazione a essere un luogo aperto alla città, uno spazio di riflessione sul presente”.

Per gli studenti della stessa Università sarà possibile partecipare a visite guidate. Inoltre, ogni artista, a chiusura della propria personale, sarà invitato a donare all’Università una sua creazione contribuendo così alla realizzazione di uno splendido parco di sculture.

Ad inaugurare l’apertura le due opere dello scultore armeno MIKAYEL OHANJANYAN, esposte quasi in dialogo fra loro fino al 19 marzo.

Prima opera nel Cortile di FESTA DEL PERDONO è tasnerku + 1 (dodici + 1): 13 sculture che raffigurano partiture musicali, e influenzate dal sito archeologico Pietre Parlanti. Un autentico inno alla musica in quanto disciplina artistica determinante dell’epoca medioevale.

TASNERKU + 1
Dodici + 1
Tredici sculture, lunghezza complessiva 36 m ca.
Dodici elementi, ognuno: 45 x 43 x 26 cm, disco 120 cm ø
Tredicesimo elemento: 110 x 90 x 53 cm, disco 245 cm ø
basalto, corten, cavi di acciaio, 2015
Al centro del Cortile d’Onore, Tasnerku + 1 (Dodici + 1) è la riproposizione, ampliata, dell’opera realizzata per la mostra Armenity curata da Adelina von Fürstenberg nel Padiglione Armeno, Leone d’Oro alla 56. Biennale di Venezia del 2015.

E poi c’è DURC, una scultura cubica in perfetto equilibrio. Quasi una doppia porta a significare l’ingresso del sapere. ”L’università è una porta sulla conoscenza. – spiega infatti l’artista – In tal senso il varco fra le due sculture simboleggia lo stato della conoscenza contemporanea, in eterna trasformazione”.
DUR
Porta
Due sculture, lunghezza complessiva 15 m ca.
Ogni elemento: 120 x 120 x 120 cm
Materiali misti, corde, 2015
Dur (Porta) è un lavoro creato appositamente per il loggiato del cortile seicentesco dell’Università degli Studi di Milano, costituito da due strutture cubiche tenute in equilibrio da un piccolo cubo posto al centro dello spazio che le separa.

La ritmica e il contrasto sono gli elementi che accomunano questa personale.
                                                                                                                    Silva BOS

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *