Giuseppe de Montel, le scuderie, l’abbandono e la rinascita
Chi era Giuseppe de Montel, il protagonista di una delle storie più affascinanti dell’architettura Liberty milanese? Nato a Milano il 7 ottobre 1879 da Ferdinando e Livia Lendinara, di origini ebraiche, Giuseppe ha vissuto un’esistenza segnata da due grandi passioni: l’ippica e l’imprenditoria nel settore tessile, ereditata dalla sua famiglia, che aveva una tradizione consolidata nella produzione della seta. Dopo una vita intensa, de Montel morì a Castiglione Olona il 24 dicembre 1944, durante uno degli inverni più duri che l’Italia abbia vissuto, quello della Seconda Guerra Mondiale.
Nel 1925, venne iscritto nel libro d’oro della nobiltà e le lettere rintracciate negli archivi della Banca Commerciale Italiana (oggi archivi di Intesa Sanpaolo) lo definiscono come Commendatore, Ingegnere e Nobile. La sua passione per i cavalli si intrecciava con la sua attività imprenditoriale: la famiglia possedeva allevamenti a Gornate Superiore, e lui stesso divenne una figura di riferimento nel mondo dell’ippica durante la Belle Époque. Inoltre, presiedeva dal 1925 al 1938 la Cascami di seta, una delle principali società seriche dell’epoca.

Nonostante fosse un uomo del suo tempo, il suo stile di vita era riservato, signorile e elegante, tanto da guadagnarsi il soprannome di “dandyssimo Beppino” dai suoi amici. Luigi Barzini lo descriveva come un uomo dalla personalità enigmatica, noto per la sua raffinatezza, il suo amore per l’estetica e il suo stile di vita eccentrico, che lo faceva sembrare più un personaggio proustiano che un industriale.
Ma la storia di Giuseppe de Montel è anche la storia di un grande abbandono. La sua creazione più importante, le Scuderie de Montel, un capolavoro di architettura Liberty, fu progettata durante la Grande Guerra dagli architetti Arrigo Cantoni e Paul Vietti Violi, gli stessi che realizzarono l’ippodromo di San Siro nel 1920. Negli anni ’40, però, il complesso cadde in rovina, lasciato all’incuria e abbandonato.

Successivamente affidato a una congregazione di suore, senza eredi che potessero occuparsene, le scuderie passarono allo Stato, che non riuscì a capire come valorizzarle. Il tempo e l’abbandono distrussero gran parte dell’edificio, lasciando solo la facciata come testimonianza di un’eleganza ormai persa.

Eppure, la natura stessa offrì una nuova occasione per il suo riscatto. Sotto le rovine della scuderia, cominciò a zampillare acqua termale dalle profondità del terreno padano. Dopo vent’anni di sogni e progetti, quel che restava delle scuderie venne trasformato in un complesso termale, dando vita a De Montel – Terme Milano, grazie a un lavoro di riconversione certosina. E così, ciò che sembrava destinato all’oblio trovò una nuova vita, un segno di rinascita e di speranza.

La storia di Giuseppe de Montel e delle sue scuderie non è solo un racconto di abbandono e decadenza, ma anche una testimonianza di come la bellezza e la cultura possano risorgere, a volte in modo inaspettato, proprio dalle macerie del passato.


De Montel Terme Milano apre il 1 aprile 2025
Da lunedì a giovedì dalle 8:30 alle 23:00
Venerdì e Sabato dalle 8:30 alle 24:00
Domenica dalle 8:00 alle 23:00
Ponti festivi dalle 8:00 alle 24:00
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