FarOut: il primo festival dedicato alla creazione contemporanea

Organizzato da Base – progetto di innovazione e di contaminazione culturale a Milano – dal 10 giugno al 24 luglio prossimi si terrà la prima edizione di FAROUT, festival dedicato alla creazione contemporanea: 45 giorni di performing art e installazioni, 38 artisti e collettivi nazionali e internazionali, innumerevoli punti di vista per osservare la Terra da lontano, per spostare la prospettiva e immaginare un futuro di convivenza e co-creazione.

Ad inaugurare la prima edizione, giovedì 10 giugno, l’artista britannico Luke Jerram, conosciuto in tutto il mondo per le sue installazioni uniche e suggestive e Terraforma, lo storico festival internazionale di musica elettronica dedicato alla sperimentazione artistica e alla sostenibilità ambientale.

In occasione di FAROUT, Jerram porta per la prima volta a Milano, all’interno delle atmosfere post-industriali di BASE, Gaia, la sua installazione della Terra, del diametro di 6 metri, sospesa e illuminata dall’interno, che, circondata da una vera e propria foresta allestita in collaborazione con il progetto Forestami, crea un nuovo luogo di co-abitazione e stimola lo spettatore nel cercare nuove relazioni e prospettive con il nostro pianeta.

Tra gli artisti coinvolti nella prima edizione del festival: Anna Rispoli, Corps Citoyen, DOM_, Effetto Larsen, Elisabetta Consonni / Aiep, Extragarbo, Francesca Grilli, Giorgia Ohanesian Nardin, Lotte van der Berg, NONE Collective, Ruggero Franceschini & Zelda Soussan, Seth Honnor / Kaleider e Terraforma.

“Molto lontano, non convenzionale, non abituale”, così Base descrive il suo festival che prende il nome proprio da Farout, il pianeta più distante del sistema solare scoperto ad oggi, perché, spiega la comunity, “decidere di fare un festival nel 2021 vuol dire partire per un viaggio verso un altro pianeta, un luogo sconosciuto, dove tutte le regole saltano, dove ci si affaccia sul bordo delle cose che abbiamo sempre fatto per imparare a farne di nuove. La sfida per gli spazi culturali come BASE non si limita infatti a uscire indenni dalla pandemia, ma include la comprensione del presente e la trasformazione dei formati tradizionali in esperimenti di futuro”.

Con Farout, BASE vuole invitare a “riflettere su nuovi modelli di co-abitazione, co-creazione e co-esistenza tra artisti, natura, città e comunità. Linea guida nella curatela del festival, l’interdisciplinarietà di generi artistici, progetti e sperimentazioni tesi a superare le categorie tradizionali, integrando sempre di più scena, corpo, testo e musica, spaziando fino ai linguaggi connessi alle nuove tecnologie. Farout cerca e rimette in circolo nuove estetiche, nuove forme di pensiero del mondo contemporaneo”.

FAROUT andrà in scienza dal 10 giugno al 24 luglio negli spazi di BASE a Via Bergognone 34, Milano .
L’installazione Gaia di Luke Jerram sarà visitabile dal 10 giugno a settembre 2021.

Il progetto è ideato da BASE Milano e realizzato con il contributo di Fondazione Cariplo; con il supporto di Unione Europea Programma Europa Creativa, In Situ – piattaforma europea per la creazione artistica nello spazio pubblico, Ministero della Cultura, Consolato Generale dei Paesi Bassi.
Con il patrocinio di Comune di Milano e British Council. In collaborazione con Consorzio italiano In Situ (Zona K, Pergine Teatro festival, Sardegna Teatro) CSV, FAI, Forestami. 

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