London One Radio: intervista al Direttore Generale per gli Italiani all’Estero del Maeci, Luigi Vignali
Il Direttore Generale per gli Italiani all’Estero del Maeci, Luigi Maria Vignali, è intervenuto ai microfoni di “London One Radio” per parlare delle politiche in supporto dei connazionali nel mondo in questo periodo difficile: gli italiani residenti all’estero hanno ormai ampiamente superato la quota dei 6 milioni di iscritti all’Aire. Questa intervista è stata anche ripresa in un articolo da Roberta Chiatti per “L’Italoeuropeo”, magazine che opera nel Regno Unito.
Nell’intervista a “London One Radio” il Direttore Generale si è soffermato sul contributo logistico dato dalla Farnesina al rientro dei connazionali bloccati all’estero nei primi mesi della pandemia, con centinaia di voli speciali; quindi anche il sostegno economico con stanziamento da parte del Governo di 6 milioni di euro in favore di chi si trova in difficoltà economica o in situazione di vera indigenza: ciò attraverso la formula del sussidio o del prestito a persone fisiche oltre che dell’aiuto alle micro imprese.
Vignali ha parlato anche di aiuti per la didattica a distanza o di convenzioni sanitarie per chi necessita di determinate cure o di corsi di formazione professionale. “Il Consolato Generale di Londra è l’apripista di questa specifica modalità, proprio attraverso un progetto di riqualificazione professionale”, ha specificato il Direttore Generale evidenziando come in tutto ciò già siano stati centinaia gli interventi di sostegno ai connazionali nel mondo e come siano stati quindi già spesi 3.7 milioni di euro sul totale dei fondi disponibili.
Dunque per le richieste di aiuto i connazionali devono rivolgersi all’Ambasciata o al Consolato di riferimento. Vi è però una precisazione: “bisogna essere davvero in difficoltà e non basta affermare di aver avuto una perdita economica e, se ci sono aiuti da parte delle autorità locali, si usufruirà di quelli”, ha aggiunto Vignali sottolineando anche interventi di consegna di pacchi alimentari. In questa fase la Farnesina può aiutare chi volesse rientrare definitivamente in Italia mentre non sono previsti aiuti per chi invece, momentaneamente in Italia, volesse tornare nel nuovo Paese di residenza: la qual cosa “sarebbe anche un po’contrario al nostro stesso mandato”, ha evidenziato Vignali parlando quindi dei cosiddetti “rimpatriati”, ossia di coloro che vogliono tornare in Italia.
Sulla “neomobilità”, soprattutto quella giovanile e di tanti ragazzi che lasciano l’Italia per trovare una nuova dimensione nel mondo, Vignali ha ricordato come purtroppo alla base ci siano investimenti importanti dell’Italia nella formazione di queste generazioni che poi espatriano perché qui mancano in primis le opportunità lavorative. “Quando un ragazzo va all’estero è come se investisse fuori dall’Italia questo capitale: va bene ma servirebbe poi trasformare questa mobilità in circuiti per consentirgli di rientrare, per recuperare questo investimento con tutta l’esperienza che questi ragazzi hanno acquisito all’estero .Il Governo recentemente ha approvato incentivi fiscali importanti per chi rientra, per ricercatori o studenti o per creare start-up al Sud”, ha spiegato Vignali parlando poi della rete associazionistica all’estero.
Dalle reti dei professionisti di Parigi o Shanghai alla Rete Rosa di San Francisco fino agli stessi Comites, molte sono le associazioni che aiutano ad integrarsi i giovani che arrivano all’estero. “Si tratta di associazioni che contribuiscono anche a creare occasioni di rientro. Fare rete è sempre importante e lo è ancor di più all’estero. Quando le associazioni non dialogano tra loro non va bene”, ha aggiunto Vignali ricordando il momento di aggregazione importante avuto con il Seminario di Palermo del 2019. E’ stato sottolineato poi il ruolo fondamentale e istituzionale dei Comites, per il rinnovo dei quali si andrà ad elezioni il 3 dicembre prossimo.
“Per esperienza dico che i Comites che funzionano meglio sono quelli basati sull’emigrazione tradizionale ma con il supporto dei giovani che hanno voglia di fare”, ha puntualizzato Vignali invitando i giovani a partecipare a questo appuntamento elettorale dove ci sarà anche l’esperimento del voto elettronico in quale Consolato nel mondo.
Si è infine ricordato il 700° anniversario della scomparsa di Dante Alighieri, che rappresenta il genio e l’eclettismo italiano. “Dante era un esule che ha sofferto molto ma che ha saputo trovare un momento di riscatto e libertà spirituale importante. Nella Divina Commedia si parla della vita attraverso la metafora del cammino. Con questa pandemia siamo anche noi in una sorta di ‘inferno’ ma Dante ci insegna che si può riuscire a riveder le stelle”, ha concluso Vignali ricordando in particolare l’attività divulgativa su Dante promossa dai Comites di Bruxelles e di Genk.