“Più colorata del giorno è la notte” di Vincent Van Gogh

Il sottotitolo “Lettere di malinconica letizia” già di per sé ci restituisce l’intensità e l’emozione di questo piccolo libro, prezioso per entrare nel mondo di Van Gogh in punta di piedi, con il dovuto rispetto per la sua arte ma anche per il suo lato umano così tormentato. La casa editrice romana “L’orma” ha dato alle stampe nella curata collana “I Pacchetti” che nella sua spiegazione permette (per la prima volta) di chiudere i libri, affrancare (con un francobollo da 1,50) e imbucare in una qualsiasi cassetta postale, infrangendo il tabù di scrivere sui volumi, perché si tratta solamente della sovraccoperta. “I Pacchetti” racchiudono le più originali, sconosciute, umane e quotidiane lettere dei massimi pensatori, artisti e uomini politici di tutti i tempi e riscoprono il gusto del dono implicito in ogni lettera di carta, a rischio estinzione in questi anni digitali. Libretti leggeri nella forma e nel prezzo, ma raffinati nell’estetica e nel contenuto, corredati al loro interno da un apparato di immagini in perfetta assonanza con il loro spirito. 

Come ben conosciamo la prima e basilare forma per comprendere il genio dell’artista olandese deriva proprio dalla raccolta di lettere tra lui e il fratello minore Théo ma anche con altri interlocutori quali la sorella Willemien, il pittore neo-impressionista Émile Bernard, il pittore post-impressionista Paul Gaugain, la cognata Johanna Bonger: un rapporto epistolare particolare ed intimo sul suo pensiero e sulle sue teorie d’arte, che risulta così capitale per far luce, ed apprendere al meglio, quelle notizie determinanti per ricostruire la personalità e le tormentate vicende angustiate del pittore. Van Gogh amava particolarmente la letteratura da cui traeva linfa per le sue opere e visioni, tanto da fargli scrivere “Vorrei fare dipinti che tra un secolo alle persone sembreranno apparizioni”. 

Genio dei cromatismi, visionario “operaio” della pittura, Vincent Van Gogh (1853-1890) gettò luce e colore ben appunto anche nelle sue lettere, animate da una sfrontata speranza e da un’inarrestabile smania di vita. Questa raccolta (64 pagine, in libreria dal novembre 2020) ripercorre il decennio del suo fervore creativo, la gioia e la disperazione, la letizia e la malinconia, mescolandosi in un’inedita tinta per farci conoscere in presa diretta le furie e le estasi di un artista impareggiabile. 

Van Gogh fu autore di quasi novecento dipinti e di oltre mille disegni, senza annoverare gli innumerevoli schizzi non portati a termine e gli appunti destinati ad altre opere pittoriche da effettuare, di ispirazione giapponese. Vincent iniziò a dipingere tardi, all’età di ventisette anni, anche se le sue opere più famose sono state prodotte negli ultimi due anni di vita. Celebri gli autoritratti, le nature morte con i fiori (come non citare i girasoli), i paesaggi, le scene di campagna e i ritratti di assoluto realismo. 

Luca Iacovon nell’interessante introduzione a “Van Gogh. Più colorata del giorno è la notte” scrive: (…)  Il suo epistolario è un paesaggio abitato da numerose lingue (l’olandese, il francese, l’inglese), percorso da progetti artistici o schiettamente commerciali, tinteggiato da una profusione di citazioni letterarie e incorniciato dentro luminose meditazioni sull’esistenza, sull’amore o sull’aldilà. Le sue 820 lettere compongono al contempo un diario personale e un ‘museo immaginario’, un manifesto artistico e un libro contabile, un avvincente racconto biografico e un album di schizzi. (…) ‘Afflitto, ma sempre lieto’ scrive più volte Vincent al fratello riprendendo un passo della Seconda lettera ai Corinzi. In effetti, speranza, aspirazione e, infine, disperazione sono le tre note emotive dell’afflizione e della letizia che variano 8 l’epistolario vangoghiano, e con le quali abbiamo scandito questa breve antologia circoscritta al decennio consacrato all’arte dal pittore olandese”. 

Nella collana “I Pacchetti” a cura delle Edizioni L’Orma, troviamo altre stimolanti pubblicazioni in omaggio a Gramsci, Baudelaire, Leopardi, Nietzsche, Rimbaud, Woolf, Svevo, Verdi, Kafka, Dickinson, Stendhal, Poe, Pessoa, Artusi, Napoleone, Pirandello, Curie, Apollinaire, Shelley, Campana, Shakespeare, Cervantes, Austen, Kulischioff, Bronte, Lovecraft, Hugo, Rilke, Luxemburg, Marx, Goethe, Voltaire, Darwin, Dickens, Wilde.  

A completare il presente libro su Van Gogh un capitolo viene dedicato al decennio d’arte in dieci capolavori. 

Michele Olivieri