Stabat Mater di Pergolesi inaugura la stagione 2020 del Teatro Coccia di Novara

Giovedì 22 Ottobre 2020, ore 20:30 

Venerdì 23, Sabato 24 Ottobre 2020, ore 18:00 e ore 20:30 

Domenica 25 Ottobre 2020, ore 16:00 e ore 20:30 

ARENGO DEL BROLETTO 

ANTICHE ARIE E DANZE PER LIUTO, SUITE N.3 

musica Ottorino Respighi 

STABAT MATER 

direzione musicale Matteo Beltrami 

direttore dell’esecuzione Matteo Beltrami 

allievi del corso di direzione d’orchestra dell’Accademia AMO 

regia Renato Bonajuto 

coreografie Giuliano De Luca 

orchestra I Virtuosi Italiani 

solisti Aurora Faggioli/Mariam Battistelli, Sofio Janelidze/Ksenia Bomarsi 

danzatori Francesco Alfieri, Rocco Ascia, Alice Bellora, 

Emanuele Cappelli, Arianna Lenti, Alessio Urzetta 

impianto scenico e costumi Danilo Coppola 

 
luci Ivan Pastrovicchio 

produzione Fondazione Teatro Coccia 

NOTE DI REGIA 

Non è facile pensare a un modo accattivante per “portare in scena” la musica nel difficilissimo momento storico che stiamo vivendo. Nella fattispecie, si è voluto pensare di dare forma teatrale a brani pensati per esecuzioni in concerto, nello spazio non consueto della sala dell’Arengo del Broletto; si tratta di un pezzo fondamentale della storia musicale del Settecento: lo “Stabat Mater” di Pergolesi, accoppiato, come preludio allo stesso, con le Antiche arie e danze per liuto (Terza Suite) di Ottorino Respighi. Composizione religiosa la prima, raccolta di trascrizioni da brani per liuto dal XVI e XVII secolo rielaborate e composte da un autore del XX secolo, la seconda: 1734 e 1931 gli anni di questo curioso specchio musicale a due facce. Non suoni bizzarro o “trasgressivo” l’accostamento; la musica e le arti dialogano tra loro anche a distanza di secoli, indissolubilmente unite dallo Spirito superiore della Bellezza, e dall’intento di comunicare all’animo umano, in questo caso, l’insopprimibile bisogno di spiritualità e di restituire il respiro di un’epoca. Ecco quindi un periodo che va dalla Controriforma cattolica, negli ultimi decenni del XVI secolo, di cui il Cardinale San Carlo Borromeo, che ritroveremo in qualche modo nello spettacolo, fu uno degli alfieri italiani, all’esplosione dell’era del Barocco, che influenzò tutte le arti. Non dimentichiamo che Carlo Bascapè, molto vicino a Carlo Borromeo, e a sua volta figura importante della Controriforma, fu fortemente voluto, oggi si direbbe sponsorizzato, come Vescovo di Novara, dallo stesso Cardinale presso il Pontefice. Fu questa l’epoca in cui le Sacre rappresentazioni, che ebbero la loro radice nel Medioevo, conobbero una stagione di splendore. E proprio grazie a Bascapè nacquero i Sacri Monti che impreziosiscono la Lombardia. Da questo aspetto è partita la mia ispirazione, che ho voluto fortemente collegata alla Città di Novara. E lo è principalmente nella scelta iconografica e pittorica che fa da “fil rouge” all’allestimento, rappresentata da opere di artisti che si possono ammirare, in vari luoghi, all’ombra della cupola dell’Antonelli; ad esempio vedremo di Giovanni Battista Crespi detto il Cerano “La Deposizione”, di Daniele Crespi “La Flagellazione”, del Vermiglio “L’incoronazione di spine”, oltre a dipinti del Bergognone e sculture di Giovanni d’Enrico, fratello del conosciuto Tanzio da Varallo; ecco alcuni dei nomi degli artisti dei pittori attraverso cui ripercorreremo le tappe della Passione di Cristo. Nella specifica circostanza di questo allestimento ho voluto immaginare gente del popolo che entra in visita nella Bottega dell’Artista, luogo deputato nel Rinascimento e anche dopo, sino a Caravaggio e coevi, alla fucina del talento e allo sviluppo del percorso dell’arte; osservando le opere dei Maestri, queste persone si spogliano della propria identità e diventano veri e propri modelli per il pennello o lo scalpello dell’artista, assumendo così le vesti dei protagonisti della Passione raccontata dalle magnifiche note di Pergolesi e dando vita a suggestivi e plastici “tableaux vivants”. Un particolare rilievo avranno le figure delle due voci protagonistiche femminili, soprano e mezzosoprano, che vestiranno le sontuose vesti della Vergine come raffigurata nelle fastose statue barocche. Un’immagine di dolore pietrificato, che cerca la sua liberazione nelle note ricche di pathos del capolavoro pergolesiano, e che porterà entrambe a comporsi nel quadro conclusivo dello spettacolo. Al termine di questa catarsi vissuta attraverso l’espressione dell’Arte figurativa, in cui il popolo diventa cuore e protagonista della Storia sacra rivendicando un nuovo ruolo trasfigurato dal Genio (proprio Michelangelo Merisi detto il Caravaggio rese le classi più umili soggetto dei propri capolavori, anche a carattere religioso) l’Uomo e la Donna ritroveranno loro stessi e la loro reale essenza. E questo è quello che davvero spero possa succedere ad ogni essere umano, una volta finita, perché finirà, questa terribile esperienza che ci ha coinvolto e che forse non è stata vana. Riscoprire la verità della propria anima attraverso l’espressione e l’incanto dell’espressione artistica. Perché la Bellezza, per chi la sa guardare, ascoltare, assorbire, è salvifica. (Renato Bonajuto) 

 
 
Matteo Beltrami – Direttore d’Orchestra 

Diplomato in Violino al Conservatorio “N. Paganini” di Genova e in Direzione d’Orchestra al Conservatorio “G. Verdi” di Milano, debutta a vent’anni come direttore d’orchestra a Genova. Dal 2016 Matteo Beltrami è direttore musicale del Teatro Coccia di Novara e ne è anche stato direttore artistico per la stagione 2018/19; dal 2018 è direttore artistico del ‘Fuori di Coccia’ festival dei Maestri di Cappella. Sovente segnalato come uno dei giovani direttori d’orchestra italiani più promettenti e da Alberto Mattioli come uno degli undici migliori direttori della propria generazione su un articolo de La Stampa, in oltre venti anni di carriera debutta quasi cinquanta titoli operistici spaziando dal barocco a prime esecuzioni assolute di opere contemporanee, lavorando nella maggior parte dei teatri italiani, fra i quali Opera di Firenze, La Fenice di Venezia, San Carlo di Napoli, Massimo di Palermo, Comunale di Bologna, Carlo Felice di Genova, Filarmonico di Verona, Verdi di Trieste, Regio di Parma, Municipale di Piacenza, Valli di Reggio Emilia, Comunale di Modena, Bellini di Catania, Coccia di Novara, Sociale di Como, Fraschini di Pavia, Grande di Brescia, Ponchielli di Cremona, Comunale di Treviso, Sociale di Rovigo, Verdi di Pisa, Del Giglio di Lucca, Goldoni di Livorno, Alighieri di Ravenna, Politeama Greco di Lecce, Stabile di Potenza, Della Fortuna di Fano, Ventidio Basso di Ascoli Piceno, dell’Aquila di Fermo, Pergolesi di Jesi, Ente De Carolis di Sassari, Dal Verme di Milano, Cilea di Reggio Calabria, Civico di Vercelli, Comunale di Vicenza, Festival della Valle d’Itria, Festival Verdi di Parma, Festival Puccini di Torre del Lago. Non sono mancati prestigiosi impegni all’estero, in teatri come NCPA di Pechino, Semperoper di Dresda, Opera Reale Svedese di Stoccolma,Staatsoper di Amburgo, Staatsoper di Stoccarda, Aalto Theater di Essen, Teatro dell’Opera di Montpellier, Staatstheater di Darmstadt, Theater Lübeck , Teatro Arriaga di Bilbao, Principal de Mahón, Festival Spoleto/Charleston (U.S.A), Xi’An Concert Hall, Paphos Opera Festival, Baluarte di Pamplona, Miskolc Bartók Opera Festival, e con orchestre quali Sächsische Staatskapelle Dresden, Orchestra Sinfonica di Goyania, Orchestra Filarmonica Nazionale Lettone, NWD Philharmonie, Orchestra Statale dell’Hermitage, Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo, Orchestra Sinfonica delle Baleari. Nel 2008 ha diretto i recital di Jonas Kaufmann a Monaco di Baviera ed Amburgo. Ha registrato i DVD de “Il Campanello” di Donizetti per la Bongiovanni, “Viaggio a Reims”, “Aida” e “Rigoletto” per Sky Classica e inciso il cd di “Don Checco” di De Giosa per la Dynamic. Nel 2018, da vita al Festival “Fuori di Coccia”, di cui è tutt’ora direttore artistico, che ha il preciso intento di valorizzare il patrimonio musicale della Cappella del Duomo di Novara attraverso esecuzioni in prima assoluta in tempi moderni di composizioni scritte dai vari musicisti che vi si sono succeduti alla guida dal 1600 al 1900. Nel 2018 crea l’Accademia del Teatro Coccia di Novara di cui è tuttora docente di direzione d’orchestra. È chiamato costantemente a far parte di giurie di concorsi internazionali di canto tra cui il “Renata Tebaldi”, “Salvatore Licitra”, “Magda Olivero”, “Adriana Maliponte”, “Spiros Argiris”, “Etta Limiti”, “Salice d’oro”. Nel 2019 è presidente di giuria del Concorso Internazionale Valsesia Musica, sezione canto lirico. Dal 2010 viene incaricato dalla direzione artistica per formare la giuria del concorso lirico internazionale “Equivoci Musicali” poi “Salvatore Licitra”. Nel 2020, in qualità di Direttore Musicale del Teatro Coccia, collabora alla realizzazione del “Premio Cantelli”, il prestigioso concorso per direttori d’orchestra, a cui prende parte come giurato. 

 
 
Renato Bonajuto – Regia 

Nato a Novara nel 1979, ha iniziato la sua carriera di regista come assistente di Beppe De Tomasi affiancandolo nei più prestigiosi teatri del mondo con i più grandi nomi della lirica. Nel 2004 diventa assistente di Luciano Pavarotti nella produzione de “La Bohème” di G. Puccini al Teatro della Fortuna di Fano. Ha al suo attivo oltre cento regie e quarantasette titoli debuttati, in teatri italiani ed esteri come Teatro Regio di Parma, Teatro Massimo Bellini di Catania, Teatro Coccia di Novara, Teatro Pavarotti di Modena, Teatro Verdi di Pisa, Teatro Goldoni di Livorno, Luglio Musicale Trapanese, Opera Giocosa, Teatro Sociale di Mantova, Teatro Vittorio Emanuele di Messina, Teatro Cilea di Reggio Calabria,Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno, Teatro Bonci di Cesena. Non sono mancati gli impegni internazionali come al Teatro d’Opera di Stato di Istanbul, al Teatro Ariaga di Bilbao, al Tang XianZu International Drama, e al Teatro Perez Galdos di Las Palmas e Festival come: Firenze all’Opera Festival, Massa Marittima Lirica in piazza, Sarzana allo Spiros Argiris e Chiusi al Festival Orizzonti. È stato regista collaboratore assieme a Renata Scotto per l’Opera “Madama Butterfly” di G.Puccini e con Renato Bruson per l’opera “Falstaff” di G. Verdi. I prossimi impegni saranno “Tracollo” di G.B. Pergolesi al Teatro San Carlo di Napoli, “Tosca” di G. Puccini al Teatro Coccia di Novara e all’Opera Giocosa di Savona, “Barbiere di Siviglia” di G. Rossini al Teatro Municipale di Piacenza, e “Madama Butterfly” a Las Palmas. 

 
Mariam Battistelli – Soprano 

Soprano italiano nata in Etiopia, Mariam Battistelli si è diplomata col massimo dei voti presso il Conservatorio di Musica “Lucio Campiani” di Mantova. Nel 2010 ha partecipato giovanissima, nel ruolo del Paggio, a “Rigoletto a Mantova”, film prodotto dalla Rai su un’idea di Andrea Andermann e trasmesso in diretta in tutto il mondo, con l’Orchestra Sinfonica della Rai diretta da Zubin Mehta e Plácido Domingo nel ruolo del titolo. Mariam Battistelli ha già avuto modo di farsi notare a prestigiosi concorsi lirici internazionali, come il Concorso Internazionale Scaligero Maria Callas di Verona (terzo premio nel 2014) ed il 4° Concorso Internazionale di Canto Lírico Franca Mattiucci (terzo premio nel 2015), ma soprattutto nel 2017 al 16° Concorso Ottavio Ziino, dove ha vinto sia il Primo Premio che il Premio del Pubblico. Dal 2013 al 2016 è stata una allieva del Centre de Perfeccionament “Plácido Domingo” del Palau de les Arts Reina Sofia di Valencia. Nel 2017 ha interpretato il ruolo di Euridice nella prima mondiale di The Opera! diretto da Steven Mercurio e con la regia di Davide Livermore nella Royal Opera House di Muscat e ha partecipato ad un Concerto di Gala al Teatro Real di Madrid. Dal 2018 è entrata a far parte dell’ensemble della Wiener Staatsoper, dove ha avuto l’opportunità di debuttare ruoli come Musetta in “La Bohéme”, Gretel in “Hänsel und Gretel” di Humperdinck e Pamina in “Die Zauberflöte”, e di lavorare con direttori del calibro di Christian Thielemann, Adam Fischer e Speranza Scapucci. Fra le altre produzioni cui ha preso parte a Vienna, “Cinderella” di Alma Deutscher (ruolo titolo), “L’elisir d’amore” (Giannetta), “Le Nozze di Figaro” (Barbarina). IMPEGNI RECENTI: “La Bohème” all’Opéra de Monte-Carlo, alla Wiener Staatsoper, alla Staatsoper di Amburgo e alla Royal Opera House di Muscat; “Die Frau ohne Schatten” (diretto da Christian Thielemann), “Der Rosenkavalier”, “Hänsel und Gretel” di Humperdinck, “La Bohème”, “Die Zauberflöte fur Kinder” alla Wiener Staatsoper. PROGETTI FUTURI: “Arianna a Nasso” al Festival della Valle d’Itria di Martina Franca; “Carmen” al Teatro San Carlo di Napoli; “Don Pasquale” con la Glyndebourne Opera; “L’elisir d’amore” alla Chorégies d’Orange; “La Bohème” all’Opéra de Toulon. 

 
Ksenia Bomarsi – Soprano 

Nata a Leninsk (USSR), inizia lo studio del canto lirico a soli nove anni a Mosca nell’ Ensemble di Vladimir Loktev con il quale si esibisce in molte sale concerto prestigiose come la Reggia del Kremlino, il Complesso Olimpico, la Grande Sala di Concerti e molti altri a Mosca. A quindici anni è pronta per una tournée europea come solista di musiche di compositori classici Russi quindi comincia a viaggiare molto in Italia, Belgio, Francia, Ungheria, Slovenia e Austria. Continua contemporaneamente gli studi e si diploma al Conservatorio Statale di Mosca nel 2009 mentre si laurea presso l’Università di Mosca nel 2014 sotto la guida della professoressa Lidia Chernih. Ksenia ha debuttato nel 2013 a Mosca in “Boheme” di G. Puccini (Musetta) e nel 2014 sempre a Mosca debutta in “Traviata” di Giuseppe Verdi (Violetta). Il suo primo debutto italiano avviene al Teatro Comunale di Bologna nel “Don Pasquale” di G. Donizetti (Norina). Seguono altri debutti al Teatro Mancinelli di Orvieto: nel 2015 è Donna Anna nel “Don Giovanni” di Mozart, nel 2016 è Funny nella “Cambiale di Matrimonio” di G. Rossini e di nuovo nel 2016 in “Boheme” è Musetta. Ad Aprile 2017 si esibisce nel ruolo di Eva nell’opera “La Creazione” di Joseph Hayden in San Marco a Milano in diretta RAI Radio 3. Direttore Martinho Lutero Galati de Oliveira. Nel 2017 si esibisce nel “Requiem” di Mozart al Metropolitan Cattedral di San Paolo Brasile con la Direzione del M° Martinho Lutero Galati de Oliveira. Ad agosto del 2019 si esibisce nel ruolo di Musetta nell’opera “Boheme” sotto la guida di Giovanni Battista Bergamo a Genova. A dicembre 2019 si esibisce nel ruolo di Treemonisha nell’opera “Treemonisha” di Scott Joplin in San Marco a Milano. Direttore Martinho Lutero Galati de Oliveira. Svolge intensa attività concertistica in Europa e in Russia e ha già collaborato con direttori d’orchestra come A.A. Petuhov, Vittorio Parisi, Giuseppe La Malfa, Giovanni Battista Bergamo, Martinho Lutero Galati de Oliveira. Ksenia vive in Italia dal 2014 e ha ottenuto la cittadinanza Italiana. Ksenia Bomarsi ha una spiccata personalità e presenza scenica che la rendono una cantante sicura e brillante sulla scena. 

 
Sofio Janelidze – Mezzosoprano 

È un mezzosoprano dal timbro robusto e ricco di armonici. Vincitrice di prestigiosi concorsi, tra i quali il Concorso Lirico Internazionale Giulietta Simionato, G. Zecca, Martini, Giovani Voci di Magenta, La Città Sonora Festival e Assami, si è classificata inoltre come semifinalista al Hans Gabor Belvedere e Operalia Placido Domingo. Ha debuttato in importanti teatri come la Scala di Milano, Petruzzelli di Bari, Massimo di Palermo, Maggio Musicale Fiorentino, Seoul Art Center – Corea del Sud, Al Bustan Festival a Beirut e Teatro Nazionale di Tbilisi – Georgia (dove è stata solista fissa per tre anni). In Italia si è esibita inoltre in produzioni a Sassari, nel Circuito Aslico, al Teatro Donizetti di Bergamo, al Teatro Verdi di Pisa, Goldoni di Livorno, Giglio di Lucca, Coccia di Novara e Teatro Sociale di Rovigo. Tra i ruoli ha interpretato con successo di pubblico e critica i ruoli di Amneris in “Aida”, Azucena ne “Il Trovatore”, Maddalena in “Rigoletto”, Fenena in “Nabucco”, Santuzza in “Cavalleria Rusticana”, Suzuky in “Madama Butterfly”, Bersi in “Andrea Chénier”, Teresa ne “La Sonnambula”, Zanetto in “Zanetto”, Farnace in “Mitridate”, Donna Elvira in “Don Giovanni”, Giustina in “Flaminio”, La Mer in “Les contes d’Hoffmann”, oltre a ruoli di fianco come Mamma Lucia, Sacerdotessa, Contessa di Coigny, Giovanna (Rigoletto), Curra, Adelaide (Napoli Milionaria), Modestina (Viaggio a Reims). In concerto ha eseguito “Requiem” di Verdi e di Mozart, “Stabat Mater” di Pergolesi e “Nona Sinfonia” di Beethoven. Si è formata al Conservatorio di Tbilisi in Georgia, per poi trasferirsi in Italia su invito ufficiale dell’Ambasciata Italiana con borsa di studio, dove ha perfezionato gli studi al Conservatorio di Milano, laureandosi con i massimi voti. Ha collaborato tra gli altri con James Conlon, Marco Boemi, Carlo Rizzari, Matteo Beltrami, Ivo Lipanovich, Xu Zhong, Valerio Galli, Gianluca Martinenghi, Gianluca Marcianò, Guy Condette e per le regie con Franco Zeffirelli, Beppe De Tomasi, Gilbert Deflo, Giancarlo Del Monaco, Pier Luigi Pizzi, Gavazzeni-Maranghi, Fabio Sparvoli, Giampiero Solari e Denis Krief.  

 
 
Aurora Faggioli – Mezzosoprano 

Aurora Faggioli è nata a Bolzano nel 1992, ha iniziato a studiare viola e pianoforte nella sua città natale, per poi dedicarsi al canto e diplomarsi al Conservatorio “F. A. Bonporti” di Trento. Nel 2017 è stata scelta per il ruolo di Romeo ne I Capuleti e i Montecchi all’Ópera de Tenerife nell’ambito del progetto Ópera Estudio. Si è distinta in numerosi concorsi internazionali: ricordiamo in particolare la menzione speciale al “Premio Nazionale delle Arti” (MIUR) e il primo premo al V Concorso Internazionale F. M. Martini del Centro Sperimentale Lirico di Mantova; è stata inoltre finalista alla Cesti Competition di Innsbruck e al Concorso AS.LI.CO di Como. Nel 2012 è entrata all’Accademia di Montegral del Maestro Gustav Kuhn, con il quale ha debuttato nella “Messa in Si Minore” di Bach in occasione dell’inaugurazione della nuova Tiroler Festspielhaus di Erl. Successivamente il Maestro Kuhn l’ha invitata alla 10° Masterclass Neue Stimmen da lui tenuta ad Hannover con Francisco Araiza e Cheryl Studer. Nel settembre 2015 ha frequentato la Rossini Opera Academy di Lunenburg (Canada) sotto la guida del M° Alberto Zedda, dove ha avuto modo di debuttare come contralto solista ne La Petite Messe Solenelle di Rossini. Nell’estate 2016 è stata scelta per l’Accademia Rossiniana di Pesaro, sempre sotto la guida del Maestro Zedda; in seguito ha debuttato presso il Rossini Opera Festival di Pesaro come Melibea ne Il viaggio a Reims. Nel 2017 è tornata al Rossini Opera Festival per La Pietra del Paragone (Aspasia). Nel corso del 2017 ha preso parte alla “Master Class Juan Diego Flórez, conectando talento e innovación” tenuta da Juan Diego Flórez al Petit Palau di Barcellona, ed alla “Master Class Mariella Devia” nel corso di Ópera Estudio a Tenerife. Fra le sue interpretazioni di maggior successo si segnalano Rosina ne “Il barbiere di Siviglia” e Dorabella in “Così fan tutte” e Isabella ne “L’italiana in Algeri” alla Tiroler Festspielhaus di Erl con la direzione di Gustav Kuhn, Amour in “Orphee et Eurydice” di Berlioz al Teatro Massimo di Palermo, Amore in “Orfeo ed Euridice” di Gluck al Teatro San Carlo di Napoli, Angelina ne “La Cenerentola” a Lunenburg e al Teatro Rossini di Pesaro, Annio ne “La clemenza di Tito” di Mozart ai teatri di Modena e Reggio-Emilia, Tibrino in “Orontea” di Cesti al Tiroler Landestheater di Innsbruck, Romeo in “I Capuleti e i Montecchi” al Teatro Comunale di Bologna. Gli impegni recenti includono Hänsel in “Hänsel und Gretel” al Teatro Lirico di Cagliari e all’Ópera de Tenerife, lo “Stabat Mater” di Rossini con l’Orchestra Haydn di Bolzano; Cherubino ne “Le nozze di Figaro” a Weimar, al Teatro Coccia di Novara e al Teatro Alighieri di Ravenna; Melibea ne “Il viaggio a Reims” all’Opéra de Tenerife; “Il barbiere di Siviglia” a Savona e al Teatro Regio di Torino. 


 
Giuliano De Luca – Coreografo 

Coreografo e danzatore si forma presso la scuola di danza del Teatro dell’opera di Roma e il Dance Arts Faculty. Attualmente è un laureando presso la Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala. Si perfeziona a New York presso Steps On Broadway, Alvin Ailey, Peridance Capezio Center e Broadway Dance Center di Manhattan e a Los Angeles presso Millenium Dance Complex. Sempre in America studia con borsa di studio con i Complexions Contemporary Ballet. Lavora in diverse realtà tra cui: “Humanology” nel prestigioso Festival OrienteOccidente di Trento; “Spellbound Junior Ensamble” di Mauro Astolfi; “The garden of sensitive” di Gael Domeneger (Ballet Biarritz); “Lines on a Page” di Francesca Frassinelli; “Joyful Tales” di Natalia Horecna (Netherlands Dance Theatre); “Pimp NIKON Stage”, dove vince il primo premio della manifestazione; “Il sogno di Clara” con la regia di Arturo Cannistrà al Teatro Palladium di Roma; “Sette Voci” di Arturo Cannistrà al Teatro Quirino di Roma; con la compagnia “Balletto di Milano” diretta dal Maestro Carlo Pesta, si esibisce in numerosi teatri Italiani nelle produzioni “Amor de Tango”, “La vie en Rose”, “Bolero” e “Lo Schiaccianoci”; danza con la DanceHouse Company di Susanna Beltrami nelle produzioni “Dada Tango” e “Out” con le coreografie di Matteo Bittante. Nel 2017 è vincitore assoluto con premio della critica al concorso internazionale “Como Lake Dance Award”. Nel 2018 e 2019 è coreografo per la sfilata di moda per bambini della nuova collezione di Sergent Major a Novara. Balla come solista nella produzione del Teatro Coccia di Novara “La Vedova Allegra” nei teatri di Savona e a Modena con le coreografie di Sofia Lavinia Amisich. Si esibisce come unico interprete all’ interno del festival “Fuori di Coccia” prodotto dal Teatro Coccia di Novara e diretto da Matteo Beltrami su musica dal vivo della cappella musicale del Duomo di Novara. Nel 2019 è coreografo per l’Opera-Kolossal “Aida” con la regia di Renato Bonajuto andata in scena nelle cave di marmo di Montecrestese per Tones on the Stones. Nel luglio 2020 coreografa gli allievi della scuola di ballo Aida di Milano nello spettacolo “Omaggio a Nino Rota”.  

 
 
I Virtuosi Italiani  

Il complesso de I VIRTUOSI ITALIANI, nato del 1989, compie 30 anni di attività. È una delle formazioni più attive e qualificate nel panorama musicale internazionale, regolarmente invitata nei più importanti teatri, festival e stagioni in tutto il mondo. Viene loro riconosciuta una particolare attitudine nel creare progetti sempre innovativi, una costante ricerca nei vari linguaggi, oltre all’eccellente qualità artistica dimostrata in anni di attività. Numerose sono le collaborazioni con solisti e direttori di rilevanza internazionale. Hanno collaborato all’allestimento dell’Apollon Musagete di Stravinsky con il New York City Ballet; nel 2001 hanno eseguito tutte le opere in un atto di Rossini per l’Opera Comique di Parigi e hanno tenuto due concerti al Konzerthaus di Vienna. I Virtuosi Italiani si sono esibiti per i più importanti teatri e per i principali enti musicali italiani quali il Teatro alla Scala, il Teatro La Fenice, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, la GOG di Genova, l’Unione Musicale di Torino, l’Istituzione Universitaria dei Concerti di Roma, il Teatro alla Pergola di Firenze, la Società Filarmonica di Roma, il Teatro Rossini di Pesaro, la Società del Quartetto di Milano e molti altri. Tra gli impegni più rilevanti ricordiamo il Concerto per il Senato della Repubblica Italiana e teletrasmesso in diretta da RaiUno, il “Concerto per la Vita e per la Pace” eseguito a Roma, Betlemme e Gerusalemme e trasmesso dalla RAI in Mondovisione, il Concerto presso la Sala Nervi in Vaticano alla presenza del Papa. Numerose sono poi le tournée all’estero, con concerti nelle più importanti sale del mondo: Francia (Festival Pablo Casals di Prades, Festival Berlioz, Aix-en-Provence, Bordeaux), Germania, Svizzera, Spagna, Portogallo, Inghilterra (Londra Royal Albert Hall), Polonia, Lituania, Lettonia, Finlandia, Slovenia (Festival Internazionale di Lubiana), Russia (San Pietroburgo Sala Filarmonica, Mosca Sala Grande del Conservatorio Tchaikovsky, Sala Tchaikovsky della Filarmonica), Turchia, Iran, Corea, Stati Uniti d’America (New York, Los Angeles, Philadelphia), Paesi Baltici. L’attività discografica è ricchissima, con più di 100 cd registrati per le maggiori case discografiche mondiali ed oltre 500.000 dischi venduti in tutto il mondo. Una delle ultime registrazioni, per la prestigiosa casa discografica DEUTSCHE GRAMMOPHON, dedicata a una monografia di Morten Lauridsen, nel giugno del 2019 ha ricevuto la nomination degli OPUS CLASSIC AWARDS 2019, il più importante premio per la musica classica in Germania. Nell’autunno 2020, usciranno due cd, per altrettante major, entrambi dedicati a Gioachino Rossini: il primo per WARNER CLASSICS – ERATO diretto da Corrado Rovaris con il tenore Lawrence Brownlee e il baritenore Miachael Spyres, il secondo per CPO con le più famose Overture d’opera dirette da Marc Andreae. L’attenzione dei Virtuosi alla ricerca filologica li ha condotti a esibirsi nel repertorio barocco e classico anche su strumenti originali. Proprio in quest’ambito sono usciti i dvd per UNITEL CLASSICA delle opere di G.B.Pergolesi “Il Prigionier Superbo”, “La Serva Padrona” e “La Salustia”, dirette da Corrado Rovaris e di G. B. Spontini “La Fuga in Maschera” sempre diretta da Corrado Rovaris. Nel segno della versatilità e dell’attenzione riservata ad una scelta di repertorio mirato al coinvolgimento di un pubblico sempre più vasto con una particolare attenzione ai giovani, significativo è, inoltre, l’interesse da sempre dimostrato dal gruppo per il repertorio di confine. Da qui la nascita di collaborazioni e progetti con artisti come Franco Battiato, Goran Bregovic, Uri Caine, Chick Corea, Paolo Fresu, Ludovico Einaudi, Michael Nyman, Cesare Picco, Enrico Rava, Gianluigi Trovesi, Richard Galliano e molti altri. 

(foto a cura dell’ufficio stampa del Teatro Coccia) 

Michele Olivieri 

Un pensiero riguardo “Stabat Mater di Pergolesi inaugura la stagione 2020 del Teatro Coccia di Novara

  • 22 Ottobre 2020 in 0:11
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