Ecco i 10 finalisti di Sanremo Giovani 2020

Di Giulia Chiuso 

Simone Avincola

La carriera di Simone Avincola, in arte Avincola, 32enne romano inizia a soli 21 anni con la pubblicazione di un Ep di inediti che suscita fin da subito l’attenzione della critica. Nel luglio del 2009 vince la prima edizione del “Premio Stefano Rosso”. Nello stesso periodo comincia ad esibirsi nei più importanti club della capitale e partecipa a importanti rassegne e festival.
Nel 2010 vince il “Premio Botteghe d’Autore”, aggiudicandosi anche la targa per il ‘Miglior arrangiamento’. Parallelamente alle esibizioni live, si dedica alla realizzazione di un docu-film “Stefano Rosso – L’ultimo romano”, che vede la luce nel 2013 e riceve diversi premi, tra cui il “Premio di Rosa”, il “Premio Pivi Siae 2013” e il “Premio MEI cinema 2013”.
Ad aprile 2013 inizia una collaborazione artistica con il cantautore e produttore Edoardo de Angelis. Nel luglio 2013 è ospite del 35° anniversario di Folkest, il festival più importante dell’Europa mediterranea secondo il WOMEX (WOrld Music EXpo), dove presenta il suo docu-film.
Il 25 settembre 2013 si esibisce nella sala Petrassi dell’Auditorium di Roma. Ci tornerà nel 2014 per aprire il concerto di Claudio Lolli e per partecipare a diverse rassegne.
Nel febbraio 2014 esce “Così canterò tra vent’anni”, con la produzione artistica di Edoardo de Angelis e la partecipazione di Freak Antoni (Skiantos) e Paolo Giovenchi. Il disco viene accolto con grande interesse e viene recensito positivamente da importanti testate nazionali.
A partire da febbraio 2014 è più volte ospite di Fiorello, in radio, nella sua “Edicola Fiore” ed in “#FuoriProgramma”. È proprio su suggerimento di Fiorello che nasce “#famoseNserfi”, brano ironico e surreale. Il videoclip del brano, in cui lo stesso Fiorello partecipa con un contenuto audio, spopola sul web.
Nello stesso periodo Avincola conosce il cantautore Riccardo Sinigallia, con cui registrerà il video della versione unplugged di “Io mi fermo qua”, brano scritto e musicato da Simone.
Il 24 aprile 2015 presenta il suo nuovo album “KM28” con un sold out all’Auditorium Parco della Musica. “Porto fuori il cane”, brano con cui l’artista ottiene un posto nella rosa dei 60 finalisti di “Sanremo Giovani 2016”, esce il 1 gennaio dello stesso anno.
Nel giugno 2016, Avincola fa la sua prima apparizione televisiva come ospite nel corso di “Edicola Fiore” dove presenterà, un anno dopo, l’inedito “Non cambierà mai niente”.
Avincola ha dedicato gli ultimi due anni della sua attività alla ricerca di un nuovo sound. Dall’intenso percorso musicale e umano è nato “Tra poco”, il nuovo singolo, uscito lo scorso 18 gennaio 2019.
«”Un rider” – brano con cui Avincola si giocherà un posto tra le Nuove Proposte di Sanremo 2020 – vuole raccontare, attraverso le immagini di una storia d’amore sospesa tra desiderio e rassegnazione, le difficoltà che molte persone si trovano ad affrontare con un lavoro ripetitivo e spesso alienante nella gig economy di tutti i giorni. Ho scelto questo tema – spiega il giovane artista – perché la mia vita si divide davvero tra consegne e canzoni. Mi piace l’idea di stimolare con leggerezza un argomento di cui si parla tanto ma che si conosce poco nel profondo».

Eugenio in Via Di Gioia

Con tre dischi all’attivo e tour sold out in pochissimi anni di attività, gli Eugenio in Via Di Gioia si possono considerare un piccolo fiore all’occhiello della scena musicale italiana.
Vincitori del premio della critica al ‘Premio Buscaglione 2013’, un anno dopo debuttano con “Lorenzo Federici”, disco d’esordio che ha fatto da subito parlare di sé.
Nel 2017 il singolo “Giovani Illuminati”, tratto dal secondo album “Tutti Su Per Terra”, accompagnato dal primo videoclip musicale in hyperlapse realizzato in Italia, entra stabilmente in classifica, mentre il secondo singolo “Chiodo Fisso” in pochi mesi supera 1 milione di riproduzioni e diventa la prima vera hit della band. Il tour legato al disco “Tutti Su Per Terra” è stato un crescendo di numeri e di consensi e ha regalato al gruppo il premio “Best Live 2018” dell’associazione di categoria dei locali di musica dal vivo italiani.
A marzo 2019 pubblicano il loro terzo album, “Natura Viva”, un disco che mescola le radici folk e busker della band con sonorità afro ed elettroniche di respiro internazionale, una felice alchimia di suoni e di scrittura, originale e innovativa. Canzoni ricche di suggestioni, vita quotidiana e mondo vegetale.
Gli Eugenio in Via Di Gioia sono un gruppo di creativi capaci di immergersi in progetti diversi ma accumunati dallo stesso principio: la comunicazione. Comunicatori per natura e intrattenitori per vocazione, Eugenio Cesaro, Emanuele Via, Paolo di Gioia e Lorenzo Federici hanno una fan base estremamente fidelizzata che li segue in tutte le loro folli e meno folli iniziative. Paladini dei giovani con il cervello acceso, i loro testi sono apparsi su tutti i cartelli delle manifestazioni dei recenti ‘Fridays For Future’. Hanno lanciato una campagna crowfunding, legata a un brano di “Natura Viva” intitolato “Lettera al Prossimo”, per piantare una foresta e compensare le emissioni di CO2, obiettivo raggiunto in una sola settimana.
I quattro govani artisti torinesi sviluppano percorsi formativi sulla creatività per i ragazzi delle scuole superiori e partecipano spesso ad iniziative di divulgazione scientifica, si occupano di riprese video, montaggi, lavori in grafica, illustrazioni e animazione, e nel loro curriculum hanno persino la produzione di uno spettacolo musicale-teatrale dedicato ai 40 anni della legge Basaglia.
In linea con la loro natura di imprevedibili mattatori, gli Eugenio in Via Di Gioia hanno fatto parlare di loro sui media nazionali sia per aver intrattenuto con un live on the road i viaggiatori del treno Torino-Roma in ritardo di oltre 6 ore, sia per i ‘raduni’ in stile flash-mob con i propri fan che hanno riempito le piazze di Torino, Roma, Milano, Bologna e Genova.
Negli ultimi mesi hanno inoltre collaborato con la Coldiretti su un progetto legato allo spreco alimentare e sono stati protagonisti di incontri in prestigiosi atenei universitari, dove hanno raccontato agli studenti la loro esperienza che li ha portati dalle strade di Torino, dove hanno iniziato a farsi conoscere come buskers, alla lavorazione del nuovo album. Partecipano a quest’edizione di Sanremo Giovani con il brano “Tsunami”.

Fadi

Un albero genealogico che è un canto meticcio, quello di Thomas O. Fadimiluyi – in arte ​Fadi​ -, italo-nigeriano della riviera romagnola. Il padre, originario dell’etnia Yoruba, arriva in Italia nei primissimi anni ’80 per imparare l’arte del design di automobili e per coltivare la sua passione verso i motori. Mette su famiglia e inizia a gestire insieme alla moglie un alberghetto a ​Riccione​, in cui crescono ​Fadi​ e i suoi fratelli fra un “Ciao ciao mare” e una “Romagna mia”.

Nella tratta casa – scuola e nell’autoradio del padre suonano le canzoni di ​Marley, Ray Charles, Fela Kuti. In quella della madre i grandi cantautori italiani: ​Battisti, Dalla. Due mondi che in Fadi trovano una sintesi perfetta: come mettere insieme ​Michael Kiwanuka, Celentano e Chuck Berry​, una miscela potenzialmente pericolosissima che per il giovane artista si traduce semplicemente in attitudine soul.

Arriva l’adolescenza, il grunge, i ​Fugazi, i Pearl Jam, gli ​Afterhours​, il gusto per la chitarra elettrica, l’​indie romagnolo e le sonorità dei​ Cosmetic​, il nuovo cantautorato e ​Brunori Sas​, le discoteche sulla riviera, i motori: una passione ereditaria ​per l’assemblaggio e lo sporcarsi le mani da un lato e dall’altro una riflessione sul concetto della velocità, sulla sua potenza e i suoi limiti.
La timbrica vocale di Thomas è profonda, il colore inconfondibile.
Fadi non ha paura di misurarsi con la forma canzone all’italiana, con il cantautorato migliore che l’Italia abbia prodotto nei decenni passati e nei duemila, conservando un gusto tutto anni ’90 verso alcune sonorità elettriche, nel suono senza fronzoli.
A giugno 2018 esce il suo singolo d’esordio “​Cardine”, accolto positivamente da pubblico e critica​: un brano che ti rimane in testa subito dopo il primo ascolto, con una scrittura immediata e di grande impatto emozionale, primo estratto del lavoro sulla lunga distanza che vedrà la luce nell’autunno 2019.
Il 26 ottobre è uscito il suo secondo singolo “​Se ne va​”. Una canzone che non gioca sui risultati ma sulla sensazione. È un invito a vivere pienamente le relazioni, senza mezza misure, a prescindere dal finale. Godersi appieno il percorso, i fraintendimenti, le liti, il ‘fare a botte’, le persone che non si riescono a trattenere.
Fadi torna a farsi ascoltare il 28 giugno, con il suo terzo singolo ​”Canzone Leggera” dopo essersi cimentato con un gigante della musica italiana, Fabrizio de Andrè, portando una nuova luce a ​”Rimini”, brano reinterpretato da Thomas nel progetto discografico “Faber Nostrum”. “Canzone leggera” è un brano che prova ad esorcizzare la paura: una in particolare, che è quella di sentirsi costantemente ‘sbagliati’, imperfetti, inadeguati. Ha una anima ‘blues’ per l’intenzione del brano, la cui produzione artistica è affidata ad ​Antonio Filippelli​, che è una catarsi, un canto liberatorio per volersi più bene. Accettare la perdita, la diversità, l’impotenza come un’occasione. Sentirsi ‘difettosi’ e quindi incompiuti non come una mancanza, ma come una necessità. La consapevolezza, tutta da acquisire, che nei luoghi e nelle persone ‘fuori rotta’, ci siano i viaggi più incredibili da poter fare. È una ballata intensa, poetica, malinconica. È un pezzo di Riviera, di tramonti, di parole da urlare mentre si passeggia sul mare.
Al momento Fadi sta girando l’Italia portando le anticipazioni del suo album di debutto, un mix meticcio tra l’Africa e il nuovo cantautorato. Partecipa a Sanremo Giovani con il brano “Due noi“.

Fasma

Tiberio Fazioli, in arte Fasma, nasce il 17 dicembre 1996 a Roma.
Nel 2016 fonda la crew WFK insieme al suo attuale produttore GG, Barak da Baby e il suo manager Tommy l’Aggiustatutto. Insieme si mettono in gioco dando vita ad una musica non classificabile in alcun genere.
La musica è il pennello senza regole di Fasma, il microfono è la fotocamera con la quale cerca di rievocare momenti passati e significativi della propria vita, empatia in note, scatti di emozioni.
Nel 2017 pubblica i singoli “Marylin M.” (il cui video totalizza diversi milioni di visualizzazioni sul web), “M. Manson”, “Lady D.” e “Monnalisa” ft. Barak da Baby.
Nell’estate 2018 Fasma viene notato grazie al successo dei suoi brani che fanno milioni di ascolti senza essere supportati da nessun tipo di promozione e viene invitato ad esibirsi insieme ad altri 5 artisti emergenti al Summer Festival a Roma.
Il suo album d’esordio “Moriresti per vivere con me” è uscito il 2 novembre 2018 e, ad oggi, ha raccolto oltre 15 mil di visualizzazioni online.
Il 29 aprile 2019 è uscito il primo videoclip “Ti prometto che un giorno partiremo”. Partecipa con il brano “Per sentirmi vivo”.

Jefeo

Jefeo, al secolo Fabio Migliano, è nato a Milano il 6 luglio del 2000: cresce nel quartiere Tessera a Cesano Boscone in provincia di Milano.

Carismatico e sorridente, è appassionato di eventi mistici e si diverte a raccontare di aver scelto il proprio nome d’arte dopo averlo sognato.
I primi passi decisivi nel mondo del rap arrivano all’età di tredici anni grazie alla collaborazione con diversi artisti del settore come Vegas Jones, Giaime e Paskaman.
Successivamente, nel 2015, pubblica i singoli “Buon Caffé” e “Felici”,ma la prima vera svolta nella sua giovanissima carriera avviene nel 2018, quando entra a far parte della scuola di “Amici Di Maria De Filippi”. Nel talent show coglie la preziosa opportunità di esprimere il suo talento e di farsi conoscere con il singolo “Oggi No”, che ottiene gli apprezzamenti della commissione e l’attenzione del pubblico da casa. Il percorso, spesso in salita all’interno della scuola, gli permette di mostrare la sua voglia di combattere e di non arrendersi mai, portandolo a conquistare l’ambita maglia verde con cui accede alla fase serale del programma.
Il 10 maggio 2019, a seguito della sua esperienza all’interno del talent e forte degli insegnamenti acquisiti dai professori, Jefeo pubblica il suo primo album “Teenager”, che include i successi “Bimbo”, “Silenzio” e “Tutto Vero”, presentati all’interno del programma, con cui il giovane rapper condivide a cuore aperto le sensazioni e le emozioni da cui le sue parole traggono ispirazione.
È tra i finalisti di Sanremo Giovani 2019 con il brano “Un, due, tre stella.
Leo Gasmann
Leo Gassmann nasce a Roma il 22 novembre del 1998. Una famiglia di artisti, e un cognome impegnativo.
All’età di 9 anni entra all’accademia di Santa Cecilia e studia chitarra classica e solfeggio per ben cinque anni. Conclusi gli studi classici, decide di cambiare e mettersi a studiare canto; ancora oggi prende lezioni per migliorare se stesso e la sua musica.
All’età di 14 anni Leo vince un concorso di interpreti organizzato da Marco Rinalduzzi, noto chitarrista e produttore nella scena nazionale.
All’età di 19 anni Leo viene selezionato tra i dodici concorrenti di “X Factor 12” arrivando alla semifinale e dimostrando un talento singolare nella scrittura e nella voce. Durante il suo percorso nel programma, il giovane artista romano ha avuto la possibilità di riscrivere in italiano un brano inedito di Lewis Capaldi, intitolato “Piume”, avendo un grande riscontro agli occhi del pubblico.
Uscito dal programma, Leo pubblica due brani intitolati “Cosa sarà di noi?” e “Dimmi dove sei”, dimostrando un attaccamento al cantautorato italiano mischiato a sonorità tipicamente anglo-americane. Partecipa a quest’edizione di Sanremo Giovani con il brano “Vai bene così“.

Marco Sentieri

Marco Sentieri, al secolo Pasquale Mennillo, nasce a Napoli l’11 giugno 1985.
All’età di 16 anni si trasferisce a Roma dove fonda la sua prima band “Il Quarto senso”, un quartetto con cui dividerà l’emozione di classificarsi ai primi posti del “Sanremo rock giovani”. Dopo due anni lascia “Il Quarto senso” per avventurarsi nella carriera da solista. Negli anni duemila entra a far parte di un agenzia di spettacoli, che lo inserisce in collaborazioni artistiche che lo aiutano a maturare la sua verve da performer.
Vanta aperture concerti a Clementino, Gemelli Diversi, Rocco Hunt, Moreno, Neri per Caso, Gianni Nazzaro, Tony Tammaro, Mario Trevi.
Marco è reduce dalle vittorie di due festival internazionali in Romania: “George Grigoriu” (maggio 2016) e “Dan Spataru” (settembre-ottobre 2016), nel mezzo la partecipazione ad “X Factor Romania”, che vede l’arrivo di Marco ai bootcamp nei 10 finalisti per categoria.
A settembre 2015, Marco, alla ricerca di nuovi stimoli, lascia la band con la quale ha collaborato per circa 10 anni, e si catapulta in una nuova avventura. Un progetto da solista con brani inediti che vede coinvolto l’amico/collega Paolo, anche lui entusiasta della nuova avventura. In questo modo nasce la collaborazione con i “Pilla”, Nicola ed Alessandro, che insieme a Paolo formeranno i “Due Quarti”, i musicisti di Marco Sentieri. La loro collaborazione li vede coinvolti in due anni per circa 200 live tra locali e piazze del centro Sud. Nel 2016 partecipano, con l’inedito “La Nuova Generazione”, al contest nazionale “Tour Music Fest” qualificandosi sesti, ad un passo dalle finali, tra migliaia di band.
Nel 2017 accedono alle semifinali nazionali del “Festival Show”. Non centrano la finale ma il riscontro tra il pubblico e le band concorrenti è più che positivo. Sempre nel 2017 il videoclip de “La Nuova Generazione” è tra i cinque social clip finalisti del concorso internazionale del cortometraggio “Tulipani di seta nera”.
Nel 2018 Marco si dedica con la sua band solo ai concerti live, girando tutta l’Italia e toccando varie tappe europee, come Germania, Svizzera e Romania, riscuotendo successo, anche attraverso i social.
A fine 2018 compone l’inno per la propria squadra di calcio dell’Albanova, che verrà poi pubblicato a gennaio 2019. In estate il nuovo singolo dal titolo “Avvolgimi” e tantissimi concerti live in tutta Italia. Partecipa a quest’edizione di Sanremo Giovani con il brano “Billy blu“.

Réclame

I Réclame sono una band di Roma. Il gruppo nasce dall’incontro fra Marco Fiore e i fratelli Edoardo Roia (batteria), Gabriele Roia (basso), Riccardo Roia (tastiere).
Il progetto musicale, ben radicato nella tradizione cantautorale italiana, volge tuttavia lo sguardo alle sonorità alternative contemporanee. L’intento è quello di creare canzoni che siano storie, all’interno delle quali convivano narrazione, sperimentazione sonora e strutture pop.
L’album “Storie d’appartamento”, prodotto da Daniele Sinigallia, include “Il viaggio di ritorno”. La canzone è stata selezionata tra le 10 finaliste di Sanremo Giovani 2019. Il brano è un viaggio figurato alla ricerca di un profondo cambiamento di vita. La fiumana di individui che lo compie, fatta di vizi e contraddizioni, è lo specchio di una società logora, priva di valori, uniformata; una società dalla quale, spesso, seppur volendo, non si ha la forza di evadere. Partecipano a quest’edizione di Sanremo Giovani con il brano “Il viaggio di ritorno“.

Shari

Classe 2002, Shari nasce a Monfalcone in provincia di Gorizia.
Dall’età di 7 anni canta, suona il pianoforte e scrive brani inediti – musica e testo – sia in italiano che in inglese.
Nel 2016, a soli 13 anni, firma un contratto discografico grazie al quale escono il suo primo singolo “Don’t you Run” e la rilettura di due cover, “Imagine” di John Lennon e “The Sound of Silence” di Simon&Garfunkel. Lo stesso anno viene invitata come ospite di apertura delle tappe italiane del World Tour del trio Il Volo e si esibisce presso il Fabrique di Milano come supporter del concerto di Jess Glynne.
In questi tre anni Shari ha continuato a scrivere brani per se stessa e portato avanti collaborazioni come autrice per altri artisti: è una degli autori del brano “La Somma” di Mr.Rain e Martina Attili.
Nel 2019 inizia la collaborazione artistica con Benji & Fede, il nuovo singolo “Sale” uscito lo scorso settembre è il primo frutto concreto di questa collaborazione che la vede coivolta non solo come autrice, ma anche interprete insieme al duo modenese.
«”Stella” – brano con cui Shari si giocherà un posto tra le Nuove Proposte di Sanremo 2020 – è dedicato ad una persona per me molto importante che non c’è più. È la descrizione di un’amicizia – spiega la giovane artista – di alcuni momenti belli passati insieme e che purtroppo non avrò più la possibilità di rivivere. Sono piccoli momenti vissuti insieme e quei dettagli, le piccole cose che mi mancano da morire. La voglio ricordare così, con questa canzone».

Thomas

Thomas nasce il 13 aprile 2000 a San Giuseppe di Cassola (in provincia di Vicenza).
Vive insieme ai suoi genitori e frequenta il liceo musicale, dove studia canto e pianoforte. A 8 anni approfondisce la sua passione per il canto e inizia a suonare il pianoforte e la chitarra (imparata da autodidatta), mentre nel tempo libero segue lezioni di Hip Hop.
La sua prima esibizione arriva a 10 anni, quando – davanti al pubblico – propone un brano di Michael Jackson, da sempre suo grande riferimento musicale. Thomas ascolta di tutto: Michael Jackson, Bruno Mars e la musica funky in generale sono i suoi punti di riferimento, ma non disprezza neppure la musica rock e il mondo dei musical.
Nel 2013 il giovane cantante fa la sua prima apparizione pubblica come concorrente nel talent show “Io Canto”. Nel 2016 Thomas partecipa ad alcuni festival e a settembre dello stesso anno entra nella scuola di “Amici Di Maria De Filippi”. Si presenta con una cover di “Uptown Funk”. Arriverà nella fase conclusiva del programma.
Il 19 maggio 2017 esce l’Ep “Oggi più che mai”, primo progetto discografico di Thomas che entra direttamente ai vertici della classifica di vendita, raggiungendo subito la seconda posizione (fonte FIMI/GfK ALBUM MUSIC CHART), e che diventa ‘Disco d’Oro’ dopo meno di 10 giorni dall’uscita: si tratta del primo artista così giovane ad ottenere la certificazione in così poco tempo. Un’ulteriore prova del successo del disco “Oggi più che mai” e del singolo estratto “Normalità” sono i numeri record registrati nelle date instore in giro per l’Italia: oltre 1000 persone a città (più di 2000 fan solo nella data di Milano).
Il 22 settembre 2017 esce il singolo “È un attimo” che anticipa l’album omonimo “Thomas” (uscito il 13 ottobre). Il suo nuovo progetto discografico vede brani scritti anche da Thomas, la produzione curata da Alex Trecarichi (Max Pezzali, Kolors) e in tre brani la collaborazione con i Mamakass, team di produttori e parte del gruppo Coma Cose.
Il 13 aprile 2018, giorno in cui Thomas ha compiuto 18 anni, esce “Thomas – 18 edition”, nuova versione dell’album omonimo arricchita da 5 nuovi brani inediti.
In questo ultimo anno, Thomas ha continuato a lavorare su una serie di nuovi brani; il frutto di questo lavoro è tangibile nel nuovo singolo “Ne 80”, scritto in collaborazione con un grande autore e artista come Danti e prodotto da Federico Nardelli (Gazzelle, Ligabue), uno dei produttori più talentuosi della nuova scena italiana, in coppia con Giordano Colombo.
«L’idea di “Ne 80” – brano con cui Thomas si giocherà un posto tra le Nuove Proposte di Sanremo 2020 – è quella di raccontare in chiave ironica e funk il mio distacco dal mondo social, oggigiorno imperante e la mia passione verso la musica funky, un sound per me rivoluzionario – spiega il giovane artista – che ogni mattina mi fa alzare con la voglia di cantare e ballare per tutto il giorno».

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