Sanremo, in ballo anche la padrona di casa Antonella Clerici per il Festival del 2020, numero 70
SANREMO. Non c’è pace per la scelta dei probabili conduttori per il Festival di Sanremo, numero 70 e il “boss” Claudio Fasulo, riconfermato capo struttura delle serate del sabato, salvo imprevisti delle consultazioni europee del 26 maggio, sarebbe comunque già al lavoro per Sanremo, dopo essersi fatto un bel viaggio con il Tour di Sanremo Giovani. Il dibattito di queste ultime settimane intanto è incentrato ancora sui conduttori, o sulle conduttrici, da affiancare al promosso Amadeus per febbraio prossimo. Tra tante donne, signore e signorine per bene proposte, o che si sono auto proposte, rispunta il nome della “più amata degli italiani” (chi se l’è inventata questa?), Antonella Clerici, sarebbe una delle più papabili anche perché del palco del Teatro Ariston conosce tutti gli anfratti anche quelli meno percorribili che il patron Walter Vacchino stenta a rimettere in sesto. Un nome certamente gradito a tanti, compresa la politica di Destra e Sinistra e, probabilmente, anche dai Giallo-Verdi ai quali si è sempre rivolta con molta intelligenza prendendo le distanze da tutti pur bevendo un caffè con chi capita. Al di là delle battute, la Clerici è comunque una Donna che non ha mai contestato nessun dirigente, accetta tutte le condizioni che le vengono poste, aiuta gli autori nelle decisioni, certo quelle meno importanti, è disponibile a viaggiare anche di notte pur di soddisfare le esigenze dei funzionari di viale Mazzini, sempre irrequieti quando si tratta di parlare di Sanremo. Per il numero 70 poi c’è un affanno generale, perché tutti vorrebbero tutto e il meglio di tutto, ma sono anche pronti alle più disparate modalità d’uso interno pur di esserci. Tuttavia resta in fatto che l’eventuale presenza della simpatica Clerici risolverebbe un rebus non da poco proprio per quelle sue caratteristiche che le vengono riconosciute. Resta il fatto comunque che a presentare se la cava bene, rispetta le scalette, improvvisa poco, non ha quella sconfinata cultura che, comunque, a Sanremo non serve affatto, insomma è la conduttrice ideale per tutti i produttori che oltretutto non pensano a lei come una donna da “conquistare”: e questo è un problema dunque già risolto. Oltretutto la città di Sanremo l’accoglierebbe ancora con tanto affetto perché lei ha una parola gentile sempre e per tutti. E questo ai cittadini liguri piace molto perché i liguri, è noto, sono avari anche nel parlare e preferiscono far parlare gli altri e loro stare zitti: così non si compromettono. La realtà al momento è questa, ma non è certo la definitiva perché il bello del Festival è anche quello che fa parlare di sé, a torto o a ragione tutto l’anno e questo per i media è pane quotidiano assicurato.