Monza ospita le opere di Steve McCurry
Ricca, emozionante e magnifica: così si può descrivere l’esposizione presso la Reggia di Monza dedicata alle opere di Steve McCurry.
Fotografo di guerra, l’americano è finito sotto gli attenti riflettori degli appassionati di fotografia, grazie al National Geographic, che pubblicò in una sua copertina l’ormai celeberrima foto della ragazza afghana dai magnetici occhi verdi, Sharbat Gula.
Obiettivo principale di Steve è sempre stato quello di fotografare l’anima dell’essere umano: alle volte i suoi capolavori nascono per caso, e vengono scoperti dall’autore solo in seguito, nel mezzo di un plico di foto scattate ad esempio durante la furia cieca di un monsone, altre volte sono frutto di una lunga attesa, come l'”Istante Rubato”, quando McCurry rimase per diverse ore in attesa del momento giusto per scattare.
Inevitabilmente, in quanto artista, Mc Curry non poteva non rimanere colpito dall’Italia, culla per eccellenza della cultura e dell’arte: tra le sue immagini infatti, si possono ritrovare numerose fotografie scattate nel Bel Paese. Roma, Venezia, Spoleto lo hanno catturato per la storia, le sculture, il paesaggio, mentre Sofia Loren e Margherita Buy lo hanno stregato con i loro sguardi. Molti di questi scatti sono presenti tra gli oltre 150 che popolano la mostra.
L’esposizione si sviluppa a partire dai lavori più recenti di McCurry : oltre a presentare una inedita selezione della produzione fotografica del fotografo, la rassegna intende anche raccontare l’avventura della sua vita e della sua professione, con video costruiti intorno alle sue “massime”. Lo scopo è quello di seguire il filo rosso delle sue passioni, per conoscere la sua tecnica, e capire il suo modo di conquistare la fiducia delle persone che fotografa perché, come dice lui stesso: “Ho imparato a essere paziente. Se aspetti abbastanza, le persone dimenticano la macchina fotografica e la loro anima comincia a librarsi verso di te”.
Anche l’allestimento è stato studiato progettato appositamente da Peter Bottazzi per accompagnare il visitatore nel mondo della fotografia originale di McCurry e stabilire un dialogo con gli ambienti monumentali della Villa Reale appena restaurata e la decorazione neoclassica che li caratterizza.
Una mostra davvero imperdibile, e non solo per gli appassionati del genere, che resterà aperta al pubblico fino al 6 aprile.
Per informazioni:
http://www.mostrastevemccurry.it/mostra.html
http://stevemccurry.com/galleries
Marisol BERTERO