Paradiso debutta in Emilia Romagna al Teatro Comunale di Ferrara con la Compagnia Virgilio Sieni

Paradiso debutta in Emilia Romagna al Teatro Comunale di Ferrara

La Compagnia Virgilio Sieni sabato 23 ottobre ore 20.30 all’Abbado

Il lavoro sulla trasmissione e sulla tattilità del coreografo si confronta con Dante nel penultimo spettacolo in cartellone per il Festival di Danza Contemporanea 2021, che si conclude con la prima nazionale di Blasphemy Rhapsody il 6 novembre con coreografia di Emio Greco e Pieter C. Scholten.

Paradiso della Compagnia Virgilio Sieni debutta in Emilia Romagna sabato 23 ottobre al Teatro Comunale di Ferrara con la regia, coreografia e spazio di Virgilio Sieni. Lo spettacolo è “la costruzione di un giardino e non riporta la parola della Divina Commedia – spiega il coreografo, tra i protagonisti della scena contemporanea internazionale – non cerca di tradurre il testo in movimento, ma si pone sulla soglia di una sospensione, cerca di raccogliere la tenuità del contatto e il gesto primordiale, liberatorio e vertiginoso dell’amore. Danza dialettale che si forma per vicinanze e tattilità”. Lo spettacolo si inserisce nelle celebrazioni per il 700° anno dalla morte del sommo poeta.

Vendita in biglietteria (ore 10–12.30 e 16–19. Nel giorno di programmazione aperta sino a inizio spettacolo) e on line sul www.teatrocomunaleferrara.it e su www.vivaticket.it.

Paradiso ha debuttato a Napoli lo scorso 25 settembre, è stato al Teatro Sperimentale di Pesaro e ora sarà per la prima volta in Emilia Romagna. Su Paradiso: “Il Paradiso di Dante – spiega Virgilio Sieni – ricompone il corpo secondo una lontananza che è propria dell’aura, un luogo definito dal movimento, da ciò che è mutevole. Un viaggio che si conclude nello spazio senza tempo della felicità. Il cammino di Dante – per il coreografo – non è assimilabile a niente, pura invenzione di una lingua inappropriabile che si trasforma in molecole di dialetto e oralità, gesto sospeso e luccicanze improvvise”. È un cammino “dall’umano al divino, dal tempo all’eterno”.

Virgilio Sieni è danzatore e coreografo italiano, artista attivo in ambito internazionale per le massime istituzioni teatrali, musicali, fondazioni d’arte e musei. La sua ricerca si fonda su un’idea di corpo come luogo di accoglienza delle diversità e come spazio per sviluppare la complessità archeologica del gesto. Crea il suo linguaggio a partire dal concetto di trasmissione e tattilità, con un interesse verso la dimensione aptica e multisensoriale del gesto e dell’individuo, approfondendo i temi della risonanza, della gravità e della moltitudine poetica, politica, scientifica e archeologica del corpo. Dal 2003 dirige a Firenze CANGO Cantieri Goldonetta, Centro Nazionale di Produzione della danza per la ricerca e la trasmissione sui linguaggi del corpo, nel 2007 fonda l’Accademia sull’arte del gesto, un contesto inedito di formazione e creazione che coinvolge persone di qualsiasi età, provenienza e abilità, sull’idea di comunità del gesto. Gli è stato assegnato per tre volte il premio UBU (2000, 2003, 2011), nel 2011 il premio Lo Straniero e nel 2013 è stato nominato Chevalier de l’Ordre des Arts et de Lettres dal Ministro della cultura francese. È stato Direttore della Biennale Danza dal 2013 al 2016.

Il Festival di Danza Contemporanea si chiude sabato 6 novembre ore 20.30 con la prima italiana di Blasphemy Rhapsody(ICK Dans Amsterdam) che vede l’ideazione e la coreografia di Emio Greco e Pieter C. Scholten e si basa sul concetto di perseveranza che accomuna Charleston e Pizzica, sottomissione al ritmo, la gioia e la tragedia, insieme. Un invito ad abbracciare la mutabilità della vita.

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CREDITI ARTISTICI

PARADISO

Regia, coreografia e spazio Virgilio Sieni

Musica originale Paolo Damiani

Danza Jari Boldrini, Nicola Cisternino, Maurizio Giunti, Andrea Palumbo, Giulio Petrucci

Costumi Silvia Salvaggio

Luci Virgilio Sieni e Marco Cassini

Allestimento Daniele Ferro

Produzione Comune di Firenze, Dante 2021 Comitato Nazionale per le celebrazioni dei 700 anni, Campania Teatro Festival

Collaborazione alla produzione Fondazione Teatro Amilcare Ponchielli – Cremona

Foto credit: Renato Esposito

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