PARANOISE, il duo sperimentale D’Agata – Gaudi è tornato
Le sperimentazioni ‘noise-electronic post/punk’ continuano a pulsare e sono vive più che mai in questo nuovo progetto che ha catturato la nostra attenzione e del quale vorremmo condividere con voi il nostro entusiasmo! Si parla del duo PARANOISE, un silenzio durato 40 anni e rotto da questa improvvisa esplosione sonora, arrivata come una pozione magica in grado di dare libero sfogo alla rabbia che alberga in ognuno di noi.
Le “invenzioni” in musica sono sempre state ispirate da trasformazioni, contaminazioni, trasfigurazioni e il disastro sonoro è sinonimo di esordio travolgente. Era il 1980 quando tra i musicisti dell’underground bolognese -culla in quegli anni di un prolifico movimento post-punk, new-wave e avant-gard- il giovane bassista ‘hard-core’ Diego D’Agata (all’epoca 15enne), e il 17enne sperimentatore di ‘dub-industriale’ ossessionato dai sintetizzatori, Gaudi, decisero di formare il duo PARANOISE con un piano ben preciso: registrare un album sperimentale totalmente improvvisato con l’uso di sintetizzatori distorti, voci filtrate e echi a nastro in sole 24 ore, per poi distruggere il tutto e sciogliere il duo senza lasciare nessuna traccia.
Poiché ogni elemento è trasformabile all’infinito e infinita è la fantasia dell’uomo, è chiaro che portata a termine la missione “Paranoise 1980”, i due presero poi direzioni artistiche completamente diverse, perdendosi pertanto di vista per 4 decadi, fino ad oggi! Si sono riformati 4 decadi dopo, ed eccoli qua con questo nuovissimo vinile 7 pollici, dove la loro ruggente smania di dissacrare contesti melodici troppo sofisticati trova la sua piena espressione ed esplode in queste due nuove tracce “Noizu” e “The 2nd act” stampato dall’etichetta bolognese Skank Bloc Records.
La qualità sonora e la produzione sono impressionanti, gia’ dal primo ascolto si avverte immediatamente la ricchezza del suono analogico creato con apparecchiature vintage, ma allo stesso tempo si percepisce la precisione digitale trasmessa dalla tecnologia moderna. Il sound e’ alquanto difficile da catalogare come “genere musicale”, in quanto contiene una vena piuttosto spiccata di “industrial-punk” ma anche di elettronica-sperimentale mischiata a experimental-noise. A differenza del loro primo album su cassetta, il processo di registrazione qui è avvenuto a distanza, in una specie di “cantina virtuale” localizzata da qualche parte tra Londra e Bologna e collegata elettromagneticamente ai due artisti.
Linee di basso, riffs di synth, suoni dissonanti, rumori, effetti dub e altro ancora, hanno viaggiato avanti e indietro per l’Europa, finché entrambe le parti non si sono dichiarate pienamente soddisfatte!
Buon ascolto!
Label: SKANK BLOC RECORDS / SONIC BELLIGERANZA