M¥SS KETA: è appena uscito il nuovo EP “Il Cielo non è un Limite”
M¥SS KETA, la velata Disco Queen italiana ha pubblicato oggi, 13 Novembre, il suo nuovo EP “Il Cielo non è un Limite” e presenta, in 7 tracce, ritmi contagiosi che definiscono inconfondibili sonorità e il notevole stile. Proverai un forte desiderio di mettere in moto quei subwoofer non appena il basso entra in gioco.
Il mistero dietro M¥SS KETA continua a confondere coloro che si imbattono nella sfilza dei suoi video su YouTube, con decine di migliaia di visualizzazioni per clip, sono pieni di stile ed energia. Il suo volto, il nome e l’età rimangono ambigui, una perplessità assoluta considerando la realtà ossessionata dai social network di oggi.
Ecco cosa sappiamo finora di M¥SS KETA: è un “prodotto” di Motel Forlanini, un collettivo di musicisti, registi, designer e artisti che mirano a catturare lo “Zeitgeist e la particolarità dell’ambiente circostante”. Un altro dato: ha pubblicato il suo primo video “Milano Sushi & Coca” nel 2013. Altri fatti: ha scritto un libro intitolato “Una Donna Che Conta”.
IL CIELO NON È UN LIMITE, il nuovo EP di oggi, nasce da un’immagine: un aereo che vola in cielo, solitario e libero, forte e indomato. Che sia quello solcato da una M¥SS trasformata in ultrasonica navetta d’acciaio, o che sia quello che in questo periodo abbiamo imparato a guardare da una finestra, è un cielo a prima vista limitato, incorniciato. Ma è nella forza centrifuga che si realizza la potenza di un’immagine, nella sua capacità di evocare il fuori campo. E così guardando questo spazio all’apparenza racchiuso si spalancano spazi interiori che sono, al contrario illimitati. Veri e propri cieli interiori che ci ricongiungono all’idea archetipica del cielo, quello vero, infinito e senza limiti, metafora di un’atavica e perenne tensione umana a conquistare l’impossibile. Il cielo non ha limite. Il cielo non è un limite.
E per gettare le basi di un mondo nuovo, per prendersi tutto questo cielo, occorre ripartire da sé stessi, dalla propria interiorità. M¥SS lo fa cercando la liberazione attraverso la totale immersione nei propri mondi interiori e nei propri peccati, evidentemente ispirata da James G. Ballard. Creando immagini estreme, paradossali: visioni cronenberghiane che nella loro radicalità visionaria non sono altro che l’impietosa diagnosi del nostro presente, quel Medioevo Digitale descritto dall’artista e scrittore britannico James Bridle come nuova era oscura, dominata dalla post-verità e in cui la new economy rivela la propria natura feudale, con i rider delle nostre città al fondo della scala sociale.
È prima di tutto M¥SS KETA che non si dà limiti, sperimentando suoni sferzanti come le folate ad alta quota, fresche, quasi glaciali, con deviazioni a volte repentine come i cambi di direzione di un jet. Dominando una vocalità teatrale, recitata, estremizzata, in un mood a tratti da Marlene Dietrich versione androide, M¥SS canta in inglese, in tedesco, in greco antico, per dare voce ai pensieri interiori di molteplici doppelganger.
La Regina di Porta Venezia, ormai recensita anche dal New York Times, si immerge con questo EP in suoni complessi, oscuri, affilati, ricercati. Ne viene fuori un disco che suona come un rave all’ultimo piano di un grattacielo di vetro e acciaio, una Torre GalFa milanese traslata in una metropoli futura, dove la sacerdotessa M¥SS all’improvviso infrange una delle grandi vetrate per schizzare via come un razzo, alla ricerca dell’infinito. È in quell’attimo che noi tutti smettiamo all’improvviso di ballare, per renderci conto di essere nudi di fronte a uno specchio che ci mostra tutte le ferite della nostra epoca.
Non resta che continuare a seguire M¥SS KETA per attraversare la nebbia che annebbia la sua aura e scoprire di più sul suo passato, sul suo presente e dove porterà la sua musica in futuro.
M¥SS KETA
https://www.instagram.com/myss.keta/
MOTEL FORLANINI
Ph. by Dario Pigato
Arianna Caracciolo