Un saluto da Sanremo a gli italiani nel mondo, ambasciate e Istituti di Cultura Italiana
La macchina del Festival di Sanremo è partita: l’Italia è ripartita e anche l’Italia nel mondo è ripartita. Sono quasi 1000 i nostri ambasciatori che supportano e relazionano la nostra economia con tanti molti altri stati nel mondo creando una rete solida ed efficace per il mercato commerciale, turistico e culturale, che ci unisce in un’unica grande struttura di comunicazione mediatica dove tutti diamo e riceviamo qualcosa: opportunità, oggetti o semplici emozioni.
E’ risaputo che il Festival è una delle manifestazioni che, a livello mondiale, celebra l’Italia dal punto di vista musicale, artistico, scenografico e televisivo, come pochi altri eventi sanno dare e per questo motivo non solo è seguito in Italia, ma anche all’estero inteso anche come connazionali che vivendo fuori dal nostro Paese dicono grazie a RAI ITALIA.
“Questo 71° Festival deve essere il Festival della ripartenza – afferma il Direttore Editoriale Ilio Masprone – della voglia di potersi muovere con le idee, con la voglia di fare e quindi cerchiamo di tornare a comunicare e di sapere come si sta dall’altra parte dell’Europa o del mondo dal punto di vista italiano.” Un saluto e due parole di conforto rilasciate dai nostri Ambasciatori, realizzate velocemente, senza troppi fronzoli. Parole dette in dichiarazioni dirette vere e che arrivino dritte al sodo, parole dette col cuore perché dopo questa emergenza si deve parlare usando il linguaggio della ragione unita al sentimento, insomma bisogna parlare come sappiamo parlare noi italiani. Cercheremo in questi mesi, che precedono il Sanremo, di lavorare per rendere possibile questo evento che, anche se pare semplice, è di forte impatto mondiale perché renderà l’Italia per 5 giorni la nazione più grande con oltre 110 milioni di italiani uniti nella musica e dalla voglia di fare senza confini. Dalla Spagna alla Grecia e dalle Americhe all’Oceania, passando dall’Africa e dall’Asia, riceveremo un saluto tramite quelle ambasciate?
Un cenno di speranza che unisce un mondo che ha bisogno sempre di più di ciò che noi italico popolo siamo in grado di esportare: La bellezza, non fisica, ma intesa come modo di affrontare le cose in maniera giusta e con stile. Tutto il mondo guarderà Sanremo e allora lasciamo che il mondo e che gli italiani nel mondo, lancino un segno per dire che ci sono e che sono pronti: e se loro ci sono anche noi dobbiamo essere pronti, non dobbiamo aspettare, quindi da queste colonne lanciamo un appello al buon Amadeus affinché durante il prossimo Festival si colleghi con qualche Ambasciatore per portate il saluto del Festival al mondo intero.
Luca Celoria