L’eccellenza alla Scuola di Ballo della Scala

In qualità di Direttore artistico del “Foglio Italiano” invio le mie personali felicitazioni, ai ventidue allievi della Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala, i quali sono stati i protagonisti del momento più atteso: il giorno degli esami finali per il conseguimento dell’ambito riconoscimento, sabato 18 luglio. 

Come da tradizione la Scuola di Ballo del Teatro milanese, fondata nel 1813 da Benedetto Ricci all’interno del Teatro alla Scala con il nome di “Imperial Regia Accademia di Ballo Teatro alla Scala”, è giunta al prestigioso giorno del Diploma. All’epoca della fondazione gli allievi erano dodici, oggi sono oltre i centocinquanta.  

Gli allievi hanno brillantemente superato gli esami finali, conseguendo il pregiato diploma: Elisa Andrei Mitroi, Fiamma Balzano, Marta Bentivoglio, Matilde Colombo, Lavinia Comelli, Chiara Ferrara, Vanessa Liberto, Martina Marini, Letizia Masini, Youma Miceli, Rebecca Nervi, Alessia Sasso, Priscilla Volpe, Daniele Bonelli, Tommaso Calcia, Pierluca Grieco, Mattia Imperatore, Camillo Federico Lussana, Damiano Maffeis, Giorgio Perego, Fulvio Gabriele Zamagna, Matteo Zorzoli. A condurli al diploma, i docenti Paola Vismara Leonid Nikonov per la danza classico-accademica ed Emanuela Tagliavia per la danza moderno-contemporanea. 

È stato un anno difficile per gli allievi della Scuola scaligera, costretti a un lungo periodo di interruzione. Eppure, i ragazzi hanno affrontato con coraggio e determinazione la difficoltà del momento, sapendo anche cogliere l’opportunità di una nuova modalità d’apprendimento, grazie alle lezioni a distanza. 

Sono tornati in sala da ballo il 15 giugno con la volontà di riconquistare la scena e hanno superato la prova con grande tenacia. Votazioni alte sia nella danza classico-accademica (un 30 e lode, due 30, tre 29) sia nella danza moderno-contemporanea (un 30 e quattro 29) ne hanno premiato la costanza (il diploma della Scuola scaligera prevede una doppia specializzazione, in danza classico-accademica e in danza moderno contemporanea). 

In commissione, accanto al corpo insegnante della Scuola, la cui supervisione è affidata a Frédéric Olivieri e la reponsabilità artistica a Maurizio Vanadia, quest’anno era presente un ospite d’eccezione come Davide Bombana, ex allievo, primo ballerino del Teatro alla Scala e del Bayerische Staatsballett, coreografo di fama internazionale, già Direttore del Maggio Danza, recentemente nominato Direttore del Corpo di Ballo del Teatro Massimo di Palermo. 

Per i neodiplomati si aprono ora le porte dei teatri e delle compagnie di ballo più importanti del mondo. Molti di loro sono già in partenza per Monaco, Berlino, Düsserdolf, Helsinki. 

La Scuola di Ballo della Scala è articolata in otto anni di corso (fra gli 11 e i 18 anni di età), e consente di ottenere un diploma dalla duplice specializzazione in danza classico-accademica e danza moderno-contemporanea, in linea con le esigenze delle grandi compagnie internazionali che richiedono ai ballerini professionisti la padronanza di un repertorio sempre più ampio e diversificato. Durante gli studi, gli allievi partecipano a diversi titoli della stagione scaligera e si esibiscono su importanti palcoscenici, in Italia e all’estero. Alla formazione tersicorea si affianca quella scolastica ministeriale che dal 2017 si arricchisce di un liceo coreutico, che propone un percorso superiore sperimentale appositamente progettato per gli allievi della Scuola di Ballo. 

Negli anni più recenti si sono intensificati incontri e masterclass con coreografi e danzatori di fama internazionale come Davide Bombana, Luigi Bonino, John Clifford, Claudia De Smet, Paul Dennis, Vladimir Derevianko, Yvan Dubreuil, Shirley Esseboom, Maina Gielgud, Nanette Glushak, Cynthia Harvey, Akram Khan, Monique Loudières, Piotr Nardelli, Patricia Neary, Pompea Santoro, Suki Schorer, Victor Ullate, Arlette van Boven, Francesco Ventriglia, Aaron Watkin, Jelko Yuresha. 

Inoltre, la possibilità di interpretare le più note coreografie dei maestri del Novecento e di oggi, come George Balanchine (Serenade, Theme and Variations, Who cares?, Tarantella), Maurice Béjart (Gaîté parisienne suiteLa luna), Anton Dolin (Variations for Four), Mats Ek (La Bella Addormentata), William Forsythe (The Vertiginous Thrill of Exactitude), Jiří Kylián (Symphony in D, Evening Songs, Un ballo), José Limón (The Unsung), Roland Petit (Gymnopédie), Angelin Preljocaj (Larmes blanchesLa Stravaganza), ha ulteriormente arricchito la già profonda e rigorosa preparazione. 

Al percorso per ballerini professionisti si affiancano corsi per insegnanti di danza, che consentono a coloro che già insegnano la disciplina coreutica di approfondire il programma e la metodologia dei primi cinque anni della Scuola, un corso quinquennale di propedeutica alla danza, riservato ai bambini dai 6 ai 10 anni con l’obiettivo di avvicinarli al mondo della danza e della musica facendo loro vivere un’esperienza di carattere ludico-espressivo attraverso l’attività ritmica e motoria e un corso per pianisti accompagnatori alla danza, riservato ai maestri collaboratori che intendono specializzarsi nell’accompagnamento alla danza. Nel periodo estivo la Scuola apre le porte per stage e workshop settimanali. 

(la foto è a cura dell’Ufficio Stampa della Scuola) 

Michele Olivieri 

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