Sorrentino fotografa Roma, La Grande Bellezza dell’era Covid

di Arianna Caracciolo

La Roma deserta, irreale, potente, nella sua solitudine, una Roma in apnea per tanti giorni in cui risuonavano sirene e non girava anima viva, una Roma da ‘Grande Bellezza’ è stato detto sin dall’inizio dell’emergenza Covid-19 evocando il film Oscar di Paolo Sorrentino, specie nelle immagini dall’alto filmate dai droni. “Avevo una necessità, quasi una curiosità morbosa di fare foto in una Roma così incredibilmente vuota” dice Paolo Sorrentino all’Ansa – col desiderio di immortalare un momento eccezionale.

Il regista ha avuto la possibilità di fare quest’esperienza in occasione della direzione artistica di un numero speciale di Vanity Fair per il quale ha girato la città e l’ha filmata. “Anche quando ho girato La Grande Bellezza la città era deserta ma era d’estate e il set era sempre di notte, tra le 3 e le 5 del mattino, invece era di giorno che volevo vederla, un’occasione unica poterla fotografare così vuota, sempre”, aggiunge il regista che compirà 50 anni il 31 maggio ed è impegnato nella preparazione, per quanto rallentata dall’emergenza coronavirus, del nuovo film Mob Girl con Jennifer Lawrence.

La Grande Bellezza è il primo film italiano nella top 100 dei migliori film del secolo stilata dal Guardian. Il film di Paolo Sorrentino, premiato dall’Oscar nel 2014, compare al 17esimo posto della prestigiosa lista. Tra i 100 film più belli del XXI secolo, secondo la testata inglese, ci sono anche Fuocoammare (Fire at sea il titolo in inglese) il documentario di Gianfranco Rosi (53esimo), Lazzaro felice di Alice RohrwacherLa stanza del figlio di Nanni MorettiGomorra di Matteo GarroneChiamami col tuo nome di Luca Guadagnino.

Secondo rumors, non confermati, starebbe pensando anche ad un film su Napoli, la sua città, e sul governatore Vincenzo De Luca (Lo Sceriffo, come sulla bibbia del cinema IMDb è apparso il mese scorso come titolo in preproduzione, successivamente rimosso). Quanto alla direzione artistica del magazine di Condè Nast, dopo “migliaia di mail e molte telefonate” Sorrentino cita David Foster Wallace e il titolo di un suo celebre libro: Una cosa divertente che non farò mai più. Il regista premio Oscar invece diventa direttore del nuovo numero speciale di Vanity Fair, in edicola dal 20 maggio, dando il via a un’operazione multimediale innovativa, a metà strada tra cinema ed editoria.

Nelle mani di Paolo Sorrentino il giornale diventa un progetto che scrittura un cast stellare di attori, artisti e personalità in qualità di scrittori. Il progetto si ispira a La Grande Bellezza, capolavoro del regista premiato dall’Academy Award nel 2014. Arricchiranno i contenuti del numero alcuni video che documentano il lungo lavoro del regista, tutti girati nella città eterna durante il lockdown. Per questo numero speciale, la città di Roma ha aperto in esclusiva alcune delle sue maggiori istituzioni culturali per reportage e performance artistiche organizzate da Vanity Fair insieme a Paolo Sorrentino, documentate nel numero e nei video. Tra queste, la Galleria Borghese e il Teatro dell’Opera.

Innanzitutto la copertina, uno stuolo di fenicotteri rosa fotografati di notte sulla Scalinata di Trinità dei Monti a Roma da Alex Majoli con Paolo Sorrentino: una visione iconica e surreale che annuncia la «Fase 4», momento onirico ma programmatico per pensare il futuro dopo il lockdown e i primi tentativi di ripartenza. Ognuno è chiamato a immaginare la propria Fase 4. Per Sorrentino, questa fase potrebbe coincidere col ritorno di un’idea di bellezza possibile e diversa. Per il lettori che la guardano è un richiamo all’impegno e all’immaginazione: ognuno potrà inviare la propria visione del futuro usando l’hashtag #fase4 e descrivendo con una fotografia il proprio sogno per il domani.

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