Festival: svelati con anticipo di una settimana i 22 BIG, ed è guerra tra i giornalisti di settore.
Di Maresol Bertero
SANREMO. Già ieri, dicembre 2019, son stati ufficializzati i concorrenti del Festival di Sanremo 2020. Amadeus avrebbe dovuto annunciare i 22 cantanti Big in gara all’Ariston il prossimo 6 gennaio, durante una puntata speciale de I soliti Ignoti in onda il giorno dell’Epifania. Ma lo scoop di ieri del settimanale “Chi” ha indotto il conduttore a svelarli in via ufficiale con una settimana di anticipo rispetto al previsto, in un’intervista a “La Repubblica“.
Amadeus ha sottolineato di “non aver guardato in faccia a nessuno“, che nella scelta non c’è stato “alcun pregiudizio, mi ha guidato la bellezza delle canzoni, nient’altro, non sono nomi da classico pezzo soft sanremese, ma brani da scaricare su Spotify, scelti tra gli oltre 200 che ho ascoltato“. Ed ha aggiunto: “Vorrei un Festival dell’imprevedibilità, che il pubblico trovi ogni sera diverso. Uno spettacolo che non sai mai cosa potrà accadere: per questo ho voluto il mio amico Fiorello, a cui darò il doppione delle chiavi dell’Ariston, lui è il Re dell’imprevedibilità. Non voglio sapere nulla, potrà entrare e uscire quando vuole. È allo stesso modo imprevedibile sarà anche Roberto Benigni, ospite in una delle serate“.
Ma ecco l‘elenco dei cantanti in gara: Achille Lauro, Alberto Urso, Anastasio, Bugo e Morgan, Diodato, Elodie, Enrico Nigiotti, Francesco Gabbani, Giordana Angi, Irene Grandi, Le Vibrazioni, Levante, Elettra Lamborghini (nella foto), Marco Masini, Michele Zarrillo, Junior Cally, Paolo Jannacci, Piero Pelù, I pinguini tattici nucleari, Rancore, Raphael Gualazzi, Riki.
Dopodiché è scoppiata la prevedibile bagarre, perché Amadeus non avrebbe rispettato i patti, secondo cui avrebbe dovuto annunciarli il giorno della Befana. Quanto alla qualità dei Big ci sarebbe molto da ridire, ma è pur vero che quello che conta sono le canzoni presentate e Amadeus deve pregare Dio che siano buone, almeno più della metà, oppure apriti cielo come si scateneranno le polemiche che, comunque, non mancheranno di infierire sull’andamento del Festival numero 70.