Una serata con Vanda e Aldo Oliva: la banda che suona e tanti ospiti illustri per una serata natalizia.

Le feste stanno per iniziare e un cena tra amici è l’occasione più giusta.

Di Giulia Chiuso

BADALUCCO. Come ogni anno, é casa Oliva a dare il via ai festeggiamenti natalizi: in un incantevole giardino quasi a bordo fiume – Argentina, naturalmente -, una lunga serie di ospiti illustri si ritrova per ridere insieme, ballare, cantare e gustare buon cibo, preparato in casa da uno stuolo di Chef, tutti cari amici dei padroni di casa.

Il giardino di casa Oliva

Un’atmosfera unica consente di intessere nuove e interessanti amicizie, raccontate scene di vita quotidiana, ma anche parlare di affari, seduti in una lunga doppia tavolata, preparata per una quarantina di ospiti. Dopo un aperitivo all’aperto, impreziosito da un’antica macina ancora in funzione e scaldato da un grande fuoco e dalle allegre note della banda musicale, la festa continua all’interno.

Una banda intrattiene gli ospiti

 

Un altro scorcio del giardino di casa Oliva

In una grande taverna dotata di ogni comfort, agli ospiti viene servita una deliziosa cena: un mix di antipasti, ravioli fatti in casa, costine cotte sulla brace, un tris di dolci e tanto buon vino rosso e spumante italiano. La serata vola con leggerezza tra chiacchiere, risate e qualche pettegolezzo.

Mix di antipasti

 

La signora Mady Pastorino prepara i ravioli fatti in casa

 

Come secondo piatto, costine cotte sulla brace

 

Come dessert, un tris di dolci

 

Ex politici, magistrati, marescialli, giornalisti e semplici amici, tutti riuniti da un’unica figura: Aldo Oliva.

Da sinistra, Carlo Ghilardi, Aldo Oliva e Carlo Conti

Mio marito é sempre stato un uomo dal carattere ambizioso – confessa la dolcissima Vanda Olivaha sempre amato circondarsi da tante persone, anche influenti certo, e questa cene sono un’occasione per stringere sempre nuove amicizie. Organizziamo queste grandi cene diverse volte all’anno: oltre a questa serata, 7 dicembre, che apre le festività natalizie, solitamente apriamo le porte di casa nostra altre quattro o cinque volte all’anno. Ma nulla di tutto questo sarebbe possibile senza il preziosissimo aiuto dei nostri amici di Taggia, che pensano a tutto, dalla cucina, al servizio ai tavoli all’allestimento degli ambienti, senza chiedere nulla in cambio. A loro – e a voi de “Il Ponente” – va la mia riconoscenza e la mia gratitudine! Approfitto dell’occasione per augurare a tutti di trascorrere delle liete festività natalizie. 

Antica macina ancora in perfette condizioni

 

Una scena del Ballo della Morte, antica danza tradizionale tabiese

 

Ancora il Ballo della Morte

 

La signora Oliva che balla con il signor Ghilardi

 

La simpatica banda

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