“NEW YORK CANTA 2019”

Calato il sipario sul Festival di Sanremo e, almeno in parte, sulle spinose polemiche che hanno animato la 69ma edizione della rassegna, si torna a parlare della canzone italiana, questa volta con uno sguardo oltreoceano. Si sono aperte infatti nei giorni scorsi le iscrizioni per “New York Canta 2019”, il Festival che da undici anni punta i riflettori sulla tradizione della musica popolare italiana in America e nel mondo. La manifestazione, organizzata dall’Associazione Culturale Italiani New York e rappresentata nel nostro Paese dall’Associazione culturale “Scuola di teatro Renato Rascel”, è giunta alla sua 12ma edizione e prevede la partecipazione di artisti italiani provenienti dallo Stivale e dal resto del mondo. Tra i candidati verranno selezionati 10 concorrenti che si esibiranno il prossimo 13 ottobre nella Grande Mela, dove verrà decretato il vincitore che si aggiudicherà un premio di 2500 $. Diverse le novità previste per l’edizione 2019 a partire dal comitato di selezione, che vedrà scendere in campo tre giovani addetti ai lavori dal blasonato curriculum. Il team di “giudici” sarà composto da Beppe Stanco, produttore discografico e già direttore musicale del Premio Lunezia, da Cesare Ranucci Rascel, cantante, autore, produttore, nonché figlio dell’indimenticabile Renato e da Jonathan Cilia Faro, tenore italo-americano e produttore musicale. Saranno loro a scegliere tra tutti i finalisti i 10 artisti (5 dall’Italia e 5 dal resto del mondo) che si esibiranno a New York il 13 ottobre: «Abbiamo pensato che attraverso le nostre esperienze e le nostre conoscenze musicali e di mercato potevamo portare un effettivo innalzamento della qualità di questo Festival, sia a livello artistico, sia a livello di risonanza, strutturando il criterio di selezione in maniera pubblica e pianificando una quindicina di tappe sul territorio – spiega Cesare Rascel – Ciò contribuirà a dare maggiore visibilità all’evento, che è già in mondovisione su RAI Italia. Vorremmo dare a “New York Canta” la notorietà dei più importanti Premi musicali italiani, ormai entrati nell’immaginario collettivo». Le selezioni, che si svolgeranno tra marzo e giugno, saranno quindi dal vivo, sia per i candidati residenti in Italia, sia per i quelli provenienti da territori al di fuori dei confini italiani, che si esibiranno per via telematica, sebbene gli organizzatori abbiano già in previsione una data di audizione a Londra e non si escludano ulteriori tappe in Spagna e in America. Altra “new entry” di quest’anno è l’estensione del concorso a tutti i cantanti (cantautori e interpreti) tra i 14 e i 55 anni, e agli autori dai 14 anni in su. L’intento di raccogliere un bacino di artisti più ampio si affianca alla volontà di limare eventuali discriminanti di natura economica. A questo scopo gli organizzatori hanno deciso di introdurre un’altra importante novità, quella di coprire i costi di soggiorno in America per i partecipanti, compreso il volo aereo per gli artisti provenienti dall’Italia. A tutti sarà riservato peraltro un trattamento da vere e proprie “star”, come conferma Cesare Rascel: «I dieci concorrenti sfileranno e canteranno sul carro di NYcanta alla parata del Columbus Day, evento che in America ha un enorme risonanza; vi partecipano il sindaco di New York e il governatore dello Stato di New York, oltreché moltissime celebrità. Gli artisti avranno poi a disposizione uno stylist per migliorare il loro look e un servizio fotografico, come dei veri professionisti». Il Festival NYcanta ha ricevuto finora un’ottima accoglienza, un riscontro che pare motivato anche dalla radicata identità culturale dei nostri connazionali all’estero: «Gli italo-americani che sono a New York, ma anche tutti gli italiani che vivono fuori dall’Italia, hanno un amore per la musica e per la cultura italiana più spiccato rispetto a noi, che diamo un po’ tutto per scontato, e hanno un senso di appartenenza molto forte, a prescindere dalla regione di provenienza – spiega Rascel – Lì non ci sono i campanilismi che dividono gli italiani in patria tra nord e sud o tra province diverse. C’è poi un altro fattore importante: noi italiani abbiamo da sempre il mito dell’America. Io stesso, che ci ho vissuto dieci anni, avevo questo mito e ce l’ho tuttora. New York per molti di questi ragazzi è un sogno. Un sogno che per dieci di loro si potrebbe avverare, e anche se non vinceranno il primo premio avranno comunque portato a casa un’esperienza indimenticabile.» Ci si augura che questo assaggio di “american dream” possa concretizzarsi in una solida carriera artistica per i dieci fortunati che voleranno dall’altra parte dell’oceano, giacché nelle intenzioni degli organizzatori c’è la dichiarata volontà di premiare e incentivare il talento, mantenendo alto il nome della musica e della cultura italiana nel mondo. Un proposito che induce ad attendere con curiosità e con ampie aspettative gli esiti di questa 12ma edizione del Festival NYcanta. (Nella foto, in ordine da sin a dx Jonathan Cilia Faro, Beppe Stanco, Cesare Rascel; Monica Marangoni (conduttrice RAI Italia) e Tony di Piazza (Patron e fondatore del Festival).

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