“IL MAESTRO E MARGHERITA” A MILANO

Il PACTA SALONE del capoluogo lombardo apre le porte al nuovo anno con una produzione “Teatro de Gli Incamminati/deSidera”, con la regia di Paolo Bignamini e la drammaturgia di Fabrizio Sinisi: dal 10 al 20 gennaio 2019 è di scena “Il Maestro e Margherita”, tratto dal capolavoro di Michail Bulgakov.

A partire dall’opera del grande scrittore russo, lo spettacolo sposta la vicenda dalla Mosca staliniana alla Milano dei nostri giorni, dove un evento inaspettato scatena il disordine: l’arrivo di Satana, nella persona dell’inquietante ed enigmatico alchimista Voland (Mario Cei). In questa città contemporanea, ma cristallizzata nel tempo, un giovane sognatore (Matteo Bonanni) lavora come custode al Museo di Storia Naturale: nelle lunghe notti di solitudine troverà l’ispirazione per scrivere, con lo pseudonimo di “Maestro”, un romanzo sulla figura di Ponzio Pilato (Luciano Mastellari), l’individuo più solo della Storia dell’uomo. Proprio quel romanzo, figlio di una convinzione tanto grande quanto spericolata, mai pubblicato eppure oggetto di feroci attacchi, decreterà la sventura del giovane scrittore. Solo lo sguardo di Margherita (Federica D’Angelo), quello della persona che ama, posatosi sulla sorte del Maestro, saprà trasfigurare la sconfitta in una prova d’amore estrema. La donna si spingerà oltre i limiti dell’umano, stringendo un patto con il diavolo, per ottenere “il perdono del tempo” e riavvolgere il filo del destino.

In uno spazio scenico pensato come sospeso sul nulla da Gregorio Zurla e illuminato dalle luci di Fulvio Michelazzi, i personaggi sono messi a confronto con loro stessi da una superficie di specchi che li riflette e li obbliga a fare i conti con le proprie profondità più oscure.

La chiave di questo progetto – spiega il regista Paolo Bignamini – sta per noi nel metodo con il quale ci siamo accostati al romanzo di Bulgakov. Non volevamo farne una riduzione per la scena, ma provare ad affrontarne alcuni aspetti nella loro complessità. Per questo motivo ho proposto una modalità di lavoro suddivisa in tre diversi studi teatrali lungo un intero anno di indagine. Abbiamo realizzato tre diversi spettacoli (“Voland”, “Pilato” e “Gli amanti”) che ci hanno consentito di scandagliare le ragioni dei personaggi: quello che proponiamo oggi è la sintesi di questo percorso, un unico viaggio tra le oscurità del testo che più ci riguardano. Con Fabrizio Sinisi, che si è occupato della drammaturgia, abbiamo voluto rivendicare un punto di vista, qualcosa di dichiaratamente parziale, ma proposto con l’umiltà di uno sguardo che sentissimo nostro. Alla fine, quello che vorremmo restasse de Il Maestro e Margherita è il riflesso su di noi delle potenti forze che interrogano i personaggi di Bulgakov: libertà e destino, amore e sofferenza, Bene e Male”.

Michail Afanas’evic Bulgakov, (Kiev, 1891 – Mosca, 1940) nato a Kiev in Ucraina nel 1891 e morto a Mosca nel 1940, si laurea in medicina nel 1916. Subito dopo è mandato a Nikol’skoe, nel governatorato di Smolensk, come dirigente medico. A questo periodo risalgono i racconti “Appunti di un giovane medico”, i cui manoscritti sono andati persi. Nel 1920 abbandona definitivamente la carriera medica. Ha ottenuto grande successo con il romanzo “La guardia bianca” del 1924, adattato per il teatro col titolo “I giorni dei Turbiny”. Dal 1929 al 1940 lavora alla sua opera più nota Il Maestro e Margherita, pubblicata postuma nel 1967, e scrive alcune commedie, lavori di critica letteraria, romanzi oltre ad alcune traduzioni. Tuttavia la maggior parte delle sue opere è rimasta per molti decenni inedita. Muore nel 1940, a soli 49 anni, ed è sepolto nel cimitero di Novodevicij a Mosca.

Un brindisi a Bulgakov: Ogni sera, in attesa dell’inizio dello spettacolo, verrà offerto agli spettatori un bicchiere di vodka per omaggiare insieme lo scrittore russo.

INFO

PACTA SALONE – via Ulisse Dini 7, 20142 Milano

Per informazioni: www.pacta.org

mail biglietteria@pacta.orgpromozione@pacta.org

tel. 0236503740 – ufficio scuole: ufficioscuole@pacta.org

Orari spettacoli da martedì a sabato ore 20.45, domenica ore 17.30, lunedì riposo

Crediti fotografici: Federico Buscarino

Michele Olivieri

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