VESPRO DELLA BEATA VERGINE DI MONTEVERDI

Kamerkoor Next

 

 

 

 

LABIRINTI DELL’ANIMA presentano:

KAMERKOOR NEXT

Il Vespro della Beata Vergine

di Claudio Monteverdi

con Orchestra Barocca del Conservatorio di Novara

Domenica 21 maggio alle ore 17 presso la Basilica di San Bassiano (Lodi Vecchio)

Dopo il successo dello scorso anno ritorna il “Kamerkoor Next”, questa volta alle prese con un capolavoro sacro della storia della musica europea: il “Vespro della Beata Vergine” di Claudio Monteverdi (1567-1643). Il Teatro alle Vigne in collaborazione con il Comune di Lodi omaggia il compositore cremonese nel suo 450esimo anniversario dalla nascita con un grande evento ad ingresso gratuito che si svolgerà presso l’incantevole cornice della Basilica di San Bassiano a Lodi Vecchio.

“Il Vespro della Beata Vergine” da concerto composto sopra canti fermi, a sei voci e sei strumenti, uno dei momenti più alti e solenni della storia della musica religiosa – nonché il capolavoro in fatto di musica sacra del compositore cremonese Claudio Monteverdi (1567-1643) – venne pubblicato nel 1610. La prodigiosa raccolta ‘mariana’ – dedicata a Papa Paolo V Borghese – porta sul frontespizio il seguente titolo Sanctissimae Virgini Missa senis vocibus ad ecclesiarum choros ac vesperae pluribus decantandae, cum nonnullis sacris concentibus, ad sacella sive principum cubicula accomodata; dunque, una raccolta contenente una messa dedicata alla Vergine e i Vespri per le feste della Madonna. Se la Messa è chiaramente intesa per uso liturgico (“ad ecclesiam chorus”), il Vespro e i concerti (termine che definisce i quattro brani vocali e la sonata) sembrano essere destinati principalmente ad uso privato come l’interno di una corte (“ad sacella sive Principum Cubicula”).

Sono sorti molti dubbi a riguardo e il dibattito rimane aperto tra i musicologi: serie di brani autonomi relativi a due realtà diverse, l’una autenticamente liturgica (responsorio, salmi, inno, Magnificat), l’altra puramente devozionale (i cinque concerti), o opera unitaria pensata secondo una ben precisa intenzione compositiva? La frase «Composto sopra canti fermi», ovvero con l’utilizzazione del canto fermo gregoriano, sta a significare che per quanto attiene il responsorio, i salmi, l’inno e i Magnificat, il Vespro è concepito come entità unitaria grazie all’impiego della stessa tecnica compositiva, quella del cantus firmus. La presenza dei quattro brani e della sonata non contraddice, però, l’unitarietà della composizione; essi non costituiscono delle interpolazioni, ma, secondo una prassi cinque-seicentesca, sostituiscono la ripetizione dell’antifona prevista dopo ciascun salmo, e sono perfettamente spiegabili anche all’interno di un utilizzo liturgico dell’opera.

La commistione e l’alternanza degli stili sono una caratteristica ricercata e perseguita lungo l’intera raccolta: polifonia rigorosa e falso bordone, stile a cappella e stile concertante, vocalità virtuosistica e trattamento sillabico, monodia e procedimenti in dialogo, effetti di eco e ritornelli strumentali, passi in stile ostinato e figure proprie dell’arte della diminuzione si succedono senza obbedire per altro a un disegno preordinato. La distribuzione dei brani (in numero di 14) e degli organici (da 1 a 8 voci e basso continuo, con impiego di strumenti da concerto in alcuni casi) avviene secondo il seguente ordine:

I. Responsorium * Domine ad adiuvandum me festina (2 soprani, contralto, 2 tenori, basso, 2 cornetti, 3 tromboni, 2 violini, 4 viole, basso continuo)

II. Salmo * Dixit Dominus (2 soprani, contralto, 2 tenori, basso, 2 cornetti, 3 tromboni, 2 violini, 4 viole, basso continuo).

III. Mottetto * Nigra sum (tenore, basso continuo)

IV. Salmo * Laudate pueri (2 soprani, 2 contralti, 2 tenori, 2 bassi, organo)

V. Mottetto * Pulchra es amica mea (2 soprani, basso continuo)

VI. Salmo * Laetatus sum (2 soprani, contralto, 2 tenori, basso continuo)

VII. Mottetto * Duo Seraphim clamabant (3 tenori, basso continuo)

VIII. Salmo * Nisi Dominus (2 cori misti, basso continuo)

IX. Mottetto * Audi, coelum verba mea (2 soprani, contralto, 2 tenori, basso, basso continuo)

X. Salmo * Lauda, Jerusalem dominum (2 soprani, 2 contralti, tenore, 2 bassi, basso continuo)

XI. Sonata sopra * Sancta Maria ora pro nobis (soprano, 2 cornetti, 3 tromboni, 2 violini, 2 viole, basso continuo

XII. Inno * Ave maris stella (2 cori misti, basso continuo)

  1. Ave maris stella
  2. Sumens illud ave
  3. Solve vincla reis
  4. Monstra te esse matrem
  5. Virgo singularis
  6. Vitam praesta puram
  7. Sit laus deo patri

XIII. * Magnificat I a sei voci e sei strumenti (2 soprani, contralto, 2 tenori, 2 bassi, 3 cornetti 2 violini, viola, basso continuo)

  1. Cantico
  2. Magnificat
  3. Anima mea
  4. Et exultavit
  5. Quia respexit
  6. Quia fecit mihi magna
  7. Et misericordia eius
  8. Fecit potentiam
  9. Deposuit potentes de sede
  10. Esurientes implevit bonis
  11. Suscepit Israel puerum suum
  12. Sicut locutus est
  13. Gloria patri et filio
  14. Sicut erat in principio

Il coro da camera “Kamerkoor Next” nasce nel 2015 quando un gruppo di giovani cantanti, dopo aver finito gli studi universitari e lasciato i vari cori da camera dell’università di Utrecht (Olanda) decidono di voler proseguire le loro avventure musicali. Sotto la guida del maestro Fokko Oldenhuis, il Kamerkoor Next si sviluppa rapidamente in un coro dinamico ed efficace, in grado di cantare opere corali impegnative dalla musica antica (G.P. da Palestrina, J.S. Bach, J.P. Sweelinck) alla musica contemporanea (H. Howells, E. Whitacre, W. Knight). Grazie ai forti contatti con l’Italia, già nel 2016 il coro visita Milano per una breve tournée con un programma a cappella. Next ama anche affiancare la propria musica ad altre discipline artistiche: nel Dicembre 2016 va in scena Songs of Innocence, narrazione e musica per Natale, in collaborazione con il noto scrittore Olandese Jan Terlouw. Nel 2017 la formazione corale da camera decide di eseguire il Vespro della Beata Vergine di Claudio Monteverdi in occasione del 450esimo anniversario della nascita del compositore. Rispecchiando il carattere audace e intraprendente del coro, Next sceglie di affidare tutti gli assoli a singoli coristi, cosa abbastanza inusuale per un coro non composto da professionisti del canto. Per meglio prepararsi ad eseguire il Vespro, il coro ha anche lavorato sotto l’esperta guida Adrián Rodriguez van der Spoel, un’autorità in Olanda sulla musica antica, per meglio capire il contesto storico e musicale dell’opera. Grazie all’entusiasmo sia dei coristi e del pubblico durante la prima visita in Italia, e grazie alla nuova collaborazione con l’Orchestra Barocca del Conservatorio di Novara, Next decide di organizzare una seconda tournée italiana per eseguire il Vespro della Beata Vergine. (A cura di Filippo Ginelli)

Info: www.teatroallevigne.com

Michele Olivieri

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