“ROMEO Y JULIETA” AL COCCIA

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“Ho utilizzato un repertorio musicale adatto al dramma shakesperiano trovando alcune musiche di Piazzolla (anche di autori barocchi o contemporanei) particolarmente adatte sia per sottolineare il carattere drammatico di certe scene (come lo scontro tra le due famiglie, la morte di Mercuzio e di Tebaldo) sia per amplificare la poesia e il ‘romanticismo’ dell’incontro e della passione dei due giovani amanti. Romeo y Julieta si svolge nei luoghi topici del dramma: ma non c’è Verona e non c’è nemmeno Buenos Aires. O forse ci sono entrambi. Troviamo la sala delle feste, il balcone di Giulietta, la tomba, la piazza, luogo dello scontro tra Capuleti e Montecchi. In questi luoghi c’è un sapore di antico che non è antico e c’è un sapore di contemporaneo che contemporaneo non è” (Luciano Padovani)

RECENSIONI: Funziona questa versione tanguera dell’eterna storia di Romeo e Giulietta, che il vicentino Luciano Padovani ha creato per la compagnia Naturalis Labor, ormai sempre più dedita alla contaminazione coreografica tra l’espressionismo contemporaneo e la stilizzazione del ballo argentino, da tempo passione conclamata del coreografo. La celeberrima storia, portata all’essenza delle scene topiche (dal ballo dei Capuleti alla scena del balcone, dalle nozze dei due amanti alla morte di Mercuzio e Tebaldo), è asciugata al massimo anche nelle caratterizzazioni dei personaggi, tanto da affidare a un uomo e a una donna i ruoli dei fatali amici di Romeo e Giulietta: ben fatto, considerata la natura rigorosa e sintetica del tango, che riesce da solo a raccontarci non solo erotici languori, ma tensioni confllittuali. Solo gli amanti si muovono con gli slanci energici e gli avviluppi poderosi della danza con- temporanea, specie nella scena del balcone ben risolta, grazie anche all’intelligente allestimento scenico (un grande portone, sovrastato da una piccola finestra, da cui Giulietta si cala) e ben illuminata dalle inconfondibili luci di Carlo Cerri. La loro danza ha coloriture emozionali più palpitanti, ovviamente: ma è ben calibrato, senza soluzione di continuità, il fluire nelle salide tanguere quando i due si confondono e si moltiplicano simbolicamente nelle altre coppie. Funziona bene anche la fusione tra l’ottima esecuzione live del Tango Spleen Cuarteto e la scelta musicale barocca con, tra l’altro, alcune arie di Purcell a ricondurre tutto in una dimensione atemporale. Il pubblico del Teatro Verdi di Pisa, accorso a frotte, mostra di gradire e acclama compagnia, musicisti e coreografo prima di lanciarsi in una milonga d’obbligo dopo spettacolo. (Silvia Poletti Danza & Danza)

“…I novanta minuti dello spettacolo trascorrono veloci e febbrili, la musica argentina eseguita dal vivo dal Tango Spleen Cuarteto presente in scena, in alternanza con la musica barocca riprodotta dal service audio, non concede spazio alla noia e assume una mutevolezza che crea attesa: quando suona la musica di Henry Purcell (barocco inglese) attendi la musica di Astor Piazzolla, e viceversa. Là i gesti della danza contemporanea intagliati nella classica, qui le salide, gli ocho, le sacade, i gancho con i solisti che entrano nel tango e per contro i tangueros che entrano nelle posture della danza contemporanea. Lo spettacolo è stato un trionfo…”. (Athos Tromboni La Nuova di Ferrara)

“…Sia il coreografo che l’ensemble da lui guidato so sono ampiamente dimostrati, a partire dal 2004, tra i più qualificati interpreti della cultura musicale e coreutica del tango nel nostro paese. Molto al di là di ogni rischio folklorico o banalizzazione, il risultato delle competenze acquisite e delle scelte operate per questo allestimento, ha confermato in pieno le qualità del coreografo e dei danzatori e tangueros, italiani e argentini, a dispetto di ogni pregiudizio. Il primo dato che si impone è la semplice e unica invenzione scenica di un ‘protone tuttofarÈ: questo, opportunamente adattato e maneggiato, diventa balcone, pertugio, letto, bara, in una intuizione che svela il sapere di architetto di Padovani. Intorno e attraverso questo elemento, nell’attenta visione di Padovani, danza contemporanea e tango si saldano con proprietà ed eleganza. È un incrocio di passi, suggestioni, e possibilità che percorre un doppio e essenziale binario; fatti salvi i rispettivi spazi di azione, la fluidità dei tocchi dell’uno, il tango, si incastra perfettamente nella coerenza strutturale e di disegno dell’altra, la danza contemporanea. È così che da due, teoricamente contrastanti, metà, si centrano, per osmosi, i temi del dramma, ovvero la dualità delle famiglie e l’amore impossibile dei protagonisti. Sono risolti, nel tango, nell’abbraccio simbiotico fra i due innamorati, scolpiti tra mascolinità e femminilità, e collocati in un luogo indefinito e atemporale, al di fuori delle consuete ambientazioni in supposti locali di Buenos Aires. Il tutto cullato dalle musiche di Piazzolla, Speranza, Quartango eseguite dal vivo dal Cuarteto Tango Spleen… (Ermanno Romanelli Sipario)

Luciano Padovani / Coreografo: dopo alcune esperienze di teatro e mimo inizia la sua formazione di danza con Carolyn Carlson a Venezia e prosegue a Parigi con Robert Kovich, Peter Goss, Larrio Ekson, Domenique Petit, Ruth Burnes. Rientrato in Italia, studia a Milano, Roma, Reggio Emilia. Lavora come danzatore alla Scala di Milano, nella compagnia di danza contemporanea di Susanna Beltrami ed in seguito in diversi enti lirici e in altre compagnie di danza (Ersilia Danza, Terra di danza…). Nel 1988 fonda con Francesca Mosele la compagnia Naturalis Labor. Il suo primo lavoro Taigà, firmato assieme alla Mosele vince il premio come miglior coreografia italiana al Concorso Internazionale di Coreografia città di Cagliari. Per la compagnia firma numerose coreografie ma è con Hotel Lux nel 1992 che Padovani si fa conoscere dalla critica nazionale e dal pubblico della danza contemporanea. Il codice gestuale di Padovani si avvicina molto alla danza belga. I suoi sono spettacoli nei quali la coreografia si mescola al teatro, dove le scene di Mauro Zocchetta e le musiche di Diego Dall’Osto diventano elementi fondanti del percorso drammaturgico dell’autore. Firma numerose coreografie per opere liriche e compagnie di teatro e danza. Particolarmente importante e significativa è l’esperienza con il Balletto di Toscana per cui Padovani crea Sahara (2000). Dal 2001 con 2, rue des Pommes il percorso creativo e coreutico di Padovani è ad una svolta. Il teatro danza duro e nervoso dei precedenti spettacoli lascia posto all’ironia, alla poesia, alla leggerezza avvicinandosi ancor di più al teatro danza ma in una dimensione meno ’drammatica’. Nel 2005, complice la sua passione per il tango, firma Declaraciòn, il suo primo spettacolo sul tango. Inizia così un nuovo percorso tra la danza e il tango che lo porterà a creare (con la coproduzione del festival Oriente Occidente), La Catedral. Un percorso coreografico che avvicina la contact dance al tango milonguero, una particolarità che ha reso unico il lavoro sul tango di Padovani. Firma inoltre spettacoli di tango più tradizionali come Alma de tango, Tanguitos, Tango y nada mas e Sabor de tango. Nel 2013 propone infine la nuova versione di Noche tanguera per 10 danzatori tra cui la cantante danzatrice Sandhya Nagaraya. Nel 2015 ha debuttato con il nuovo spettacolo di tango e danza Romeo y Julieta Tango.

La Compagnia creata nel 1988 da Luciano Padovani e Francesca Mosele, con lo spettacolo Taigà (1989) vince il primo premio al Concorso Internazionale di Coreografia Citta di Cagliari. La sede organizzativa e operativa della compagnia è a Vicenza (Italia). La compagnia svolge un continuativo lavoro di ricerca sulla danza contemporanea, sul tango e sui nuovi linguaggi dell’arte. Progetta e realizza spettacoli ed eventi unici avvalendosi di collaborazioni con realtà nazionali quali Teatro Olimpico di Vicenza, Festival Oriente Occidente, Operaestate Festival, AbanoDanza, Pergine Spettacolo Aperto, Festival d’Autunno, Segni Barocchi, Concerti in Villa. Realizza tourneè in Italia e in Europa. È riconosciuta e sostenuta da Ministero dei Beni e Attività Culturali e del Turismo, Regione Veneto, Arco danza, Provincia di Vicenza e Comune di Vicenza. Promuove rassegne e festival tra cui Forti in Scena, Danza a Comacchio e Danzafest. I suoi spettacoli sono stati prodotti ed hanno debuttato in teatri, festival o rassegne di importanza nazionale ed europea (Francia, Scozia, Austria, Germania, Svizzera, Romania, Bulgaria).

Il gruppo musicale / Tango Spleen Cuarteto: e? un progetto musicale affermato e apprezzato a livello internazionale. Fin dall’esordio nel 2008 il progetto Tango Spleen e? richiesto sia per le rassegne concertistiche che per gli eventi strettamente dedicati alla danza del tango. Riconosciuto come “una delle orchestre di tango piu? acclamate dell’ultimo periodo”, Tango Spleen riscuote grande successo in Italia e all’estero. È la proposta musicale rivela- zione dell’edizione 2011 del XVIII Festival Nacional de Tango de La Falda in Argentina, che per la prima volta invita un gruppo dall’estero nel più famoso e storico palcoscenico della musica del tango. È regolarmente invitato ad esibirsi come orchestra principale nei festival dedicati al tango, tra cui si ricorda la partecipazione a Tarbes en Tango Festival 2013, Bordeaux Cite? Tango Festival 2013, Aix en Provence Tango Festival 2013, Trieste International Tango Festival 2013, TangoRio Festival 2014 (Rostov on Don), Monte-Carlo Tango Festival (Principato di Monaco), Festival Internazionale della Costa Azzurra edizioni 2012 e 2013 (Francia), L’Aquila Tango Festival, Perugia Tango Festival, Tango Emotion di Riccione, Festival di Padova, Todi Tango Festival. Ha suonato in occasione dell’evento internazionale Milonga Sin Fronteras: Austria Italia Slovenia Croazia per la fratellanza tra le nazioni rappresentate, svoltosi a Postumnia Slovenia. L’ensemble si esibisce regolarmente in Norvegia. Effettua concerti in Francia, Germania, Russia e due importanti tourneè: la prima toccando le principali città della Corea del Sud, la seconda in Argentina. Tango Spleen Cuarteto è composto da: MARIANO SPERANZA pianoforte voce direzione, FRANCESCO BRUNO bandoneon, ANDREA MARRAS violino, GIAN LUCA RAVAGLIA contrabbasso.

Teatro Coccia di Novara

Sabato 18 marzo 2017 ore 20.30 – Turno A

Domenica 19 marzo 2017 ore 16.00 – Turno B

Compagnia Naturalis Labor

Coreografie e regia Luciano Padovani

Di e con Marcelo Ballonzo, Tobias Bert, Jessica D’Angelo, Loredana De Brasi, Giannalberto De Filippis, Sabrina Garcia, Elena Garis, Silvio Grand, Elisa Mucchi, Marco Pericoli, Selene Scarpolini, Walter Venturini

Musiche di tango, eseguite dal vivo da Tango Spleen Cuarteto (Mariano Speranza, pianoforte e direzione

Francesco Bruno, bandoneon – Andrea Marras, violino – Gian Luca Ravaglia, contrabbasso)

Musiche di Piazzolla, Speranza, Calo, Mores, Quartango, Rachel’s, Sollima, Purcell, Westhoff

Consulenza musicale Carlo Carcano – Costumi Lucia Lapolla – Scene Antonio Panzuto – Luci Carlo Cerri

Produzione Naturalis Labor

con Teatro Comunale di Ferrara, Teatro Verdi di Pisa, Teatro La Fenice di Senigallia/Amat

con il sostegno di Ministero dei Beni e Attività Culturali e del Turismo / Regione Veneto / Arco Danza / Provincia di Vicenza / Comune di Vicenza

FONDAZIONE TEATRO COCCIA ONLUS

Via F.lli Rosselli, 47 / Novara

Tel. +39.0321.233200 – Fax +39.0321.233250

www.fondazioneteatrococcia.it – info@fondazioneteatrococcia.it

Michele Olivieri

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