AULULARIA

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Al Teatro Delfino di Milano torna lo spazio dedicato ai grandi classici, questa volta in onore del grande Plauto, il commediografo di tutti i tempi. A portarlo in scena sarà la Compagnia Teatrale dell’Università degli Studi di Milano che, in collaborazione con Arcus, concludono l’ambizioso progetto di una trilogia plautina. Dopo aver rappresentato infatti con grande successo Casina e Mostellaria, propongono sul palco del Delfino l’“Aulularia”.

Plauto compose l’“Aulularia”, o “Commedia della pentola”, nel suo ultimo e ancora fecondo decennio di attività. Si tratta di un’opera più che rappresentativa dell’arte di Plauto e si trovano infatti tutti gli espedienti abituali del suo autore: la beffa, l’equivoco, la sorpresa, l’insulto, l’invettiva, e la frenesia dei ritmi e dei suoni. Si tratta dell’elementare vicenda di un vecchio spiantato che trovandosi in possesso fortunosamente di una pentola piena d’oro diviene un miserabile individuo avarissimo e costantemente ossessionato dal terrore di essere derubato di quella sua unica ricchezza.

Particolarità di questo spettacolo sarà il riferimento al fumetto contemporaneo, che servirà a sottolineare come questo giocoso teatro delle origini fosse improntato al divertimento delle folle che, attraverso la risata, prendevano atto dei difetti e delle spregevolezze di cui gli esseri umani sono talvolta vulnerabili prede. E così il teatro assolveva alla sua funzione di educare la società. Altra particolarità sarà il riferimento al cinema muto, come corrispettivo moderno della direzione mascherata. La scenografia rimanderà quindi al bianco e nero e la colonna sonora a quell’essenziale e ripetitivo accompagnamento affidato un piano verticale stonato che sottolineava in quei film le fasi narrative salienti o più emozionanti.

info@teatrodelfino.it.

Michele Olivieri

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