“CASA DI BAMBOLA” AL COCCIA

Filippo Timi Helmer

 

 

 

Per la Rassegna Prosa, martedì 31 gennaio e mercoledì 1° febbraio alle ore 21.00 sul palcoscenico del Teatro Coccia di Novara va in scena “Casa di bambola” di Henrik Ibsen nella traduzione, adattamento e regia di Andrée Ruth Shammah con Filippo Timi, Marina Rocco, nel ruolo di Nora e con la partecipazione di Mariella Valentini e Andrea Soffiantini, Marco De Bella, Angelica Gavinelli, Elena Orsini, Paola Senatore. Spazio scenico Gian Maurizio Fercioni – Elementi Scenici Barbara Petrecca. Costumi Fabio Zambernardi in collaborazione con Lawrence Steele. Luci Gigi Saccomandi – Musiche Michele Tadini. Produzione Teatro Franco Parenti/Fondazione Teatro della Toscana

Il motivo per il quale Una casa di bambola viene continuamente rappresentato in tutto il mondo (perfino in Cina), è il suo tema centrale, interessante per tutti, sempre attuale perchè universale: il confronto tra l’identità maschile e quella femminile. Se si analizza senza pregiudizi il testo, senza dare per scontato che Nora stia dicendo la verità quando afferma di essere sempre stata trattata come una bambola, e ci si lascia trasportare dalla complessità della trama, anche solo per la semplice curiosità di sapere come va a finire, si capisce molto chiaramente che non è lei la vittima, anzi, è lei che regge i fili e che manipola il marito Torvald, obbligandolo ad interpretare ruoli diversi. Il complesso intreccio, avvincente come un thriller e intrigante come un giallo, fatto di sentimenti e passioni, truffe e calcoli, inganni, utopie e rese dei conti, è solo un pretesto che Andrée Ruth Shammah usa per coinvolgerci in un appassionante viaggio nei rapporti tra i diversi e sofisticati ruoli maschili e femminili che popolano il testo ibseniano, tenendo però ben presente la natura ambigua di Nora, responsabile principale di una semplificazione ricorrente su Una casa di bambola che nel testo, così come nella vita, in realtà non esiste.

Info: www.fondazioneteatrococcia.it

Michele Olivieri

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