MASSIMO RANIERI AL TEATRO FRASCHINI
La Napoli di Raffaele Viviani torna in scena con un secondo omaggio. Già con “Viviani varietà” Massimo Ranieri e Maurizio Scaparro avevano incontrato con successo i testi e le musiche dell’autore partenopeo Raffaele Viviani (1888-1950). Questo drammaturgo appartiene alla tradizione italiana del teatro tra la fine del 1800 e il 1900 quando si imparava l’arte scenica sul campo, per derivazione familiare, gli attori erano carichi di inventiva e personalità, che si affinava lavorando, entravano “in arte” da scritturati, proseguivano nella pratica del “teatro di giro”: Raffaele e la sorella girarono per l’Italia esibendosi nelle “macchiette”, numeri recitati e cantati che mettevano in luce, con ironia, personaggi-tipi, emblematici di alcune caratteristiche umane e sociali. Poi Raffaele iniziava a scrivere poesie in musica, che diverrà la sua caratteristica principale: dialoghi in versi, inframmezzati da musiche da lui composte, che raccontano una realtà dai risvolti a tratti amari. Nella sua folla di personaggi, in prima fila ci sono gli esuli, gli emigranti; contadini, artigiani, operai, strappati alle loro radici, costretti a viaggi dolorosi, consapevoli dei rischi a cui vanno incontro, venduti come schiavi e sfruttati da padroni senza scrupoli. Ma ci sono anche i guappi, alla ricerca di una collocazione sociale, i malavitosi spietati, le donne, popolane argute e sensuali. Storie di un mondo semplice con immutata forza che attraversa i secoli, si ripresenta nel nostro carico di attualità. Lo spettacolo, firmato da Maurizio Scaparro, è ambientato in uno spazio neutro tra mare e terra, quasi un “porto delle nebbie”, luogo di scambio, di conoscenza. Un ambiente evocativo, un teatro stilizzato, tutto è a vista, raccolto da una cornice dorata con lampadine e immagini pittoriche di una Napoli sognata. Spira aria di varietà, con siparietti futuristi e dei “café chantant”. Ancora una volta il talento multiforme di Ranieri accende di una luce speciale questo spettacolo filologico, affiancato da una compagnia costituita con cura ed attenzione. Numeri individuali, canzoni e prosa, una festa corale che confermano la vitalità del teatro musicale napoletano. / “Teatro del Porto”, versi prosa e musica di Raffaele Viviani, regia Maurizio Scaparro, progetto e direzione artistica Massimo Ranieri, con Ernesto Lama, Angela De Matteo, Gaia Bassi, Roberto Bani, Mario Zinno, Ivano Schiavi, Antonio Speranza, Francesca Ciardiello, pianoforte Ciro Cascino, contrabbasso Luigi Sigillo – fiati Donato Sensini, violino Sandro Tumolillo – tromba Giuseppe Fiscale – batteria Mario Zinno, elaborazioni e ricerche musicali Pasquale Scialò, scene e costumi Lorenzo Cutuli, disegno luci Maurizio Fabretti, coreografie Giorgio De Bortoli, aiuto regia Roberto Bani. / Info: www.teatrofraschini.org
Michele Olivieri