Modica sbarca in Australia

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Giuseppe Modica per la prima volta in Australia presenterà una personale dal titolo più che mai evocativo: “Atelier di Luce e di Memoria”

Nato a Mazara del Vallo nel 1953, Modica studiò all’Accademia di Belle Arti di Firenze; mentre ad oggi vive e lavora a Roma, dove, per la legge del contrappasso, si trova egli stesso a dirigere la cattedra di pittura all’Accademia di Belle Arti della capitale. Lo stile del pittore siciliano non è assimilabile a gruppi di tendenza, ma si può definire un autore “metafisicamente nuovo”, il cui obiettivo è di cercare di coniugarequella che può essere definita come pittura tradizione con l’innovazione. Apprezzato da storici dell’arte e critici come Vittorio Sgarbi, e Giuffrè, nonché da letterati come Leonardo Sciascia, e Tabucchi, Modica ha già al suo attivo numerose esposizioni in Italia (Milano, Roma, Bologna, Firenze, Palermo) e in Europa (Parigi, Colonia) e retrospettive a carattere istituzionale e museale (Aosta, Tour Fromage; Ferrara, Palazzo dei Diamanti; Treviso, Casa dei Carraresi; Roma, Complesso del Vittoriano; Arezzo, Galleria Civica; Palermo, Loggiato di San Bartolomeo; Marsala, Galleria Civica; Roma, Palazzo di Venezia; ), senza dimenticare le rassegne museali internazionali: VIII Biennale Internazionale Arte Contemporanea de Il Cairo; XIII Quadriennale Arte contemporanea di Roma; VI Triennale dell’incisione, Milano; Novecento Siciliano, a Minsk, Mosca, Barcellona e Palermo; Milano Arte Italiana 1968-2007, Palazzo Reale; Venezia 54° Biennale di Venezia, Arsenale Padiglione Italia; Bad Frankenhausen Panorama Museum.

Nella pittura, ciò che preme a Modica è evocare, alludere a un intero mondo con limpidi frammenti di visione, smuovere stratificazioni di pensieri, ed emozioni sepolte, o forse mai a noi appartenute, ma che egli ci fa credere nostre.

Per la sua prima mostra personale A Canberra, Modica verrà presentato al pubblico da Sasha Grishin, critico d’arte e professore emerito presso la School of Literature, Languages and Linguistics dell’Australian National University di Canberra.Per l’occasione, l’artista siculo, ha creato una serie di opere che indagano le relazioni tra luce, memoria, geometria, singolarità, espresse attraverso una grande perizia tecnica. La sua arte, interrogandosi sul presente, coniuga tradizione ed invenzione, con un un filo rosso che lega passato, presente e proiezione nel futuro: il tempo, la luce e la memoria, strutture portanti dell’opera dipinta, spostati e decentrati dal loro contesto consueto, sono trasferiti in una dimensione altra e collocati in una sospensione straniante e metafisica.

Marisol BERTERO

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