IL BALLETTO DEL SUD PRESENTA “LA BELLA ADDORMENTATA”

la bella

Dal 2 al 4 dicembre, il “Balletto del Sud” presenta, al Teatro Politeama Greco di Lece, uno dei titoli di maggior successo del suo repertorio: “La Bella Addormentata” con le coreografie di Fredy Franzutti su musiche di Pëtr Il’ic Cajkovskij. Lo spettacolo è eseguito con l’orchestra OLES diretta da Eliseo Castrignanò.

Replicato in importanti festival e teatri sia in Italia che all’estero (come La Gran Guardia di Livorno, il Teatro del Vittoriale di Gardone Riviera (Bs), il Festival della Versiliana a Marina di Pietrasanta, la Latomia del Paradiso di Siracusa, il Teatro antico di Paestum, il Sociale di Rovigo, il Teatro Greco di Taormina, l’Anfiteatro Romano di Lecce, l’Europauditorium di Bologna, Piazza San Lorenzo di Viterbo, il Teatro Romano di Ferento, l’Anfiteatro D’Annunzio di Pescara, il Teatro Brancaccio di Roma, il Teatro Bellini di Napoli, il Teatro Rendano di Cosenza, il Teatro Manzoni di Monza, sino ai recenti Teatro dei Fluttuanti di Argenta e il Teatro La Fenice di Senigallia), lo spettacolo, firmato per regia e coreografia da Fredy Franzutti per il Balletto del Sud – compagnia da lui guidata dal 1995 – ha raccolto ovunque entusiastici consensi di pubblico e critica per la propria ambientazione originale, sorprendente, e perfettamente funzionale allo svolgimento del racconto e alle musiche.

Già il noto critico di danza Vittoria Ottolenghi definì l’allestimento (2000) come frutto di “un’idea geniale!”.

Nell’edizione originale, firmata nel 1890 dal coreografo Marius Petipa, la trama del balletto deriva da una favola, “La belle au bois dormant”, compresa in una raccolta, “Ma mère l’Oie”, dello scrittore francese Charles Perrault (1628-1703).

Il racconto di Perrault, a sua volta, è ispirato dalla favola “Sole, Luna e Talia”, contenuto nel “Pentamerone”, o “Cunto de li cunti”, dello scrittore campano Giambattista Basile (1575-1621). Franzutti, oggi uno dei coreografi più apprezzati nel panorama nazionale, nella propria versione del balletto, sposta l’azione dal testo di Perrault e si ispira, in maniera più articolata, al racconto di Basile. Questi narra di una principessa addormentata per un incantesimo nel Mezzogiorno d’Italia. Parte da questa prerogativa geografica lo speciale intervento creativo di Franzutti. Il coreografo infatti riporta la trama del balletto nel luogo d’origine, ovvero il Sud del nostro paese. Ciò ha permesso una precisa connotazione di carattere storico e folklorico, ovvero la sostituzione della puntura con il fuso con il morso della tarantola salentina. La Principessa Aurora diventa una giovane e bella ragazza mediterranea, alla quale una vecchia maga predice un infelice destino. Saranno l’abilità della zingarella Lilla, e il bacio d’amore di un principe-antropologo, spinto a rintracciare le orme di una antica leggenda, a destare la fanciulla dal proprio sonno centenario.

Danza, nel ruolo principale della principessa Aurora, la giovane ballerina giapponese Minami Shiota, nel ruolo del principe Ernesto (come l’antropologo Ernesto De Martino, che “scopre” il fenomeno del tarantismo salentino), danza Alexander Yakovlev, primo ballerino formatosi all’accademia Vaganova di San Pietroburgo e già da quattro anni nell’organico del Balletto del Sud. Al loro fianco, nei ruoli solistici, i validi danzatori della compagnia: Alessandro De Ceglia, Nuria Salado Fustè, Federica Resta, Francesca Raule e Stefano Sacco; completano le scene di gruppo: Francesca Bruno, Martina Minniti, Alice Leoncini, Beatrice Bartolomei, Elia Davolio, Lucio Mautone, Valerio Torelli, Francesco Rovea e Motoya Fukuscima, tutti elementi del Balletto del Sud, emblemi di una bella e solida realtà nazionale che ha saputo collezionare successi in numerose tournée italiane ed europee. Il ruolo della strega Carabosse, personaggio creato da Franzutti per Lindsay Kemp, è interpretato dall’attore Andrea Sirianni. Le scene sono realizzate da Francesco Palma. Lo spettacolo è realizzato con l’esecuzione dell’orchestra OLES diretta da Eliseo Castrignanò.

– Nei giorni 2 e 3 dicembre alle ore 10.00 hanno luogo due matinée per le scolaresche inserite nel progetto “La Scuola a Teatro” che giunto alla 22esima edizione ha come obiettivo principale l’avvicinamento dei giovani all’arte della danza e della musica. Per i due spettacoli mattutini sono previste 2000 presenze.

– Domenica 4 dicembre alle ore 16,30 nel foyer del Teatro Politeama Greco di Lecce, con finalità divulgativa è organizzata una conferenza con video-citazioni a cura del critico Prof. Massimiliano Craus.

Info: TEATRO POLITEAMA GRECO via XXV Luglio Lecce, tel. 0832.241468

Spettacoli: Venerdì 2 dicembre, ore 21.00 – Sabato 3 dicembre, ore 21.00 – Domenica 4 dicembre, ore 18.30

Dopo le date di Lecce lo spettacolo continuerà la sua tournée in diversi teatri italiani:

18 Dicembre – Auditorium Tommasiello – Teano

22 Dicembre – Teatro Verdi – Pisa

27 Dicembre – Teatro Guglielmi – Massa –

29 Dicembre – Nuovo Teatro Verdi – Brindisi

28 Gennaio 2017 – Teatro Comunale Chiabrera – Savona

31 Gennaio 2017 – Teatro Politeama Genovese – Genova

10 Marzo 2017 – Teatro Petrarca – Arezzo

«Una compagnia di balletto internazionale, composta da 18 elementi, – ha detto l’assessore regionale all’Industria turistica e culturale, Loredana Capone – presenta i suoi cinque spettacoli – due per le scolaresche e tre serali – con l’esecuzione dal vivo di un’orchestra sinfonica in un grande Teatro all’italiana di 900 posti dove si prevede il tutto esaurito. Questa, che può sembrare la descrizione di una consolidata attività di un ente lirico di una delle più grandi capitali d’Europa, è invece il programma di due prestigiose e operose realtà della Puglia: il Balletto del Sud e la rinata Orchestra Sinfonica di Lecce e il Salento, che dal primo al quattro dicembre presentano, al Teatro Politeama Greco di Lecce, La Bella Addormentata nella coreografia di Fredy Franzutti. Abilità d’impresa, investimento nella formazione, capacità di sinergia, coinvolgimento del territorio, esportazione del prodotto sono le parole vincenti di un’offerta culturale divenute in questo progetto realizzate e connesse. Siamo convinti che, come la protagonista del mito, se la Puglia si risveglia al bacio amoroso dell’arte può divenire il territorio del sapere e del creare e fare da traino per molte altre realtà del Mezzogiorno e d’Italia».

Michele Olivieri

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