ASPETTANDO IL DALAI LAMA

Dalai Lama

 

 

 

 

Dal 20 al 23 ottobre 2016 presso il MIC – Museo Interattivo del Cinema, Fondazione Cineteca Italiana di Milano presenta “Aspettando il Dalai Lama”: in occasione degli incontri con sua santità il XIV Dalai Lama previsti il 21 e 22 ottobre presso la Fiera di Rho, tre titoli che sono un’esplorazione della filosofia buddista intesa come esempio di riflessione, pensiero e spiritualità. Primo fra tutti Dalai Lama. Il quattordicesimo (2014) di Fujiro Mitsuishi, il documentario più esaustivo e interessante mai realizzato sull’attuale Dalai Lama, il quattordicesimo della storia. L’aspetto più significativo del film è di farci conoscere questo grande uomo sia attraverso le occasioni pubbliche, sia, e soprattutto, mostrandone il privato e i rapporti con le persone comuni, arrivando a realizzarne un ritratto che ci permette di scoprire la semplicità, l’allegria, la profonda umanità di una delle autorità religiose più influenti al mondo, premio Nobel per la pace nel 1989. Tenzin Gyatso, questo il suo nome, risiede oggi a Dharamsala, nel nord dell’India, sede del governo in esilio tibetano dopo l’occupazione politica e militare del Tibet da parte della Cina nel 1949. Di quel governo, il Dalai Lama è stato a capo fino al 2011, data in cui si è dimesso in favore di un successore eletto dal parlamento esule, dopo aver peraltro promosso una riforma atta a ridisegnare i propri poteri politici. Ancora detentore della propria autorità religiosa, oltre a insegnare il Buddhismo in tutto il mondo, guadagnandosi stima e rispetto in buona parte dei Paesi esteri, sostiene energicamente i rifugiati tibetani nella costruzione dei templi e nella salvaguardia della loro cultura. Il secondo titolo in programma è Monk with a Camera. The Life and Journey of Nicholas Vreeland (2014), film di due artisti italiani che lavorano negli USA, Guido Santi e Tina Mascara, dedicato a Nicholas Vreeland, figlio di un diplomatico e nipote di Diana Vreeland, icona internazionale della moda. Nick – giovane dandy “globetrotter” destinato a una esistenza dorata – qualcosa deve aver ereditato dal DNA della mitica nonna, se dopo decenni di studio e di pratica devozionale, e l’incontro folgorante con il “maestro”, è diventato anch’egli una sorta di guru, primo occidentale alla guida del monastero tibetano di Karnataka in India, e del più antico centro buddista di New York. Il filo rosso che unisce le tappe di un percorso teso alla ricerca dell’essenziale è il rapporto di Nick con la fotografia, cui lo avviano fin da ragazzo Irving Penn e Richard Avedon. Antica passione abbandonata e ripresa nel corso degli anni a seguito di intime convinzioni e di eventi fortuiti, essa diventerà una risorsa fondamentale nella raccolta di fondi per il restauro del monastero indiano. Il film adotta lo stile asciutto del documentario, con inserti animati che ricordano lo stile dei cartoon anni ’70, e una colonna sonora ispirata al minimalismo USA di quegli anni e alle musiche devozionali. L’ultimo film in rassegna è il bellissimo Happiness (2013) di Thomas Balmès, vincitore del premio della giuria del Trento Film Festival. Con grande sensibilità e forza espressiva, Happiness racconta la storia di un piccolo monaco di otto anni che, in un villaggio himalayano, mentre compie i suoi studi spirituali in monastero, vive il momento di sviluppo del suo paese, il Buthan, costituito principalmente dall’arrivo della rete elettrica, della Tv e di internet. Attraverso lo sguardo pieno di curiosità e stupore del bambino protagonista, il film costituisce una riflessione sui possibili conflitti fra un modello di vita tradizionale improntato alla spiritualità del buddismo tibetano e le sirene del materialismo rappresentate dal progresso. Un progresso che solo alla fine degli anni Novanta è arrivato in Buthan, paese, peraltro, nel quale il principio guida istituzionale dello sviluppo continua a essere quello della “Felicità interna lorda”, concetto volto a sottolineare come il processo di modernizzazione, preservando i valori culturali e religiosi, dovrebbe tendere ad aumentare la felicità e non solo a garantire una maggiore ricchezza economica. Info: info@cinetecamilano.it / www.cinetecamilano.it

Michele Olivieri

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