CENTO ANNI DI SPOON RIVER

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Successo immediato per Cento anni di “Spoon River”, il ricordo dei cento anni della pubblicazione della versione completa dell’Antologia di Spoon River, promosso domenica 11 settembre all’interno del complesso di San Miniato al Monte dalla Fondazione Teatro della Toscana, con il contributo del Comune di Firenze, in collaborazione con Fondazione Fabrizio De André Onlus e Radio Popolare Network. Biglietti esauriti sia per il percorso teatrale nel cimitero monumentale delle Porte Sante (dalle 18:30) che per il concerto sul sagrato della Basilica (dalle 21). Dato l’alto numero di richieste e l’impossibilità di soddisfarle tutte, la diretta radiofonica di Radio Popolare Network e Controradio sarà diffusa allo spazio Flower, al Piazzale Michelangelo. Al termine del concerto, la Fondazione Teatro della Toscana donerà alla Fondazione Fabrizio De André Onlus gli arrangiamenti per orchestra di “Non al denaro non all’amore né al cielo”, realizzati da Saverio Lanza e trascritti da Simone Santini. “Cento anni di Spoon River” di domenica 11 settembre è una serata che viaggia sul duplice binario della letteratura e della musica. Si comincia alle 18.30 con la lettura itinerante, tra i vialetti del cimitero monumentale delle Porte Sante, che ospita le tombe di Collodi, Ottone Rosai, Vasco Pratolini, Spadolini, di alcune liriche nella traduzione dell’Antologia di Spoon River di Fernanda Pivano, con Marco Baliani, Iaia Forte, Gabriele Lavia, Maurizio Lombardi, Giulia Weber. Poi, sul sagrato della Basilica di San Miniato al Monte, ci sarà il concerto (dalle 21): Mauro Ermanno Giovanardi, Petra Magoni & Ferruccio Spinetti, Morgan, Peppe Servillo, insieme a Trio Amadei, Markus Stockhausen, Orchestra della Toscana (ORT) diretta da Saverio Lanza, daranno voce a Non al denaro non all’amore né al cielo, l’album del 1971 in cui il cantautore Fabrizio De André, con la collaborazione di Giuseppe Bentivoglio e Nicola Piovani, rielaborò i testi di 9 poesie tratte dall’Antologia. L’accesso pedonale all’area della Basilica, a partire dagli incroci di Viale Galileo con Via del Monte alle Croci e Via delle Porte Sante, sarà consentito a partire dalle 16:30 solo ai possessori di biglietto, a chi deve ritirare un biglietto acquistato via internet, agli accreditati e alle maestranze, oltre ai fedeli che si recano alla liturgia delle 17.30. Il punto biglietteria aprirà alle 17.30. L’accesso alla stessa area con veicoli e la sosta sono vietati dalle 15.30 a tutti, tranne ai veicoli in servizio, ai contrassegni invalido che abbiano a bordo dell’autovettura la persona in favore della quale è stato rilasciato il contrassegno e ai veicoli dei partecipanti alla liturgia delle 17.30. Questi ultimi dovranno essere inderogabilmente rimossi entro le ore 19. Visti il divieto di sosta e le difficoltà di parcheggio della zona, si consiglia agli spettatori di servirsi del trasporto pubblico. Il percorso teatrale nel cimitero sarà aperto alle ore 18.30 circa, e comunque al termine della liturgia delle 17.30. L’ultimo ingresso nel percorso sarà consentito alle 20.15 e il percorso stesso sarà chiuso inderogabilmente alle 20.40. Sarà possibile anche assistere solamente al concerto. Il concerto avrà inizio alle 21. Il posto è unico, non numerato. Il cimitero e il sagrato della Basilica sono luoghi sacri, di straordinaria importanza e delicatezza monumentali. Gli spettatori sono pregati di comportarsi conseguentemente. Nel cimitero è seriamente vietato lasciare il percorso segnalato, toccare le tombe o salire sulle stesse. Presso l’ingresso principale sarà predisposto un punto ristoro. Qualsiasi tipo di cibo dovrà essere consumato fuori dal recinto della Basilica. Si prega di avere la massima cura per lo smaltimento dei rifiuti. Viste le restrizioni vigenti per accedere all’area, la circolazione del pubblico fuori e dentro il recinto dell’abbazia è libera. Preghiamo però gli spettatori di conservare sempre con sé il tagliando di ingresso, che dovrà essere esibito a richiesta. “Cento anni di Spoon River” è il penultimo dei grandi progetti dell’Estate Fiorentina 2016. “Firenze celebra i cento anni dalla pubblicazione definitiva di uno dei capolavori della letteratura mondiale del ‘900 attraverso le parole di Edgar Lee Masters e le musiche di uno straordinario cantautore-poeta come Fabrizio De André – ha detto il curatore dell’Estate Fiorentina Tommaso Sacchi –. Il cimitero delle Porte Sante è il luogo naturale in cui raccontare le vite umane del microcosmo immaginario di Spoon River: un dialogo alternato tra musica e parole. Uno spaccato di umanità varia affidato a cinque grandi musicisti e a cinque grandi attori del nostro Paese. Un ringraziamento speciale va a Dori Ghezzi e a Padre Bernardo senza la ostinata passione dei quali il progetto non sarebbe stato possibile”. “Ringrazio di cuore tutti gli artisti che hanno aderito all’evento con passione ed entusiasmo – ha detto la presidente della Fondazione Fabrizio De André Onlus Dori Ghezzi –. Allo stesso tempo non posso non ricordare la passione, l’entusiasmo e, soprattutto, il coraggio di Fernanda Pivano, senza la quale non avremmo molto probabilmente conosciuto né le parole di Masters né quelle di Fabrizio perché, come tutti sappiamo, fu lei a tradurre i versi del poeta americano e a farli conoscere in Italia durante il Fascismo, quindi a far sì che Fabrizio, insieme a Giuseppe Bentivoglio e a Nicola Piovani, scrivessero poi Non al denaro non all’amore né al cielo. Questa iniziativa, fortemente voluta dal Comune di Firenze, è una nuova occasione per ringraziarla e rendere omaggio alla sua sensibilità e intelligenza”. / “Questa celebrazione di Spoon River è per la Fondazione Teatro della Toscana non solo l’occasione di collaborare attivamente con il Comune alla valorizzazione di un bene straordinario della città – ha detto il Direttore generale della Fondazione Teatro della Toscana Marco Giorgetti –, ma anche il momento di inaugurazione delle attività della stagione 2016/2017, che si annuncia ricca di appuntamenti. Un bel connubio tra musica e teatro che siamo particolarmente lieti di orchestrare”.

Michele OLIVIERI

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