Giappone: presentati i Borghi Italiani
La particolarità del nostro Paese è che ovunque ci si trovi, si rischia di inciampare in qualche sito storico culturale davvero carino. Ogni più piccola frazione italiana può vantare di possedere una chiesetta romanica, piuttosto che un teatro romano, o un circuito di tombe etrusche, o templi risalenti ai tempi della Magna Grecia.
Ed è proprio perché il nostro territorio è completamente impregnato di storia, arte e cultura che è il sogno dei viaggiatori di tutto il mondo, visitarlo.
In questi giorni ad esempio si è tenuto in Giappone un incontro, organizzato dal Ministero del Turismo in collaborazione con il club de I Borghi più Belli d´Italia ed ENIT presso l’Ambasciata d’Italia, con l’obiettivo specifico di aprire le porte dei nostri piccoli comuni agli stranieri.
Presenti all’evento Dorina Bianchi, Sottosegretario di Stato con delega al turismo, l’Ambasciatore Domenico Giorgi, il Presidente de I Borghi più Belli d´Italia, Fiorello Primi, le più alte autorità Giapponesi e gli organi di stampa locale.
La Bianchi ha dichiarato durante la manifestazione che il governo sta “lavorando per garantire una vera esperienza di viaggio alternativa e completa. I turisti oggi chiedono di sentirsi parte di un territorio, di entrare in contatto con le tradizioni locali e con le memorie di un luogo. È per questo che il 2017 rappresenterà l’anno dei piccoli borghi. Una priorità per noi volta a garantire al turista una vera esperienza sensoriale e visiva fatta di luoghi che raccontano una storia, tradizioni enogastronomiche secolari e tesori archeologici e religiosi di valore raro, un’anima di cui l’Italia è ricca”.
Per l’occasione è stata presentata anche la Guida dei Borghi più Belli d´Italia in lingua giapponese.
E’ fondamentale capire che la ricchezza italiana è data dal turismo, e pertanto è necessario informare il mondo delle bellezze che abbiamo da offrire.
Marisol BERTERO