PARALLELO TRASVERSALE – CARLO VELLA

Invito Mostra Carlo 2016 F

 

 

 

Questa è la seconda mostra delle opere di “Carlo Vella”. La prima, inaugurata il 7 settembre del 2007, ad un anno dalla sua scomparsa, e allestita nella Seconda Scuderia del Castello Sforzesco di Vigevano, fu di difficile realizzazione perché i lavori dell’artista erano sparsi in molteplici luoghi: le sue opere sono state frutto di scambio o di regali e fu quindi difficile rintracciarli. Ostile al mercato dell’arte e delle gallerie, per lui la pittura era una cosa intima fatta per sé, per i suoi amici, per la sua famiglia, un mezzo poetico come segno della sua presenza. A dieci anni dalla sua “fuga verso l’ignoto” abbiamo voluto rivivere ancora una volta questa presenza così viva che si esprime nei suoi quadri, nei suoi colori, nella sua ricerca continua, nei messaggi che vi sono nascosti. Un parallelo trasversale, assurdo e realistico, uno sberleffo nonsense pieno di significati. Per chi vuole capire. / Carlo Vella (1966-2006) nato e vissuto a Vigevano, dopo gli studi liceali e alcuni anni di frequenza della facoltà di Filosofia all’Università di Pavia, dirige dal 1988 al 1992 l’emittente locale Radio Informatore Willy’s Hard Cafè. Dal 1996 ricopre l’incarico di direttore responsabile del settimanale “L’Informatore”, dopo averne curato il passaggio al formato tabloid nel 1993 e prima ancora, l’informatizzazione dell’intera struttura editoriale.
Parallelamente all’attività professionale, porta avanti con passione lo studio della pittura, della grafica e della fotografia. Ostile al mercato dell’arte e delle gallerie, e con una timidezza di fondo che lo fa sfuggire dal mettersi in mostra (mai fatta una personale, mai un tentativo verso una sua storicizzazione), per lui la pittura è una cosa intima fatta per sé, per gli amici e la sua famiglia, un mezzo poetico come segno della sua presenza.
Il 7 settembre 2006, a solo quarant’anni, scompare in seguito ad un incidente stradale. ///// “Giustificare, disquisendo, un blu con la rima della manica, rafforzerebbe alquanto il blu. E la manica? La manica, se non è di pizzo, se la cava. Questa è arte, questa è arte. Questa è arte, si capisce, vero? Quanto costa, e questa è arte? lo non vendo, normalmente. Ma l’originalità a tutti i costi, sta proprio qua: l’eccezione non conferma la regola: io vendo. E sono venduto, e mi vendono. Quindi mi capiscono. Ma come faranno mai a capirmi se non riesco neppure io a capire? Capire, carpire. Carpa, scarpa, pinguino. Belli i pinguini! Pongo. Pungo. Ping-pong. Ammazza che arte. Nella più frugale delle ipotesi: il tanto al tocco. Intanto, tocco. E settanto mi dà tanto, sessanto, cinquanto, quaranto, trento, vento, diecio, zero, mano diecio, meno vento… parallelo”. (Carlo Vella / 5 dicembre 1991).

Michele OLIVIERI



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