Istanbul affascinata dal Bosco Verticale
Vicino all’ormai centralissima e frequentatissima piazza Gae Aulenti di Milano, sorge dal 2014 il complesso di due palazzi detto “Bosco Verticale”, progettato dall’architetto Stefano Boeri.
Già stimato professionista, è oggi grazie a questo straordinario progetto uno degli architetti più quotati al mondo, tanto da essersi aggiudicato il premio come «grattacielo più bello e innovativo del mondo», secondo una classifica redatta dal Council on Tall Buildings and Urban Habitat per due anni consecutivi, oltre a numerosi altri premi.
Oggi Boeri sta presentando al mondo il suo libro “Un bosco verticale” nel quale racconta come è nato uno degli edifici simbolo del capoluogo lombardo: il suo è stato un esperimento attraverso il quale ha cercato di introdurre nell’architettura la biodiversità, l’interazione tra uomini, alberi e uccelli, un palinsesto di pensieri e immagini. Il volume, a cura di Guido Musante e Azzurra Muzzonigro, ed edito da Corraini, è suddiviso in quattro parti: “Alberi e umani” che racconta la nascita e lo sviluppo del progetto; “Storie dal Bosco Verticale”, con alcuni piccoli racconti dell’autore illustrati da Zosia Dzier?awska; il “Dizionario illustrato del Bosco Verticale in 100 voci”, che raccoglie i concetti chiave del progetto, e per concludere “Bosco Verticale: Imparare dal I BV”, che modellizza l’esperienza per permettere la riproduzione altrove di progetti analoghi.
L’appuntamento per incontrare Boeri dunque è al centro Italiano di Cultura di Istanbul, il 7 giugno, alle ore 19.
Marisol BERTERO