A Monaco di Baviera si studia Montale
Da anni il Ministero degli Esteri Italiano si sta adoperando per rendere note oltre i confini la nostra arte e la nostra cultura. Ne è un esempio tra i tanti il corso su Eugenio Montale, organizzato dall’Istituto italiano di cultura di Monaco di Baviera e da Forum Italia e.V., dal titolo “Una cellula di miele. Montale e la poesia italiana del Novecento”, curato da Federico Italiano.
Eugenio Montale, poeta ligure, nacque a Genova nel 1896, e nonostante il percorso di studi tecnico intrapreso, durante l’adolescenza Montale coltivò i propri interessi prevalentemente letterari, frequentando le biblioteche cittadine e assistendo alle lezioni private di filosofia della sorella Marianna, iscritta a Lettere e Filosofia. Infatuato degli scritti di Dante, Petrarca Boccaccio e D’Annunzio, dovette abbandonare momentaneamente gli studi per combattere la Seconda Guerra Mondiale. Pubblicò numerose opere, partendo nel 1925 da Ossi di Seppia, ambientando le sue esperienza perlopiù nella Riviera di Levante, dove era solito vivere. Si può dire che fu il personaggio letterario italiano più in vista del secolo scorso, tanto che si aggiudicò il premio Nobel per la Letteratura nel 1975. Il suo stile poetico si può descrivere come preciso e, al contempo, ricco di mistero.
Il corso di Federico Italiano si terrà nei giorni 26 aprile e 3-10 maggio (orario 18-21), e si articolerà in tre sessioni, durante le quali si leggeranno e discuteranno le poesie più rappresentative dell’opera di Montale, perlustrando, attraverso di esse, i momenti più importanti della storia culturale italiana, dal 1925, anno della pubblicazione di “Ossi di seppia”, al 1973, anno in cui apparve il “Diario del 71’ e 72’”. Inoltre, partendo dall’opera del poeta ligure, si faranno anche brevi incursioni nei testi di altri grandi poeti italiani del Novecento, come Ungaretti, Saba, Fortini e Sereni. Il corso, che si terrà in lingua italiana, è indicato per appassionati di letteratura con un buon dominio della lingua italiana scritta, nonché per gli italiani residenti in zona appassionati di letteratura.
Marisol BERTERO