LA MAGIA DEL LAGO DEI CIGNI

Live Arts Management presenta il “Russian State Ballet”, il quale porta in scena martedì 12 gennaio alle ore 20.45, al Teatro Nuovo di Milano uno dei balletti più acclamati del grande repertorio “Il Lago dei Cigni”. La trama si svolge inizialmente in un parco di fronte al castello, dove il principe Siegfried festeggia con i suoi amici il compleanno. Si avvicinano dei contadini per porgergli gli auguri e lo intrattengono con le loro danze. Giunge la regina madre, che regala al figlio una faretra per la caccia e lo esorta a trovare una sposa tra le ragazze che lei ha invitato al ballo del giorno dopo. Ormai è quasi buio, uno stormo di cigni appare nel cielo. Il principe Siegfried e i suoi amici decidono di andare a caccia, e imbracciato l’arco s’inoltrano nella foresta. Sulle acque di un lago nuotano i cigni, in realtà bellissime fanciulle stregate dal malvagio Rothbart, che possono assumere forma umana solo la notte. Siegfried e i suoi amici li contemplano sotto la luce della luna. Il principe prende la mira, ma proprio in quel momento i cigni si trasformano in fanciulle. La loro regina, Odette, narra al principe la loro triste storia, e spiega che solo una promessa d’amore sincero potrà sciogliere l’incantesimo che le tiene prigioniere. Siegfried, incantato dalla bellezza di Odette, la implora di prendere parte al ballo del giorno dopo, in cui egli dovrà scegliere una sposa. Anche Odette sembra colpita dalla bontà del principe e danza con lui prima che l’alba la costringa nuovamente a trasformarsi in cigno. I due giovani si giurano eterno amore. È l’alba, e le fanciulle vengono nuovamente trasformate in cigni. Nella sala da ballo del castello entrano gli invitati, accolti da Siegfried e dalla regina madre. Iniziano i festeggiamenti. Gli squilli di tromba annunciano l’arrivo delle sei principesse aspiranti pretendenti del principe, ciascuna delle quali danza per il principe. Ma Siegfried si rifiuta di scegliere, quand’ecco che uno squillo di tromba annuncia l’arrivo di nuovi ospiti. Si tratta del mago Rothbart e della figlia Odile che, grazie a un artificio del padre, ha assunto le sembianze di Odette. L’intento del mago è quello di far innamorare il principe della sua Odile, in modo da mantenere per sempre Odette in suo potere. Con il suo fascino, Odile riesce a sedurre Siegfried che la presenta a sua madre come futura sposa. Rothbart esultante si trasforma in una civetta e fugge dal castello, che piomba nell’oscurità fra l’orrore degli invitati. Siegfried, resosi conto dell’inganno, scorge la vera Odette attraverso un’arcata del castello, e disperato si precipita nella notte alla ricerca della fanciulla. Scena II: Sulle rive del lago Odette, morente, piange il destino crudele che la attende. Disperato e dopo una lunga corsa, arriva Siegfried per ribadirle il suo amore e raccontarle dell’inganno di Rothbart. L’amore di Odette è più forte della magia di Rothbart e commossa dalla disperazione e dalle parole del principe, lo perdona. In mezzo alle rovine compare Rothbart che provoca una furiosa tempesta sul lago e le sue acque inghiottono i due amanti. Finita la bufera, le anime dei due si riuniscono in un’apoteosi celeste. Il “Russian State Ballet” ospite dei palchi internazionali più prestigiosi e considerato un’istituzione tra le compagnie di danza classica è stato fondato nel 1984 da Vyacheslav Gordeeev (primo ballerino del Bolshoi). Negli anni la compagnia ha accolto e dato la possibilità di rivelare pienamente i talenti di ballerini che hanno fatto la gloria del teatro, come gli Artisti Onorari della Russia Marina Bogdanova, Maya Ivanova, Dmitry Protsenko, Vitaly Akhundov, che sono stati progressivamente sostituiti da una nuova generazione di giovani talenti tra i quali – Natalia Ashikhmina, Elena Osokina, Maxim Fomin, Vladimir Mineev. L’ensemble si distingue per eleganza e perfezione dei costumi e delle impeccabili coreografie. Una fiaba raccontata attraverso la magia e l’incanto della danza che affascina spettatori di ogni età anche grazie alle splendide e intramontabili musiche di Ciajkovskij.
                                                                                        Michele OLIVIERI

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