Dronemania. Studenti italiani chiamati come esperti in tutto il mondo
Articoli, reportage, telegiornali, partecipazioni sui canali Rai ma anche inviti in giro per il globo come esperti nel settore.
Una fama mondiale tutta meritata quella che ultimamente gli studenti dell’Ipsia Galilei di Castelfranco Veneto, capitanati dal loro Professore Daniele Pauletto, stanno riscuotendo con i loro progetti di applicazione dei “droni”.
Le potenzialità di questi “robot volanti” sono riconosciute da diversi anni ma adesso si stanno aprendo nuove incredibili frontiere. In questo periodo di ansia da terrorismo internazionale, come non apprezzare l’idea della scuola veneta che ha messo a punto un particolare drone che, guidato dall’esterno, sarebbe in grado sia di monitorare eventuali terroristi all’interno di un ambiente che diventare guida per raggiungere la salvezza per tante vite.
E poi applicazioni di soccorso in caso di calamità, ma anche come inusuale domestico o giardiniere.
L’agenda degli studenti del Galilei, considerati oggi tra le massime autorità, è ovviamente quanto mai affollata, tra le recenti partecipazioni all’Innovation Day della Renault e al Maker Faire di Roma, volando poi a Londra per il Festival delle Scienze e al Maker Faire di Berlino.
Un drone non è certo un giocattolo, ma è stato tra i regali più richiesti di questo Natale.
Anche se talvolta è possibile telecomandarlo semplicemente da uno smartphone, è un gioiello tecnologico da non prendere però sottogamba.
Una dronemania che va dilagando e che, per questo, va sapientemente regolamentata dal buon senso, affiancato, perché no, anche dal vademecum “Droni sicuri”. Secondo Pauletto, infatti, tra le regole basiche bisogna tener presente che fino ai 14 anni deve essere “gioco” (sempre con la dicitura CE), e deve avere le eliche a protezione integrata per evirare di farsi male.
E infine occhio ai termini: l’aeromodello è di libero uso mentre l’aeromobile o Sarp-Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto è normato dall’Enac e per guidarlo occorre possedere la specifica patente.
Silva BOS