Il Barocco Bolognese a Rio

In occasione delle celebrazioni per l’anno dell’Italia in America Latina, e per il 450esimo anniversario della fondazione della meravigliosa città di Rio de Janeiro sarà nuovamente l’arte nostrana ad essere protagonista.
Grazie a un’iniziativa dell’Ambasciata d’Italia a Brasilia, con il sostegno di ENEL Green Power, il prestigioso Museu de Belas Artes di Rio ospiterà per la prima volta due capolavori della pittura bolognese dedicati a San Sebastiano, il patrono della capitale carioca: il “San Sebastiano” di Guido Reni e il “San Sebastiano curato da Irene” del Guercino.
La prima è una tela che raffigura il martire mentre subisce il supplizio: braccia alte legate sopra la testa, primi dardi andati a segno, viso rivolto al cielo, non dolorante quanto desideroso. Lo stile di Reni è vicino al classicismo carraccesco, al quale seppe dare un’interpretazione personale e controllata, che al di là dello studio dei classici lascia intravedere un reale apprezzamento della corposità barocca, all’interno di una struttura elegante e rigorosa e di un altissimo uso del colore.
La seconda opera invece, di Giovanni Francesco Barbieri detto il Guercino, dal gusto sicuramente più barocco, ritrae quattro personaggi che si affaccendano attorno al corpo martoriato del santo. Il dipinto è caratterizzato da forti contrasti di luce e da ombreggiature ariose che creano una freschezza e una trasparenza caratteristiche dello stile pittorico dell’artista.
L’esposizione dei due dipinti, aperta al pubblico dal 27 novembre 2015 al 27 marzo 2016, rappresenta una collaborazione fra uno dei più importanti musei brasiliani e il “Sistema Italia”: l’Ambasciata, una grande azienda italiana che occupa un posto di rilievo sul mercato brasiliano, i Musei Capitolini di Roma, la Pinacoteca di Bologna, come pure il Consolato Generale d’Italia e l’Istituto Italiano di Cultura di Rio de Janeiro. Nell’intenzione di promotori e organizzatori, il prestito delle due opere deve rappresentare il momento di inizio di una collaborazione strutturata tra musei che vada al di là della realizzazione di progetti espositivi, avvicinando le realtà museali dei due Paesi.
Una mostra unica per gli amanti dell’arte, e del barocco emiliano per gli esperti, davvero da non perdere, in attesa dell’apertura dei Giochi Olimpionici di Rio de Janeiro.

                                                                                                           Marisol BERTERO

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