APERITIVO IN CONCERTO 2015-2016
Domenica 8 novembre alle ore 11.00,presso il Teatro Manzoni di Milano, s’inaugura la trentunesima stagione di “Aperitivo in Concerto”. E sarà una vera festa in piena regola. Perché si presenta per la prima volta in Italia un gruppo già acclamato in tutto il mondo e guidato dall’eccezionale cantante israeliano di origini yemenite Ravid Kahalani: Yemen Blues è un esplosivo miscuglio fra estatiche melodie mediorientali, ritmi africani, arabi ed ebraici, influenze caraibiche, jazz e funk. Dagli Stati Uniti al mondo arabo, Yemen Blues è diventato un gruppo di riferimento per la sua spettacolare capacità di fondere culture e di allacciare un dialogo fra le più diverse tradizioni, grazie all’abilità di creare una trascinante festa comunitaria, uno happening in cui un gioioso messaggio di fratellanza e di scambio viene trasmesso attraverso una musica in cui la creatività sembra non avere confini. Virtuosismi vocali (Kahalani è un interprete semplicemente fuori del comune, dotato di una potenza evocativa pressoché unica come la sua capacità di coinvolgere il pubblico in un vero e proprio rituale creativo) e strumentali (Yemen Blues è composto da strumentisti indiscutibilmente eccezionali, fra i quali spiccano anche le presenze di Shanir Blumenkranz, artista di riferimento nei gruppi guidati da John Zorn, del ben noto tastierista Brian Marsella, altro prediletto di John Zorn, e di due fenomenali percussionisti come Itamar Doari e Rony Iwryn), tradizioni millenarie e contemporaneità si uniscono in un torrenziale flusso di musica che sa abbinare con uguale intensità impegno e intrattenimento: un concerto d’apertura che, per la sua completa identificazione con la “filosofia” di “Aperitivo in Concerto” di voler essere finestra sempre aperta sul mondo, non poteva essere più adatto e più coinvolgente. Ravid Kahalani nasce nel 1978 in Israele, da una famiglia yemenita originaria di Kohlan, alle porte della capitale Sanaa. Nato in un contesto peculiare come quello ebraico-yemenita, in cui il canto è coltivato con passione e per millenaria tradizione, Kahalani è l’ultimo di una stirpe di eccezionali cantanti e cantori. Inizialmente allevato al canto sinagogale, egli per un lungo periodo si distacca dalle tradizioni religiose e familiari, dedicandosi allo studio della vocalità africano-americana attraverso il blues e il soul. Interessato al teatro, compie studi di recitazione presso il Nissan Nativ Acting Studio e partecipa, fra i tanti progetti, alla messa in scena di “Rust”, pièce di Avishai Hadari che ottiene il primo premio all’Akko Theatre Festival del 1998. Kahalani affianca le sue molteplici attività di performer allo studio della percussione, sotto la guida del noto percussionista Chem Zimbalista. Esordisce come cantante solista in uno spettacolo, “Joy”, del coreografo e ballerino Yossi Yungman, all’Israel Festival del 2003. Durante una tournée europea, viene avvicinato dall’artista belgradese Misko Plavi, che lo invita a partecipare al suo progetto concertistico “East Kissing West”. Nel corso della sua permanenza in Serbia, Kahalani studia la liturgia serbo-ortodossa e il canto liturgico serbo sotto la guida di Divna Petrovic. Di ritorno a Tel Aviv, studia e pratica come controtenore accademico. Con il trascorrere del tempo, Kahalani fa ritorno alle sue radici, appassionandosi alle culture musicali arabe, che studia sotto la guida del chitarrista e liutista Alon “Amano” Campino, specializzandosi nelle pratiche esecutive fra le popolazioni delle aree sub-sahariane. Nasce così il suo peculiare stile interpretativo, che fonde radici orientali e africane con le tecniche vocali della soul music africano-americana ed affronta un repertorio che esplora il repertorio nubiano, gnawa, tuareg, saidi e bambara e cui affianca la tradizione arabo-yemenita e quella ebraico-yemenita. Viene così chiamato dal noto artista israeliano Idan Raichel a essere la voce solista dello Idan Raichel Project, con il quale si esibisce in tutto il mondo. Kahalani collabora inoltre con una molteplicità di artisti israeliani (come il grande contrabbassista Omer Avital, con il quale fonda Yemen Blues) e internazionali, attraendo l’attenzione del celebre produttore e bassista Bill Laswell, vera eminenza grigia dell’avanguardia newyorkese, che produce nel 2014 il più recente progetto di Kahalani e Yemen Blues: Insaniya. Fra New York e il Medio Oriente in un’esplosiva miscela di jazz, funk e antiche tradizioni. Info: Tel. 02 763690681/682 / www.aperitivoinconcerto.com
Michele OLIVIERI