Marini in mostra a San Paolo

Il 2015 è l’anno italiano in America Latina, e molti sono gli eventi e le manifestazioni organizzate per quest’ambito. Ecco che anche d’estate, non ci si dimentica dell’arte: presso la Pinacoteca dello Stato, a San Paolo, è stata inaugurata ieri la mostra “Marino Marini: do arcaísmo ao fim da forma”. Curata da Alberto Salvadori, direttore del Museo Marino Marini di Firenze, questa esposizione è la prima retrospettiva in Brasile dell’artista italiano, rinomato internazionalmente per le sue sculture in bronzo, e uno dei nomi fondamentali dell’arte contemporanea italiana.
Nato a Pistoia nel 1901, Marini ha scelto da subito di perseguire la carriera artistica, iscrivendosi all’Accademia di Belle Arti di Firenze, dove imparò a destreggiarsi dapprima con la pittura, e solo in seguito con la scultura, di cui diventò anche insegnante presso la prestigiosa Brera di Milano. Durante la Seconda Guerra Mondiale si ritirò in Svizzera, dove ebbe modo di incontrare maestri dell’arte contemporanea, come Giacometti e Wotruba, che lo aiutarono ad approfondire i suoi studi artistici.
Cresciuto immerso nell’ambiente artistico fiorentino, sotto l’influenza dell’arte etrusca ed egizia esposta nei musei toscani, Marini non ha potuto non sviluppare, nei suoi lavori, i seguenti temi fondamentali: il ritratto con la Pomona (figure femminili simbolo di fecondità); i cavalli e i cavalieri che occupano la serie dei Miracoli (uno di essi fu acquistato da Peggy Guggenheim che lo posizionò di fronte all’edificio della sua Fondazione a Venezia, dove tutt’ora è); e il circo, di cui lo attiravano i protagonisti (il giocoliere, il pagliaccio gli acrobati).
L’esposizione di San Paolo dunque offrirà al pubblico un ampio e generoso panorama della produzione artistica di Marini, con 68 opere, tra sculture, dipinti e disegni, rappresentative dei vari periodi della sua carriera. L’iniziativa vede coinvolte la Fondazione Marino Marini di Pistoia e il Museo Marino Marini di Firenze, ed è sponsorizzata dalla Pirelli e patrocinata dall’Istituto Italiano di San Paolo.
Una mostra da non perdere per gli appassionati di arte contemporanea, che resterà aperta al pubblico fino al 27 settembre.
                                                                                                Marisol BERTERO

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