BOLZANO DANZA

Superato il “giro di boa” dei trent’anni, Bolzano Danza si appresta a raccogliere una nuova sfida. Dal 13 al 25 luglio sui palcoscenici del Teatro Comunale e nei luoghi simbolo della città la 31esima edizione del festival di danza contemporanea stimolerà ancora una volta la curiosità del suo appassionato pubblico affrontando un tema di scottante attualità: l’identità e i ruoli di genere. Da diverse edizioni profondamente legato alle politiche sociali, all’attivismo, al territorio e ai cambiamenti del nostro tempo, il festival si fa nuovamente termometro, nel tramite del linguaggio del corpo, della società. “Fe|Male” è il titolo dell’edizione 2015 che coinvolge nomi illustri del panorama internazionale, star del balletto e del flamenco, insieme ad autrici e autori emergenti della scena nazionale per dar vita a un magma di posizioni poetiche ed estetiche: Alessandra Ferri, Carolyn Carlson, Rocío Molina, Cristina Rizzo, Nacera Belaza, Aszure Barton, ma anche Olivier Dubois, Roy Assaf, Rachid Ouramdane, Ivan Cavallari, Stephan Thoss, Benjamin Millepied e Herman Cornejo gli autori e i protagonisti ospiti in teatro. Come consuetudine il Festival propone un’ampia sezione di eventi Off Stage. L’apertura in Teatro il 13 luglio è all’insegna della grande danza ed è un omaggio del Festival a un illustre bolzanino, Ivan Cavallari, già Primo ballerino allo Stuttgarter Ballett e oggi direttore del Ballet de l’Opéra National du Rhin (Francia). Prima apparizione italiana per l’ensemble da quando Cavallari ne è diventato direttore, il Ballet du Rhin presenta una serata a più mani intitolata Silk. Quattro brani firmati dalla coreografa canadese Aszure Barton (Untouched, per 12 interpreti); da Stephan Thoss, autore di un Boléro che è girotondo per sei “signore”; dallo stesso Cavallari (il passo a due Ombra leggera dedicato a Maria Callas) e da Benjamin Millepied, direttore del Ballet de l’Opéra de Paris, che firma Without, un gioco di coppie e solitudini su musica di Chopin (Sala Grande, 13.07 h.21). Icona della danza contemporanea, Carolyn Carlson torna a Bolzano Danza con uno spettacolo che è frutto di un recupero storico di assoluto valore e di nuove idee creative con Short Stories (Teatro Studio, 14.07 e 15.07 h.21). L’identità di genere è da sempre al centro della ricerca artistica di Olivier Dubois, direttore del Centre Chorégraphique National Roubaix/Ballet du Nord, coreografo capace di scardinare ogni pregiudizio con spettacoli che non lasciano indifferenti. Di ritorno al Festival, Dubois presenta in prima mondiale “Les mémoires d’un seigneur”, coreografia per un solo danzatore (il prediletto interprete Sébastien Perrault) e per 40 uomini non professionisti selezionati tramite workshop tra le città di Bolzano e Civitanova Marche dove poi lo spettacolo verrà replicato. Il tema? Rappresentare la parabola del potere di un sovrano metafora del predominio del genere maschile: dalla gloria alle barbarie, dal senso di onnipotenza, alla solitudine (Sala Grande, 16.07 h.21). Donna algerina cresciuta in Francia, Nacera Belaza è portatrice di un linguaggio coreografico che annienta le differenze culturali per sublimarle nell’uguaglianza del corpo danzante. Ne “Le Cri”, duetto danzato con la sorella, si abbondona a forze spirituali, all’ascesa e alla trance in relazione allo spazio; in “La Traversée”, trio femminile in cui non è in scena narra l’oscurità e al silenzio che mettono in risonanza il corpo con l’interiorità (Teatro Studio, 20.07 h.21). Altro franco-algerino, sempre più sulla cresta dell’onda, è Rachid Ouramdane ospite con “Tenir le temps” a pochi giorni dal debutto mondiale al festival Montpellier Danse. Sono 16 i danzatori della L’A. / Rachid Ouramdane, che promettono di “Tenere il tempo” scandendo il ritmo della partitura minimalista pensata dal compositore Jean-Baptiste Julien. Come in un gigantesco carillon, i corpi si evitano, si toccano, accelerano, saltano, fuggono in un gioco incessante di sincronizzazione tra densità e vuoto (Sala Grande, 21.07 h.21, prima nazionale). Talento israeliano di ultima generazione Roy Assaf presenta al Festival l’ultimo lavoro, “Girls”, un quintetto femminile ispirato al rito sacrificale della Sagra della Primavera, e il duetto pluripremiato Six years later che traccia con lucida sinteticità lo sviluppo di una relazione di coppia sospesa tra passato e presente (Teatro Studio, 22.07 h. 21). Ballerina simbolo dagli anni Novanta, Alessandra Ferri è star indiscussa del balletto. Bolzano Danza ospita la prima italiana del nuovo progetto artistico Evolution che la vede protagonista insieme a Herman Cornejo e ad altri 8 strepitosi ballerini tra cui Tobin Del Cuore, interprete per la Hubbard Street Dance e per Mark Morris Dance Group, Craig Hall, Solista del New York City Ballet, e Daniel Proietto. Autori del gotha internazionale firmeranno le creazioni per la serata (Sala Grande, 23.07 h.21). Cristina Rizzo, artista di tendenza nel panorama della danza italiana, farà la sua prima apparizione al Festival con due progetti: BoleroEffect (Rapsodia_the long version) e il progetto performativo/installativo per Museion Media Façade Techno Casa Plus. BoleroEffect è uno spettacolo al femminile, coabitazione di due anime (Rizzo e Annamaria Ajmone) (Teatro Studio, 24.07 h.21). Il flamenco ha da qualche anno una nuova rappresentante femminile balzata all’attenzione internazionale: Rocío Molina, icona del nuovo corso del baile. A Bolzano presenta in prima nazionale “Afectos”, spettacolo “La Tremendita”, una riflessione sulla lotta alla sopravvivenza e il superamento del dolore attraverso il piacere. (Sala Grande, 25.07 h.21). Ritorna la sezione Kids con lo spettacolo “Pop Up” proposto dalla compagnia francese Ecart. (Teatro Studio, 18.07). Nel sostenere la creatività emergente Bolzano Danza si fa supporter di tre giovani autori selezionati tra le proposte del network. Il 16.07 è in scena il sardo Moreno Solinas con l’ironico trio maschile Tame Game, il 21.07 torna al festival la marchigiana Mara Cassiani con Europa, un assolo sulla nascita e il 23.07 tocca alla ladina Anastasia Kostner presentare il suo Into another body (Teatro Studio, tutti h.20). Inseriti nel cartellone del Festival anche la performance Break Out della compagnia Two in One di Akos Hargitay, docente del corso di Capoeira e il progetto DanceWorks che presenta al pubblico gli esiti dei laboratori condotti dalle docenti dei corsi di contemporaneo, Esther Balfe, e di hip hop, Nina Kripas. Info: www.bolzanodanza.it

                                                                                                Michele OLIVIERI

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