LAVA BUBBLES
I festeggiamenti per il venticinquesimo anniversario dalla fondazione della compagnia si completano il 24 e 25 luglio con la prima assoluta di Lava Bubbles, spettacolo inserito nel nuovo progetto di Roberto Zappalà, Nella città, la danza. L’intento è di portare l’attenzione in maniera forte sul rapporto tra la performance e il territorio che la riguarda. E se il titolo dell’intero progetto Nella città, la danza indica in maniera chiara un rapporto inestricabile tra una forma artistica e il luogo dove questa si svolge, tra i corpi dei danzatori e il corpo della città, il titolo delle singole creazioni indicherà le specificità e le suggestioni della città “palcoscenico”. Lava Bubbles è la creazione pensata per Catania. Bolle di lava che oltre ad evocare, ovviamente, l’Etna, sono in questo caso la metafora di un magma, un ribollio incessante, di uno scorrere e scoppiare, ma anche di uno straordinario senso di rinascita che questa città esprime quotidianamente. Far “reagire” la performance con il territorio che la ospita. La città, il suo territorio, la sua storia, la sua cultura e soprattutto le persone che la abitano e la vivono, diventano contenitore e contenuto. I corpi e le performance dei danzatori si inseriscono in uno scenario architettonico determinato che diventa parte integrante dello spettacolo. Si vuole, da un lato, scoprire e rendere evidente come la danza, con le sue performance e il lavoro sul corpo del danzatore, possa agire e fare presa anche sul corpo sociale della città, e dall’altro, proporre attraverso il linguaggio scenico, quasi un saggio di antropologia sociale. Nel rapporto con la danza da parte degli spettatori, i corpi e i gesti della quotidianità, nelle sue stratificazioni e differenze culturali, economiche e sociali, danno origine a tutti quei contrasti, cortocircuiti, paradossi e imprevedibilità che tutti insieme costituiscono il ritratto di una città. Lava Bubbles si avvicina alla struttura di un happening e si accorda con il fluire quotidiano della gente nella piazza. Interagiscono con il luogo e gli spettatori 12 danzatori e 2 percussionisti vivo, e, alla fine della performance, critici e storici della danza intervengono con “pillole” di riflessioni sul tema dell’esilio in rapporto alle residenze artistiche viste come possibilità/necessità di sviluppo e/o di “ingombro” nel loro rapporto con un determinato territorio. Questi interventi, infatti, hanno la durata di circa cinque minuti e sono strutturati come piccole performance di completamento alla danza che li precede e prologo e della performance ripetuta per la seconda volta. Interverranno Stefano Tomassini (Università di Lugano), Enrico Pitozzi (Università di Bologna) e Stefano Trimarchi (Università di Bologna). 24|25 luglio 2015 | Piazza Università, Catania | ore 17.00. Per il Festival I ART: Identità e Arte Contemporanea in Sicilia. Compagnia Zappalà Danza site-specific dal progetto “Nella città, la danza” di Roberto Zappalà, concept, direzione, coreografia e regia Roberto Zappalà, drammaturgia Nello Calabrò, produzione: Compagnia Zappalà Danza / Scenario Pubblico international choreograpfic centre Sicily per I ART – Il Polo Diffuso per le Identità e l’Arte Contemporanea in Sicilia. Prima assoluta.
Michele OLIVIERI