SERATA DI GALA “IL CIGNO”
Domenica 14 giugno alle ore 20.30 sul prestigioso palcoscenico del “Piccolo Regio Puccini” di Torino andrà in scena “Serata di Gala” in occasione del ventennale della Scuola di Danza Accademica Professionale “Il Cigno” diretta dal maestro Ciro Beffi. Il Gala del balletto, dal respiro internazionale, offrirà a tutti gli amanti della nobile arte della danza poetiche esibizioni in una presenza eccezionale con gli allievi che, grazie alla maestrìa e alla professionalità del maestro Beffi anche ideatore e produttore della serata, offriranno un assaggio della formazione coreutica di nuovi talenti intenti alla ricerca della “leggerezza” del movimento. Un omaggio alla Scuola “Il Cigno” che da vent’anni rappresenta in Piemonte un prestigioso punto di riferimento per il mondo artistico tersicoreo e un banco di prova per i giovani, protagonisti del domani i quali si esibiranno sul palco del Regio Puccini con la consapevolezza, l’entusiasmo, la disciplina e l’impegno al fine di conservare e portare alti i valori della cultura della danza. Mediante celebri pezzi del grande repertorio classico, moderno e contemporaneo si metteranno in luce il talento dei ballerini sia dal punto di vista interpretativo sia tecnico in un atto di ossequio alla passione. Tra i colori e i suoni dello splendido Golfo di Napoli, su cui si affaccia Torre del Greco, nasce il 5 febbraio del 1962 il direttore nonché affermato insegnante “Ciro Beffi”. Dal padre partenopeo eredita la musicalità, la dimensione artistica, il gusto per lo spettacolo. In famiglia si respira aria di teatro, fin da piccolo segue lo zio Lucio Beffi, apprezzato regista legato a molte produzioni del grande Eduardo De Filippo. Della madre francese, invece, riprende il senso critico, il perfezionismo, la caparbia volontà di emergere e la dedizione alla Musa artistica al di là di ogni sacrificio. La passione per la danza si manifesta precocemente, anima i suoi giochi e induce i suoi genitori ad iscriverlo a 9 anni alla Scuola di Danza di Alba Bonandi, prima ballerina al San Carlo, che ne riconosce le doti fisiche e intuisce immediatamente il talento, la predisposizione e le potenzialità. È colpita in particolare dalla grande determinazione di questo bimbo, così minuto e delicato ma animato da una forza e una volontà ben più grandi della sua tenera età. A soli 10 anni supera la severissima selezione del San Carlo di Napoli ed entra a pieno titolo nella scuola come promettente e talentuoso allievo. La scuola di danza del teatro, che vanta origini prestigiose, è famosa per il rigore e la severità dell’insegnamento impartito, riconosciuto a livello mondiale. Già a partire dagli anni ’50, la prima ballerina della Scala, Bianca Gallizia, prende le redini della scuola e arricchisce gli ambiti d’insegnamento, aggiungendo ai sempre prestigiosi corsi di danza, lo studio di repertorio del balletto, tecnica della danza moderna, danza di carattere, storia e teoria della musica, canto e solfeggio. Corsi sostenuti da Ciro Beffi che oltre al diploma ottenuto nel prestigioso Ente lirico come tersicoreo sostiene esami anche come insegnante di solfeggio. Per otto anni, tale è la durata dei corsi, frequenta con dedizione e profitto, tanto che viene notato ed entra a far parte del corpo di ballo del Teatro stesso. Già durante questo periodo viene scelto per interpretare ruoli di rilievo con le più grandi étoiles dell’epoca in “Romeo e Giulietta”, “Giselle”, “Cenerentola”,”La Perì”,”Coppelia”, “Il Lago dei Cigni”, “Ecce Homo” e tutto il resto del Repertorio classico. A 14 anni, Carla Fracci e il marito Beppe Menegatti lo vogliono come solista nel “Romeo e Giulietta” e in “Giselle”. L’anno successivo è il ballerino dei ballerini “Rudolf Nureyev” a notarlo e sceglierlo per il ruolo del giullare nel “Don Chisciotte” di Ludwig Minkus con la coreografia di Marius Petipa. Appena sedicenne, poi, lo troviamo ospite d’onore, scelto dal regista Franco Zeffirelli, al Premio Positano, in “Romeo e Giulietta”, in cui è uno splendido protagonista, di fronte ad una giuria composta da Rudolph Nureyev, Carla Fracci, Elisabetta Terabust, Ekaterina Maximova, Vladimir Vassiliev. Coreografi e ballerini con i quali successivamente lavorerà nei vari teatri italiani e del mondo ottenendo sempre grandi successi di critica e di pubblico, oltre che grande considerazione e stima per il suo inequivocabile talento. Prosegue così una carriera prestigiosa, che lo porterà a ballare coreografie di Maurice Bejart, Mikhail Baryshnikov e di molti altri considerati “semidei” in questo favoloso mondo. Durante gli anni del San Carlo, non mancano stage e master presso altre prestigiose accademie della danza: Royal Ballet School, Covent Garden, Metropolitan New York, New York City Ballet, Cannes con Rosella Hightawer, Montecarlo con Besobrazova. Ma la passione è tale che lo induce a completare la preparazione frequentando a Roma l’Accademia dove consegue l’abilitazione all’insegnamento di danza classica, contemporanea e coreografia. Sono anni densissimi di lavoro, impegno e grandissime soddisfazioni, nei quali si apre anche all’esperienza teatrale, prende parte ne “La strada” di Fellini e in “Romeo e Giulietta” di Zeffirelli. È una carriera ormai avviata quella che lo vede, diciassettenne, affrontare all’Opera di Roma, il Concorso per una borsa di studio al Bolschoj, giudicato da Valter Zappolini, Direttore dell’Opera, e dalla famosa Vittoria Ottolenghi, critico ufficiale del Balletto. Sarà il solo italiano ad aggiudicarsi l’ambito premio, che lo porterà a Mosca non solo per i nove mesi della borsa di studio, ma indurrà i suoi Maestri a trattenerlo per circa due anni, grazie al suo formidabile talento. In questi anni domina la scena nel prestigioso balletto russo, accanto ad étoiles internazionali come Maya Plisetskaja, Ekaterina Maximova, Vladimir Vassiliev, Natalia Makarova. Sono stati anni intensi che lo hanno ancor più rafforzato nel corpo e nell’anima, permettendogli di dimostrare tutto il suo valore, di dar piena voce alle sue emozioni, al di là del puro tecnicismo della danza, anche se ad altissimi livelli. Conclusa l’esperienza del Bolschoj, a soli 19 anni torna in Italia, dove si afferma come Primo Ballerino del San Carlo, che abbandona dopo solo un anno perché desideroso di “volare” tra i più prestigiosi teatri lirici e non d’Italia: il Comunale di Bologna, l’Arena di Verona, il Comunale di Firenze, il Teatro alla Scala di Milano, la Fenice di Venezia, il Petruzzelli di Bari, il Regio di Torino, sempre in ruoli di solista e primo ballerino accompagnato da partner d’eccezione ed étoiles internazionali: Sylvie Guillem, Elisabetta Terabust, Carla Fracci, Gabriella Cohen, Alessandra Ferri, Viviana Durante, Cinzia Erwin, Isabel Seabra e molte altre splendide ballerine, fino ad approdare alla Compagnia di Carla Fracci, di cui farà parte per circa un anno. Poco più che ventenne vince il Concorso per il posto di Solista e Primo Ballerino al Teatro Regio di Torino, dove rimane per nove anni. Un periodo molto intenso in cui gira il mondo danzando nei più prestigiosi teatri, riscuotendo sempre notevole successo ed entusiaste critiche sulla stampa specializzata. Nel 1991 termina la sua carriera di tersicoreo per dedicarsi totalmente all’insegnamento. Nasce così la sua seconda vita, in cui trasferisce la passione di un’intera esistenza e il portentoso bagaglio di esperienze e si assume il compito di avvicinare i giovani a quello che è stato l’amore di tutta una vita. Il maestro Beffi con i suoi collaboratori offriranno, nella serata del 14 giugno al Piccolo Regio Puccini, una serie di coreografie alle quali sapranno infondere nuova linfa dei classici del repertorio, rivitalizzandoli con un perfetto equilibrio tra modernità e tradizione motivando alla ricerca per la perfezione tecnica i numerosi allievi e le giovani promesse, che durante la Serata di Gala, arricchite dal prezioso bagaglio artistico del direttore Ciro, faranno rivivere la sua ispirazione per crescere nel mito della grande danza in una serata che si preannuncia speciale e ricca di emozioni. Sul palco, musiche celebri e preziosi pezzi del repertorio classico, tra i quali “Il Lago dei Cigni” e “La Bella Addormentata” intervallati dalle coreografie per le discipline di modern e contemporaneo fino a giungere al trionfale “Gran Finale” con la presenza di tutti gli allievi in un apoteosi di festa e di gioia. Il mio personale augurio alla Scuola di danza Professionale “Il Cigno” di Grugliasco e all’amico e maestro Ciro Beffi unitamente alla dottoressa Marina per altri vent’anni di successi con l’indiscussa serietà, dedizione e professionalità che da sempre contraddistinguono il loro operato. Info: www.scuoladidanzailcigno.it
Michele OLIVIERI