OMAGGIO A PETER GREENAWAY

Dal 2 al 19 marzo presso lo Spazio Oberdan, Fondazione Cineteca Italiana e Lo Scrittoio presentano per la prima volta al cinema a Milano Goltzius & the Pelican Company, l’ultimo film del visionario Peter Greenaway. Con l’occasione vengono riproposti altri sette capolavori del celebre regista inglese. Arriva finalmente dopo una tournée nei teatri italiani (CRT Milano, Teatro Bellini di Napoli e Teatro Argentina di Roma) l’ultimo film di Peter Greenaway, “Goltzius & the Pelican Company”, distribuito da Lo Scrittoio e Maremosso. Nella pellicola Greenaway sperimenta tutte le forme espressive frequentate nell’arco della sua carriera: video arte, pittura, teatro, musica e architettura si fondono in un’opera che è affresco dell’epoca che stiamo vivendo, nella quale – secondo il Maestro – abbiamo una nuova trinità: smartphone, laptop e videocamera. La sperimentazione e l’ibridazione dei generi fa di “Goltzius” un’opera summa, imperdibile per i cinefili, che potranno godere della costruzione dell’immagine di Greenaway in lingua originale. Il film viene infatti proposto con sottotitoli italiani per mantenere intatto l’immaginario del regista e valorizzare l’opera in sé. In programma altri capolavori come “I misteri del giardino di Compton House”, il film che ha rivelato Greenaway al pubblico internazionale, dove gli ingredienti del suo cinema labirintico sono già molto chiari: eccessi, raffinatezze, ricchezza scenografica, sgradevolezze e grandi dubbi esistenziali; e poi Il cuoco, il ladro, sua moglie e l’amante, Giochi nell’acqua e L’ultimo tempesta – Prospero’s book, incredibile adattamento dell’opera shakespeariana. A completare la panoramica sull’autore anche “Il ventre dell’architetto”, quarto film di Greenaway con un protagonista truculento alla Welles, “I racconti del cuscino” e “Nightwatching”, in Concorso a Venezia (2007), una storia che appassiona e incanta, un cinema che si fa pittura allestendo un autentico episodio della vita di Rembrandt. www.cinetecamilano.it
                                                                                                Michele OLIVIERI

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