Frammenti di Memorie

È stata inaugurata lo scorso 24 gennaio, la mostra “Frammenti di Memorie” un percorso espositivo per ricostruire, a cent’anni dalla Grande Guerra, gli anni dell’occupazione Austro-Ungarica in Friuli e a Cividale. Uno straordinario racconto ricostruito per immagini, con documenti inediti e fotografie curato dalla SOMSI. La mostra, allestita nella Chiesa di Santa Maria dei Battuti, ripercorre le tappe centrali della storia Europea legata alla Grande Guerra, con un’attenzione particolare alla disfatta di Caporetto: “l’Annus Horribilis”- e gli eventi legati agli albori del Novecento. L’idea e il progetto sono realizzati in collaborazione con la Società di Mutuo Soccorso e Istruzione di Cividale del Friuli, nell’ambito del progetto “i luoghi della Guerra visti con gli occhi della Pace “. La SOMSI ha voluto dedicare un’attenzione speciale alla comunità cividalese per riportare in luce quei luoghi, spettatori, di una struggente quotidianità durante gli anni del conflitto, grazie ad un sostanzioso corpus di documenti archiviati, diaristica , apparati iconografici e un discreto numero di documentali inediti. Il racconto di quegli anni, spiega il Presidente Somsi, Mauro Pasolini – “culminerà in un suggestivo e simbolico percorso di pace, messaggio sulla inutilità e disumanità di tutte le guerre e sprone alle generazioni future per scelte di tolleranza, convivenza, pace, libertà e solidarietà: temi che sono patrimonio intrinseco alla Società Operaia e di Mutuo Soccorso di Cividale che è realtà di riferimento per quel periodo”. La mostra visitabile fino al 29 marzo si articola in cinque sezioni, uno spazio dedicato alle proiezioni multimediali, uno spazio espositivo di oggetti della memoria, per la memoria della profuganza e un percorso conclusivo di alto valore morale dedicato alla pace. Una mostra, un percorso tra le radici dolorose della nostra storia, che ci fa riflettere sul tema della pace e sull’inutilità di tutte le guerre.
Per info www.somsicividale.it
                                                                                                        Silvia BERLINGUER

 

 

 

 

 

 

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