L’architettura italiana in Albania

Si è tenuta nei giorni scorsi, precisamente il 12 e il 13 dicembre, una serie di conferenze e incontri a Tirana intitolati: “Sulle tracce dell’Italia in Albania”. Organizzati dalla nostra ambasciata, con la partecipazione dell’Istituto italiano di cultura, e in collaborazione con varie istituzioni albanesi e università italiane ed albanesi, questi eventi hanno avuto come obiettivo quello di valorizzare il contributo che diedero nel paese balcanico i nostri importanti architetti Armando Brasini (da sempre definito un artista eclettico), Florestano Di Fausto (fu anche ingegnere e politico), Vittorio Ballio Morpurgo (progettò tra le altre cose il padiglione che tutt’oggi contiene l’Ara Pacis), Gherardo Bosio (ingegnere e urbanista), negli anni che vanno dal 1925 al 1943.
Il programma delle due giornate, prevedeva un convegno scientifico, una serie di mostre allestite negli edifici progettati proprio dai nostri artisti, la proiezione di un video realizzato dal regista Roland Sejko con materiale d’archivio dell’Istituto Luce e dell’Archivio Centrale Statale del Film e, infine, la diffusione di una guida “tascabile” bilingue – albanese ed italiano – sugli edifici italiani dell’asse monumentale di Tirana.
L’iniziativa ha avuto come secondo fine quello di estendersi al campo dell’architettura contemporanea, con la presentazione di progetti realizzati ad hoc per varie città albanesi da alcuni dei più noti studi italiani, che hanno preso parte al convegno. Attraverso l’arte, una delle vere risorse del nostro Paese, si cerca ancora il riscatto in Europa.
                                                                                                  Marisol BERTERO

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