La Capria: storia di un grande scrittore
Silvio Perella è il curatore di una nuova edizione rivista e accresciuta dei Meridiani di Mondadori.
Nella prestigiosa collana, in due tomi, il curatore introduce l’opera di Raffaele La Capria. L’autore nasce a Napoli nell’ottobre del 1922, in pieno clima fascista e come lui stesso ammette in “False Partenze” quest’aspetto sarà vincolante per la sua educazione. Raffaele trascorre la sua infanzia a contatto con la natura, sarà proprio lei a lasciare un’impronta nella sua produzione anche se dalla terrazza della sua casa, i suoi occhi osservano il mare. Frequenta il Regio Liceo-ginnasio Umberto I e dopo aver ottenuto la licenza classica si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza, scelta per compiacere al padre. Raffaele vive pienamente il dramma della seconda guerra mondiale e il primo contatto che ha con la vita militare a Caserta è davvero traumatico, inizia la sua produzione di scrittore proprio durante il servizio militare, scrive un testo che poi riporterà in “False Partenze”. La fine della guerra rappresenta per lui un nuovo inizio d è proprio in questo periodo che conosce Alberto Moravia e Elsa Morante. Dopo la laurea nel 1947, inizia a viaggiare, giunge a Parigi e al suo rientro leggerà con ardore i dodici volumi della “Recherche” di Proust, i suoi modelli saranno anche Hemingway e Fitzgerald, proseguirà il suo cammino itinerante alla volta di Londra dove per mantenersi lavorerà alla BBC nella trasmissione di un notiziario in italiano.
Il rientro a Napoli e la sua ricerca invana di un lavoro lo portano a iniziare la sua opera:”un giorno di impazienza”, sib trasferirà negli anni 50 a Roma, una “città piacevole per viverci” come lui stesso la definisce. Nel 1953 si sposa con Fiore Pucci e dopo la nascita della primogenita, Roberta, continua il suo viaggio, questa volta in America dove incarna l’immagine perfetta dell’italiano nel mondo, stringendo amicizie con i suoi connazionali, soprattutto il critico d’arte Giovanni Urbani che ama farsi raccontare le “storielle in napoletano”. Ritornato in Italia alla fine degli anni 50 scrive per il “Mondo”. Gli anni 60 sono anni di profondi cambiamenti, si separerà dalla moglie, pubblicherà “Ferito a Morte” con l’editore Bompiani, che vincerà inaspettatamente il Premio Strega e sarà oggetto di polemiche e accuse. Nel 1963 scrive con Francesco Rosi il soggetto e la sceneggiatura de “Le Mani sulla città”. Continuano negli anni successivi i viaggi. Nel 1966 sposerà con rito religioso Ilaria Occhini.Seguiranno molte altre pubblicazioni con editori di grande importanza.
Nel suo novantunesimo anno, pubblica due nuovi libri “Novant’anni di impazienza” e “Umori e malumori”. A dieci anni dall’ultima pubblicazione del Meridiano di Raffaele La Capria , nasce l’esigenza di aggiornare la nuova edizione del Meridiano, dichiara il curatore dell’opera: “che tiene conto della vivace attività che ha caratterizzato il nono decennio della sua vita”.Il nuovo Meridiano è il frutto di un attento lavoro tra il curatore e l’autore e racchiude un grande “romanzo involontario, fatto di paesaggi mediterranei e senso comune, di autobiografia intellettuale e saggezza esistenziale e dà una nuova forma unitaria alla diramante scrittura di La Capria” l’opera dall’elevato valore culturale, rappresenta uno dei rari classici viventi della nostra letteratura contemporanea.
Bibliografia “Opere nuova edizione” (due tomi indivisibili)
Collana Meridiani
Autore Raffaele La Capria
La foto è di proprietà dell’autore del fotografo Serafino Amato
Silvia BERLINGUER