SALVATORE SETTIS IN CANADA

L’Istituto Italiano di Cultura e la Canadian Society for Italian Studies, presentano due conferenze dello storico d’arte Salvatore Settis. La prima conferenza, Caravaggio and the Antiquities of Rome verrà presentata presso l’Istituto Italiano di Cultura il 22 maggio; mentre il secondo intervento, Preserving Landscape and Cultural Heritage in Italy: a Long History, a New Challenge verrà presentata il 25 maggio durante la conferenza annuale della Canadian Society for Italian Studies presso la Brock University.

Salvatore Settis è stato Direttore del Getty Research Institute di Los Angeles (1994-1999) e della Scuola Normale Superiore di Pisa (1999-2010), dove ha anche insegnato Archeologia Classica e Storia dell’Arte. E’ stato Visiting Professor in numerose università negli Stati Uniti, in Francia, in Germania,
in UK ed altri paesi dell’Unione europea. E’ membro dell’American Academy of Arts and Sciences, dell’Accademia Nazionale dei Lincei, Roma, dell’Institut de France, dell’ American Philosophical Association, Philadelphia, dell’Istituto Veneto e dell’Accademia delle Scienza di Berlin, di Monaco, di Bruxelles e di Torino. ). Attualmente presiede il Consiglio Scientifico del Musée du Louvre di Parigi.

Caravaggio and the Antiquities of Rome Caravaggio è universalmente riconosciuto come il maestro che «dipinse senza precetti, senza insegnamenti, senza studio, senza disegnare, bensì rappresentando direttamente la vita» (Carducho). Il leitmotif di un Caravaggio che in maniera consistente vuole evitare il disegno preparatorio e rifiuta i modelli dei maestri antichi, spesso rintracciabille nelle fonti del 17esimo secolo, ancora oggi influenza la nostra percezione. Benché non si conoscano disegni di mano del Caravaggio, in questa conferenza si tenterà di carpire il suo rapporto con l’arte delle generazioni che lo precedettero, in modo particolare la scultura classica che potrebbe aver visto a Roma.

La conservazione del paesaggio e dei beni artistici e culturali in Italia: una lunga storia, una nuova sfida.
Due importanti caratteristiche distinguono il bagaglio culturale italiano rispetto a quello di altri paesi europei. Il suo retaggio è distribuito in tutto il Paese e si combina in un modo del tutto speciale con il paesaggio circostante. Nella storia italiana, tuttavia, una terza caratteristica – l’implemento di vecchie
leggi di conservazione, specialmente nei confronti del patrimonio artistico – è ancor più peculiare.
Queste leggi vengono ben prima dell’Unificazione dell’Italia e furono promulgate nei vari ducati e staterelli con un tasso sorprendente di assenso e senza coercizione od alcuna necessità di accordi tra le varie realtà politiche. Quale oggi il destino del patrimonio artistico e culturale in Italia? Ed è davvero
l’attuale crisi della conservazione un problema solamente italiano o è il prodromo di un più generale declino nel sistema di salvaguardia civile, etica e giuridica?

                                                                                                           Anna CARACCIOLO

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